| | | OFFLINE | | Post: 156 Post: 86 | Registrato il: 24/05/2004
| Sesso: Maschile | |
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28/04/2005 00:00 | |
Sommesso, dondolante,
"vieni qua"
una richiesta, un soccorso,
"ti prego, vieni qua"
un messaggio, in un buio,
"vieni qua"
la voce, che trema, e chiede,
"vieni qua"
supplica, e prega, ti prega
"vieni qua"
la richiesta di soccorso.
Le mani si staccano, si tendono, si allungano, ti sfiorano, ti afferrano, vorrebbero, stringere le dita intorno alla stoffa, vorrebbero, intorno alla pelle, aggrapparsi, ed aggrappare qualcuno, quella richiesta, ripetuta, cantilena, su un filo di voce, spinta fuori dal fiato misto alla preghiera, spinta fuori dal desiderio misto alla paura, spinto fuori da una necessità incessante, il dolore, di prendere, di stringere, di avere, riavere, vicino, perché,
perché?
è perso, non c'è,
perché?
sparito, nel nulla, finito,
perché?
disperso, non c'è,
perché
non c'è
non c’è…
Sommesso, strisciante, dondolante, sulle labbra , e dalle labbra alle braccia tese, ripete,
ripete,
ripete,
"vieni qua, ti prego, vieni qua"
Ha sete.
In un deserto disteso supplica di bere, a labbra, tese e increspate, a mani, aperte a chiamare, a dita, ricurve, come richieste impossibili.
Ha sete.
E piange.
Una assenza funerea.
Piange,
non può fermare le lacrime, che come sale sciolto aumentano a dismisura la sua sete, ti prego, ti prego, vieni qua.
Le mani, le labbra, e gli occhi, le braccia, il corpo, tutto, chiede, fermo in un letto sudato, e chiede, dispera, chiede, e prega, ti prega, chiede, ti prego di andare, di tornare, di venire, chiede,
e rivolge le mani al buio,
chiede,
e rivolge le preghiere ad un muro,
e supplica,
e rivolge le suppliche ad un dio,
e chiama,
ti chiama,
ma non ci sei,
non c'è nessuno,
è solo,
morto,
defunto,
solo,
solo,
solo il buio lo ascolta ancora. |