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04/05/2005 13:46 | |
Gelsomino
C'è un mondo dove ogni essere che vive, che respira, ha diritto di cittadinanza e gode del rispetto dovuto ad ogni creatura.
Gelsomino era un bellissimo esemplare di ofide, lungo circa un metro e mezzo, lucido di nero con venature verdastre.Un gran bel serpentaccio, simpatico e giocherellone, che amava rifugiarsi spesso in una tomba di famiglia del Cimitero di una cittadina, vicino a un torrente. Nel Cimitero viveva un uomo,conosciuto in tutto il villaggio, che veniva definito da qualcuno "amis d'le masche"( amico degli spiriti) e costui aveva "sentito" subito che tra le piante di quella tomba c'era un "ospite", e andò a trovarlo. L'uomo era avvezzo a capire ,e farsi capire dagli animali, e quando incontrò quei due occhietti neri e immobili si rese subito conto che dietro c'era un universo da scoprire e da amare, perché se questa forma di vita esisteva, un motivo ci doveva pur essere!Così, la sera, l'uomo cominciò a recarsi spesso presso quella tomba, portando pane secco e crocchette( aveva due cani, e le crocchette in casa sua non mancavano mai),che Gelsomino gradiva tantissimo; le ingurgitava senza masticare, e poi faceva qualche capriola, e l'uomo sapeva che era il suo modo di ringraziare...
Ma un giorno qualcun'altro vide Gelsomino,e corse dall'uomo del Cimitero urlando di aver visto un essere repellente. Non contento, chiese udienza al Borgomastro della cittadina, e riferì il fatto. Immediatamente si aprì un'inchiesta.
Il comandante delle guardie, che era amico dell'uomo del Cimitero, lo informò che presto sarebbero arrivati tanti uomini armati di forconi e quant'altro per uccidere Gelsomino. Non era importante se in quel luogo giovani dediti alla droga o persone venute da lontano bazzicavano e rubavano le borse alle donne anziane, non era grave se vandali notturni compivano ogni sorta di scelleratezze, ma il vero pericolo era costituito da un innocuo biscione nero dai riflessi verdi che non chiedeva altro che poter vivere in pace!
L'uomo del Cimitero tentò di convincere Gelsomino ad andarsene, ma non ci fu verso di spostarlo; allora cosparse la tomba di benzina,e Gelsomino se la diede a gambe levate, sicuramente disturbato più dall'odore acre e insopportabile da parte di chi è abituato a vivere in mezzo alla natura che dalla consapevolezza dell' effettivo pericolo che stava correndo.
Il mattino seguente giunsero i "cacciatori"; il comandante delle guardie chiese all'uomo del Cimitero il motivo di quel puzzo di carburante. "...francamente non ne ho idea..." Il comandante sorrise sotto i baffi,e ordinò ai suoi uomini di andarsene, che lì non c'era nessun serpente...
L'uomo del Cimitero non vide più Gelsomino, ma ancora oggi, quando si reca a spasso nel bosco, porta con se un po' di pane duro e delle crocchette; non si sa mai...
Merlino
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04/05/2005 16:11 | |
I rettili mi causano immediata repulsione, per Gelsomino ho fatto un'eccezione.
Ho tifato per lui, perchè si salvasse come fosse anche mio amico.
Certi bastardi umani dovrebbero imparare dalla fauna, nessuno attacca mai se non si sente in pericolo; l'uomo disprezza, condanna, uccide, sodomizza per il piacere di farlo.
Peccato che Gelsomino non sia più ritornato.
Lo immagino vivere felice, accasato, con la sua Gelsomina.
Complimenti, hai una mano felice da narratore eccelso.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza con tutti noi. |
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21/05/2005 13:28 | |
Già, chissà perchè molti provano una repulsione istintiva nei confronti dei rettili!? Tanti, come Gelsomino, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, non sono per nulla viscidi, anzi, in Africa mi toccò di carezzare un pitone,ed era addirittura squamoso!Io ho sempre avuto un feeling particolare già da bambino con questi animali, e hai ragione:anche il più velenoso, come la temutissima vipera, quando attacca l'uomo lo fa SEMPRE per difendersi.
Merlino |
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22/05/2005 18:37 | |
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22/05/2005 22:53 | |
L'iguana è un animaletto simpatico e socievole.Non ricordo di averti consigliato di tenerne uno in giardino, anche perchè certi animali devono vivere nel loro habitat,e l'aria della periferìa mantovana non mi sembra proprio l'ideale per questa creatura, abituata a climi tropicali...Però, se lo dici tu...
I bipedi? Hai ragione, ma non offendere i rettili.Pensa all'ignoranza di un nostro comune "amico"; poverino! Si spaccia per "miracolato" ma se avesse ALMENO l'intelligenza di un serpente farebbe meno danni!!!
Giorgio |
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22/05/2005 23:53 | |
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27/05/2005 13:57 | |
Ahahah!!! In certi casi basta usare un "secondo me", o "a parer mio" e cadono eventuali accuse di diffamazione(libera espressione di pensiero NON perseguibile).Il fatto che mi venga in mente un tale mentre mangio salame d'asino non costituisce reato.Tutto il resto è dimostrabile.Ma occupiamoci di rettili, che è meglio;loro almeno non hanno pretese di protagonismo o di dimostrare miracoli che esistono solo nella loro (scarsa) fantasìa...
Giorgio |
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28/05/2005 11:15 | |
MISCREDENTE
va nella posta, letto solo ora, parlavo di altro luogo. |
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28/05/2005 13:50 | |
Attorniato da lucertole e ramarri(non dispongo di iguana) ho letto la posta.Già sapevo; ci sono luoghi che una persona di intelligenza normale trova "stretti".I miei amici hanno sorriso; loro non necessitano di trasfusioni e non soffrono di anemìa.Io sono donatore volontario da 25 anni, ma se mai dovessi scoprire di avere lo stesso gruppo sanguigno di certi "cre...denti" mi preoccuperei seriamente: sarà pur vero che io ho la lingua tagliente, ma è nulla, in confronto alla faccia di m...(pardon:BRONZO) di qualcun'altro...
Ciaobaciotto!
Giorgio |
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