parete amata

Quanto mi sopprimono queste pareti.
Una volta non era così,erano imbiancate di giallo sfumato al bianco,e la luce ne accennava i colori e appassionava le ombre che si mescolavano,sembrava una parete infinita che ti accoglieva,e ti dava gioia.Quando la guardavo,mi accoccolavo a lei e lei mi raccontava della sua vita.
Intensa,come il suo vestito che nonostante la sua profondità pareva ne lasciava trasparire il corpo,che nudo impressionava ogni sorta di statua,o dama prefetta.
Mi ha narrato di ogni suo istante,completa descrizione del tempo che,diceva"non esiste per noi,è solo una comodità che abbiamo rubato al sole e al giorno,alla luna e alla notte che ne sono padroni.Perchè se la luce non abbaglierebbe il buio,e la notte il giorno,tutto resterebbe uguale,del colore ignoto che ti scegli e vedresti solo azioni, gente che cammina,elefanti che si bagnano o come me,solo i voli degli uccelli e gli alberi che crescono.
Una volta ,mentre fissavo una nuvola che da bruco si stava trasformando in farfalla preparandosi a volare lontano,ho visto per la prima volta un uccello.
Non ne avevo mai visto uno..fino a quel momento vedevo solo chiome di alberi e cieli,cen'era uno diverso ogni ora;
è stato come una carezza,come se per me la vita sarebbe stata un sospiro di voli..ed era fantastico.
Pareva divertirsi a sorvolare le onde del cielo,ammorbidendo il suo sorriso,e l'azzurro di quell'immenso abbraccio dandava con lui,seguendo le mosse del sublime e libero flusso di libere azioni.
Quale tempo può esistere per un eterna brezza di civette?E,Dio,quale per uno stormo intero?"

Era come se per lui il sole e la luna si tenevano per mano,e si amavano alla follia e giravano,continuamente,lentamente,perchè l'amore è un lento consumarsi di qualcosa,non so cosa,che si rigenera appena distrutto.
Tutto in funzione del'amore,anche gli uccelli,che per amore del giorno si mostravano,e per amore della notte si addormentavano,e la mia parete aveva il beneficio unico di chi non può far altro che guardarli.
Qualcosa di maestoso,ma anche di più,invincibile indistruttibile,per sempre
perchè se tutto è in funzione dell'amore,la mia parete,che in tutti quegli anni aveva assorbito e custodito,e creato null'altro che questo,era impossibile,assurdo,impensabile da abbattere o cambiare.
Così iniziai ad amarlo,e di un amore che il volo di un uccello non bastava a descriverlo,ma solo un sorriso da guardare per sempre,solo da guardare
per sempre.

"Giulia,aiuta tua madre a smontare la sala,domani la imbianco."

La fantasia non manca di certo ed il finale è simpatico....



Giancarlo cobite.

La parete sarà ora più deliziosa, corriiiiiiiiiiiiiiiiii va' ad aiutare tua madre, fannullona.

fannullona io???
bè a pensarci bene... .........

daccordo adesso vi faccio vedere io come sono brava

bacio!