La starò piangendo

Ci siamo.
Sono quasi le sei,tra poco tornerà da lavoro.
Suonerà sicuramente mentre faccio qualcosa per cui non voglio essere disturbata,salirà le scale lentamente col suo solito passo pesante come una farfalla zoppa in mezzo a una mandria di elefanti che volano,poggerà la mano sulla maniglia -violentemente-,la spingerà verso il basso mentre col piede tenterà di farla scivolare in avanti ma la porta,come sempre,sarà chiusa a chiave.
Suonerà una volta..io ritarderò,suonerà un altra volta proprio nel momento in cui ero a un millimentro dalla chiave..entrerà dicendo "questa cazzo di porta la dovete sempre chiudere a chiave?...ciao"
lascerà la porta aperta: spetta a chi la apre richiuderla.
Piomberà in camera sua,poserà il portafoglio sul comodino,si toglierà le scarpe sporche di vernice e i pantaloni e la maglietta..aprirà l'acqua della vasca da bagno e chiederà "ha telefonato qualcuno?" non ascolterà la risposta..dopo cinque minuti chiamerà mia mamma,cinque soli minuti,giusto il tempo di rollare una canna..mia mamma entrerà,fumerà,parlerà e uscirà col sorriso,verrà in camera e mi dirà sussurrando "Giulia,tu hai cartine?" non ascolterà la risposta,andrà in cucina poi in bagno,di nuovo in cucina,si fermerà davanti alla porta del bagno e urlerà "vado a comprare le sigarette" verrà in camera e mi dirà "vieni con me?"
Metterò le scarpe,girerò la chiave abbasserò la maniglia mentre col piede spingerò la porta in avanti,scenderò la prima rampa di scale,guarderò i fiori della vicina...crescono sempre più lentamente,scenderò tutte le scale salirò in macchina.
Salirò in macchina,lei salirà dopo,accenderà il motore schiaccerà un pedale a caso,giuderà.Guiderà.
Come si può guidare..
Mi parlerà,mi parlerà fino a farmi dimenticare tutto e starà zitta tanto,tanto zitta da farmi sentire sola..parlerà starà zitta,parlerà mi darà i soldi "tieni i soldi" mi dirà di comprare le sigarette e le cartine "compra le siarette e le cartine" aggiungerà che di serà papà uscirà "stasera papà esce!"
starà zitta
starà zitta.
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Dormirò,mi alzerò,starò domendo.
La vedrò passare,la vedrò bella,la vedrò all'intervallo.
Passerà all'intervallo,mi saluterà,la saluterò lei mi guarderà io girerò il volto e quando lei smetterà di guardarmi io la guarderò,perchè era bella,lei era bella
era bella.

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"tieni.."
"grazie Giulia"
"mamma una mia amica è morta"
"come morta..chi?"
"una...non so come si chiama..non la conosci"
"ma era tua amica?"
"io l'amavo"
"ma non sai neanche come si chiamava?"
"ma lei si chiama ancora...era bella mamma,ora voglio non amarla più"
"perchè?"
"perchè è morta,non è più bella"
"quando è morta"
"appena tel'ho detto"
"detto cosa?"
"che è morta"
"hai preso anche una birra?"
"si"
"bè...teniamocele per stasera siamo sole a casa."

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Io la penserò,lui arriverà lei uscirà loro fumeranno io la penserò sempre,io aprirò la porta e la starò pensando,metterò le scarpe,scenderò le scale i fiori le somigliano e così io la starò guardando,e salendo in macchina la starò ricordando,comprerò le sigarette e la starò piangendo,sarà morta,sta morendo,è morta.
Lei era bella,"questa sera ci sballiamo mamma"

A bad wisdom..

Notevole la tua capacità narrativa, lo dimostra questo racconto.

Notevole la tua capacita'...Giulia.
Notevole la tua capacita' D'Amare.