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Post: 83 | Registrato il: 17/03/2003
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 21/04/2005 15:43 | |
Tu muovevi le mani con calma, a fianco al cielo..
Lo ricordo ancora, come fossero pochi i fiumi passati per di qui
e tante le giornate incrociate. A quel tempo il cielo piangeva,
stava per curvarsi verso le ore che segnano la stanchezza della primavera e le prime gioie dell'estate
- quella tante volte vista in passato ma davvero mai guardata dentro. Mai guardata dietro dei coni troppo gelati
e risa di ragazze che escono nella prima sera, ché è infine caldo; mai guardata accosto accosto a foglie che scivolano via veloci,
al respiro diverso e addormentato di un vecchio ponte. Questo era rotto e scompaginato, piegato su un fianco e arreso,
bianco e squadernato più di uno qualunque dei polverosi libri di mio nonno
- quelli che mi salutavano dispettosi, ogni sabato che andavo a trovarlo.
Ritrovarlo, portato chissà come via dalla sua libreria, buttato in mezzo all'acqua rendeva a me familiari d'un tratto certe sensazioni.
Davanti ai miei passi curiosi per quelle sere appena cominciate
- e mutato in pietra e grande, e maestosa -
mi faceva pensare a qualcosa di enorme in cui fossi finito.
A un incantesimo forte, a un castello da scoprire d'un tratto chissà dove nel bel mezzo della mia vita:
magari ne sarebbe venuto fuori un prodigio, un drago tonante o un'ardita lotta, una terra da trovare o una giovane regina.
Serica scivolava la sera, respirava calma e sommessa lasciando che a sorprenderla
fossero le dita fresche di quel vento che a conoscerlo allegro sono solo i fiumi
- quasi fosse lei stessa una donna, curiosi e timidi i suoi capelli..
Oh, sì! Sento ancora camminarla accanto, a tal punto che spesso mi confondo e sovrappongo i colori e le luci.
Le poche ombre e lo stupore. Le voci e i ricordi. La paura e la gioia.
Con me porto sempre tutto, da tanto: non lascio e non voglio qualcosa rimanga mai fuori.
Quasi la mia vita sia sempre stata uno zaino leggero, in tessuto chiaro e da ragazza,
in cui tenere comodamente un certo disordine normalizzato, le mie buffe e contraddittorie idee e cose.
Con grazia, vorrei, e in silenzio la mia vita dunque - verde e intrecciata appena come un gambo sotto un soffio forte..
C'era tutto, lo ricordo quindi bene, in quei giorni..
E anche un libretto, piccolo e fitto, stretto e caro,
con sogni e strade appena segnate o a breve da camminare fra calma e impazienza - terra e fuoco.
Me ne accorsi così, in bilico su quel lembo di isola fra acqua e aria,
dietro a un vento odore di sandalo e di oleandri
- mentre mi chiedevo cioè se, a sinistra del centro e di quel quadernino a note,
non ci fosse invece un vecchio e ben strano libro, per caso in pietra,
che così voleva avermi giocato proprio un bel tiro,
quello per cui magari lo avevano immaginato chissà dove e perché..
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Post: 84 | Registrato il: 17/03/2003
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| 21/04/2005 15:48 | |
Left of center
(Suzanne Vega)
Se vuoi me,
tu puoi trovarmi
a sinistra del centro
oltre la striscia….
Nei margini,
nei confini,
nell’angolo
fuori dalla comprensione.
E quando mi chiedono:
“Cosa stai facendo? “
rispondo sempre:
“ Niente d’importante…” (figurati!)
Credo che sappiano che
li sto guardando;
credo che credano
che devo essere fuori della loro portata.
Ma sono soltanto
nei margini
e nei confini,
sull’orlo
oltre la strada…
E se vuoi me,
tu puoi trovarmi
a sinistra del centro
a farmi domande su te.
Credo che in qualche modo,
da qualche parte dentro di noi
dobbiamo essere simili
se non gli stessi…
Così continuo
a volerti
a sinistra del centro
nonostante me.
A sinistra del centro
a farmi domande su te.
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Post: 1.177 | Registrato il: 12/10/2004
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| 22/04/2005 15:31 | |
Bravo!
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Post: 101 | Registrato il: 17/03/2003
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| 25/04/2005 08:51 | |
Grazie di avermi letto...
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| 03/05/2005 23:02 | |
Nostalgia con bagliori di tenerezza. ![[SM=x142892]](http://www.fioridipensiero.it/forum/smiles/give_rose.gif) |
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