| | | OFFLINE | | Post: 63 Post: 63 | Registrato il: 26/10/2004
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05/12/2004 17:56 | |
L'ultima illusione (sperimentazioni di lampi di teatro)
Scena: la prua di una nave
Personaggi: il Capitano (il cervello); il Mozzo (il cuore).
Il Mozzo: - Capitano, in mezzo al mare c'è una donna bianca, così bella, così enorme alla luce delle stelle che di guardarla uno non si stanca.
Il capitano: - Giovanotto, io non vedo niente; c'è solo un po' di nebbia che annuncia l'alba, andiamo avanti tranquillamente!*
Il Mozzo: - Capitano, questa è una preghiera: faccia gettare l'ancora, restiamo qui per questa sera.
Il Capitano: D'accordo giovanotto, ma mi raccomando...che sia l'ultima illusione!
Il Mozzo: - Amore, signor Capitano, Amore lo chiamiamo noi altri.
Buio
Scena: su uno scoglio
Personaggi: Il mozzo, la Sirena.
Il Mozzo: - Dolce sirena, regina del mare, permettimi di rimanere qui sopra lo scoglio a guardare.
La Sirena: - Giovanotto, i vostri occhi mi chiamano Tristezza, perchè cercano amore dove non può essercene...
Il Mozzo: - Non può? Perchè?
La Sirena: - Il mio amore è Mare, e non c'è posto per altri.
Il Mozzo: - Capisco, dolce signora, ma non tema per i miei occhi, domani salperò con la mia nave, la lontananza farà il resto....
La Sirena: - Vada giovanotto, torni al suo equipaggio; dopo tutto, non sarà mica la sua ultima illusione!
Il Mozzo: - Amore, dolce signora, Amore lo chiamiamo noi altri.
Buio
Scena: la prua di una nave
Personaggi: Il capitano; il Timoniere.
Il Capitano: - Per Bacco! Dunque, dov'è finito il Mozzo?
Il timoniere: - Capitano, il Mozzo è saltato giù dal ponte; sta nuotando verso lo scoglio.
Il Capitano: - Con questo Mare? Non credo che lo raggiungerà, guardi che onde! Guardi che onde, Timoniere.
Il timoniere: - Lo credo anch'io, signor Capitano. Noi che si fa?
Il Capitano: - Timoniere, che domande? Andiamo avanti!, che altro? E poi magari il Mozzo può sempre salvarsi: ha ancora un'ultima illusione.
Il Timoniere: - Amore, signor Capitano, Amore lo chiamiamo noi altri.
Buio.
FINE
* I primi due versi sono tratti da una canzone di De Gregori; vorrei essere più preciso, ma non ricordo quale. |
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06/12/2004 01:56 | |
I muscoli del Capitano
De Gregori
Guarda i muscoli del Capitano, tutti di plastica e di metano,
guardalo nella notte che viene, quanto sangue nelle vene.
Il Capitano non tiene mai paura, dritto sul cassero fuma la pipa,
in questa alba fresca e scura, che rassomiglia un po' alla vita.
E poi il Capitano se vuole si leva l'ancora dai pantaloni e la getta nelle onde
e chiama forte quando vuole qualcosa, c'è sempre uno che gli risponde.
"Capitano, non te lo volevo dire,
ma c'è in mezzo al mare una Donna Bianca.
Così enorme alla luce delle stelle
così bella che di guardarla uno non si stanca".
Questa nave fa duemila nodi, in mezzo ai ghiacci tropicali.
Ed ha un motore di un milione di cavalli, che al posto degli zoccoli hanno le ali.
La nave è fulmine, torpedine miccia, scintillante bellezza, fosforo e fantasia,
molecole d'acciaio, pistone, rabbia, guerra lampo e poesia.
In questa notte elettrica e veloce, in questa croce di novecento,
il futuro è una palla di cannone accesa e noi lo stiamo quasi raggiungendo.
E il Capitano dice al mozzo di bordo:
"Signor mozzo, io non vedo niente,
c'è solo un po' di nebbia che annuncia il sole,
andiamo avanti tranquillamente"
Non so commentare una forma sperimentale di racconto-teatro, mi è piaciuto leggere ma non mi ha donato emozioni.
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12/12/2004 20:39 | |
Scritto da: fiordineve 06/12/2004 1.56
mi è piaciuto leggere ma non mi ha donato emozioni.
Ehi...ma già è tanto! Grazie! |
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13/12/2004 11:44 | |
Nooooooooooooo, una qualsiasi forma d'arte DEVE necessariamente suscitare emozione, positiva o negativa che sia; questa mi ha lascito indifferente e soffrooooooooo.
Tanto ora mi mangio le lasagne agli asparagi per consolarmi.:ms39: |
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13/12/2004 19:20 | |
Scritto da: fiordineve 13/12/2004 11.44
Nooooooooooooo, una qualsiasi forma d'arte DEVE necessariamente suscitare emozione, positiva o negativa che sia; questa mi ha lascito indifferente e soffrooooooooo.
Tanto ora mi mangio le lasagne agli asparagi per consolarmi.:ms39:
Forma d'arte?! Uè...vediamo di non esagerare.
Anzi, vista l'assenza di risultato eviterei proprio questa definizione per il mio breve lavoro.
Per farmi perdonare, risponderò con le parole dell'amico e poeta e cantante, nonché intagliatore, Max Manfredi che alla mia domanda:"Dando per buono il presupposto che vuole l'espressione artistica come mezzo per soddisfare dei bisogni interiori, quali sono i tuoi bisogni che la tua musica soddisfa? E i bisogni dei tuoi ascoltatori?" rispose:
"Non diamolo per buono. E' uno sfogo imperfetto, una proiezione impropria, l'arte non soddisfa un bel niente, secondo me. Però può dare delle scariche di piacere. La musica, le parole, costruiscono un mondo che non c'è, ma che è fatto di tasselli pieni di verità. Emozionano, con un'immagine, una frase, un
ritmo, una melodia. L'emozione, per certi versi, è conoscenza.
Una frase, un'immagine, un ritmo o una melodia possono entusiasmare qualcuno.
Altri annoiano, o si rendono detestabili. Lì è questione di gusti.
Se uno vuole ascoltarmi, cioè se gli capita per caso e persevera, per me l'anima sua è vinta. Sono come un povero diavolo, in cerca di anime." |
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