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LO SCRITTORE MODERNO

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2004 01:21
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07/11/2004 17:27
 
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Caro lettore,
mi lasci congratulare con lei per la lettura che sta facendo, sia che abbia comprato quest’opuscolo, sia che lo legga senz’alcun onere. In entrambi i casi, sappia che si trova di fronte ad un opera completa, seppur di dimensioni ridotte, che la istruirà sull’Arte dello Scrivere moderno. Mi auguro che i Grandi Scrittori di seguito citati non si offendano, ritenendo improprio l’uso che farò dei loro nomi; tuttavia sono fiducioso del loro tacito assenso, essendo tutti morti. E’ risaputo che la pazienza è la virtù dei morti.


LO SCRITTORE MODERNO

Come dicevo, lo scopo di questa breve Guida è quello di condurvi nel mondo dell’Arte della Scrittura, per concedervi di vivere la medesima da protagonisti e farvi assaporare la fama e la gloria letteraria, seppur postuma. Essendo l’Autore già illuminato su tutta la questione, vi farà il dono immenso della condivisione.
Per prima cosa, è opportuno sapere che scrittori non si nasce, si diventa; molti di voi sicuramente saranno già caduti nell’errore, piuttosto ingenuo, di credere che gran parte dei bisogni di uno scrittore si ritrovi nei libri o nella Cultura in generale. Per illuminarvi su questo primo e banale errore, esamineremo la figura tipica dello scrittore moderno.

“Non avevamo un soldo”
H. Miller

E’ ormai noto che per essere scrittori bisogna ignorare qualunque altro mestiere. Ma non in senso dispregiativo, di non voler fare altro mestiere, dato che nessun’altro eguaglierebbe in nobiltà il Nostro, bensì in senso di incapacità. Lo scrittore non sa fare niente. Ovviamente, tutto ciò gli è concesso in virtù della letteratura che divulgherà. Prova di ciò, è l’immensa importanza che qualunque scrittore moderno dà all’ozio; non vi è autore che non si sia dilungato nella venerazione di quello che gli ignoranti chiamano vizio, ma che Noi ben sappiamo essere il primo e più importante trampolino verso la Parola. Quindi, il primo passo per diventare scrittori affermati è ignorare qualsivoglia tipo d’attività.
Ciò evidentemente non basta; il fine ultimo dell’ozio non è l’avere più tempo per le profonde riflessioni degne di letteratura, bensì è rendersi completamente privi di sostentamento finanziario; perciò sono banditi dalla letteratura moderna tutti i beneficiari di eredità, tranne nel caso benevolo che decidessero di privarsene, regalando denari a destra e a manca. Tracce di questa peculiarità si ritrovano già nei primi momenti di storia letteraria del secolo appena trascorso, soprattutto nella storia americana; in fatto, cominciando da Henry Miller, passando per John Fante, notiamo un certo accanimento nel precisarsi senza sostentamento alcuno. Ed essendo la statistica una Scienza, consigliamo vivamente il lettore che voglia intraprendere questa nobile professione di trovar presto il fondo del proprio portafogli.
A questo punto mi trovo costretto a una precisazione; ho testé immortalato sulle precedenti pagine che scrittori non si nasce, ma si diventa; per affrontare il secondo punto all’ordine occorre che mi corregga: scrittori si nasce.
Per essere scrittori di sicura fama è ovvio che si deve nascere. Nondimeno bisogna che si nasca meticci e da coppia di immigrati, preferibilmente clandestini; e tutto ciò non soltanto per questioni puramente statistiche, come prima, ma perché nascite così umili mettono certamente in contatto con il materiale umano che costituirà la nostra Opera. Infatti, nel mondo moderno è stata bandita la fantasia. Ogni scrittore si occuperà di scrivere semplicemente ciò che gli accade. E se qualche audace lettore insinuerà la somiglianza di questo metodo col più semplice del tema in classe: “Come ho passato questa domenica”, sappia che mi riterrò offeso.
Per fugare ogni dubbio, per quanto illegittimo, ricorderò al lettore che le più grandi opere moderne sono autobiografie, nel quale si racconta la propria carriera di scrittore. Molti si dilungano nel descrivere il proprio metodo, quasi nessuno concede la grazia di elencare le opere per le quali quel metodo è stato adottato. Se il solito audace insinuerà che nient’altro è uscito da quella penna, a parte la vendutissima autobiografia, mi riterrò ugualmente offeso.
Dunque, riassumendo le prime regole che abbiamo incontrato: lo scrittore dev’essere meticcio, imigrato e povero in canna.
Altri stili di vita attendono l’aspirante scrittore.
Importantissima considerazione va data ai rapporti sentimentali, dove per rapporti sentimentali non intendo affatto rapporti sentimentali. Con tale dicitura mi riservo di descrivere tutte le attività che lo scrittore svolgeva (il passato va messo in considerazione della sicuramente prossima autobiografia) con le proprie frequentazioni galanti. Non intendo essere più esplicito. Tuttavia è da considerare che lo scrittore farà gran vanto delle suddette frequentazioni, magari nei punti meno scorrevoli del discorso. Sento già il solito ardito che insinua che trattasi di un espediente volgare per animare pagine di per sé noiosissime. Voglio raccomandare a quest’impudente di tacere.
Come avrete capito, nonostante la riuscita positivissima di tutti questi incontri galanti, lo scrittore rimarrà irrimediabilmente solo; ovviamente per sua scelta, essendo egli un maledetto. Non si registrano scene di abbandono subito. Anzi, i personaggi del gentil sesso interagenti con lo scrittore subiranno notevoli danni dal suo abbandono, che comunque arriverà inevitabile e indifferente. Le più sensibili tenteranno il suicidio, altre si daranno inesorabilmente all’alcol e ai vizi più indecenti.
Tutto ciò, che ai soliti ignoranti parrà bruta meschinità, dev’esser dichiarato apertamente che trattasi semplicemente di estrema sincerità, e anche le più incallite femministe piegheranno il capo, nascondendo una lacrima, pensando al nostro eroe scrittore.
Infine una nota bibliografica.
Ogni scrittore moderno degno di rispetto dovrà dichiarare di avere come padre letterario Dostoevskji o, a scelta, Pirandello.
E’ tutto.
Queste brevi regole permetteranno a chiunque di diventare un grande scrittore; per quanto mi riguarda, ho già messo penna su un notevole esempio di autobiografia e conto di ricevere, subito dopo la sua pubblicazione, il dovutissimo premio Nobel per la letteratura.
Sinceramente vostro
07/11/2004 23:48
 
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SONO UNA SCRITTRICE!!!


Possiedo ogni qualità testè descritta, aggiungo che sono una scrittrice "maledetta" in quanto nessuno mi cuna.
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16/11/2004 18:00
 
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Pensavo fosse una cosa scherzosa, invece in fondo è una cosa vera detta con tono ironico.

Bravoooo[SM=x142873]

Fiore, che dici, sei eccelsa scrittrice e ti leggiamo e che restiamo senza parole [SM=x142856] (ma chi le ha prese tutte sob![SM=x142850] )


Un abbraccio

Giancarlo




19/11/2004 01:21
 
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Zitto tu,


RUBASTELLEDORATE!!!!!!



Tirale fuori dal pollaio, so che sono là, ma mi fa schifo andare a frugare tra gli escrementi di quei volatili.


Rivestiti, please, che non sei così bello da mostrarti nudo





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