| | | OFFLINE | | Post: 3 Post: 3 | Registrato il: 26/10/2004
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26/10/2004 23:23 | |
Nero controllò la provetta in controluce. Pensò di avercela fatta.
Si versò il contenuto della provetta in faccia e uscì di corsa dal laboratorio.
- Guarda! - disse ansioso a Bianca.
Bianca alzò stancamente lo sguardo su di lui. Il suo sguardo passò direttamente dalla stanchezza al divertimento: - Che hai combinato?
Nero annunciò trionfante: - Ce l'ho fatta!
Bianca sospirò. Non ci credeva, comunque avrebbe controllato.
Mentre s'avvicinava, Nero cominciò a tremare.
Si guardarono negli occhi per diversi minuti.
Poi Bianca s'avvicinò col viso al viso di Nero che cercava di stare fermo il più possibile, ma continuava a tremare.
All'improvviso Bianca tirò fuori la lingua, passandola sul viso di Nero.
Rimasero l'uno di fronte all'altra.
- Sì...cioè...somiglia... - disse Bianca - ...ma non sono lacrime.
Nero girò sui tacchi e rientrò in laboratorio, mentre Bianca si stese di nuovo sul divano a leggere il suo libro; distolse lo sguardo solo un attimo, per sorridere, quando sentì dall'altra stanza il suo amico fare a pezzi il laboratorio.
Ci mise più di mezz'ora.
Poi, per una lacrima, uscì in strada.
Vide, seduta sul marciapiede, una ragazza che piangeva.
Le si avvicinò con cautela e chiese: - Scusa... mica tra quelle, hai visto le mie lacrime?
La ragazza lo guardò, senza la minima intenzione di smettere.
Poi si asciugò le lacrime con le mani e, rivolgendo i palmi al suo interlocutore disse: - No... queste le ho piante tutte io... guarda.
Nero guardò, vide, ma comunque tentò: - Mica me ne daresti qualcuna?
La ragazza piagnucolò: - Le ho piante io!
Al che Nero, per una lacrima, riprese il cammino.
"Andrò da Rosa!" pensò Nero, su di giri. "Gliene ho date tante di lacrime! Qualcuna ne avrà pur conservata!".
Rosa gli aprì la porta in accappatoio... rosa. Eh, lo so, ma non è colpa mia. Non gliel'ho certo regalato io!
- Chi si rivede! - lo apostrofò con durezza la donna.
Nero si guardò i piedi.
- Che succede? - continuò lei.
- Vorrei qualche lacrima... al limite anche solo una...
Rosa guardò Nero, accigliata.
- Te ne ho date tante di lacrime! - protestò.
- Lo so - concesse Nero - ma mi servivano le mie.
La donna si spaventò.
- No! Non mi hai lasciato altro! Non riprenderti anche quelle! Le hai piante per me...
Nerò pensò che, effettivamente il discorso filava, non di meno riprovò.
- Mi servono...
Rosa gli girò le spalle e sparì dietro una porta.
Riapparve con un flaconcino trasparente e lo tese a Nero che notò che la boccetta era bagnata.
- Quelle sulla boccetta sono mie - lo anticipò la donna - ...e sono fresche.
Nero fece per andarsene, ma si bloccò alla porta.
- No - disse porgendo il flaconcino a Rosa - ...le lacrime non si riprendono indietro mai. Dovrò cercarne di nuove.
Rosa afferrò avidamente il flaconcino e corse in camera sua.
Intanto Nero, per una lacrima, se n'era andato.
- Se non sbaglio lei è in cerca di lacrime - gli disse un bell'uomo accostandoglisi.
Nero fermò il suo camminare e lo guardò: l'uomo era ben vestito, ben rasato, ben educato... si potrebbe dire ben fatto.
- Beh... in effetti... - disse Nero, come a scusarsi - ...ma lei come lo sa?
L'uomo dai modi gentili rispose: - ... sa... indagini di mercato, statistiche...
- Ah.
- Se vuole ho un'ottimo flaconcino di lacrime, di quelle salate, eh!
- Ah. E... quanto costano?
- Guardi... sono limpidissime, e poi...
- Sì, sono belle... ma quanto costano?
All'uomo distinto sfuggì un lieve sorriso d'imbarazzo, dicendo la cifra.
- Così tanto? - si stupì Nero.
- Giovanotto - lo rimproverò l'uomo - qualcuno le ha piante!!
Nero capì di aver fatto una figuraccia e s'affrettò: - Si, mi scusi... ha ragione... ecco a lei.
E con un flaconcino di lacrime appena acquistate Nero tornò da Bianca.
- Effettivamente potremmo esserci! - ammise Bianca, guardando il liquido che gli colava dagli occhi - sì, sì!
Nero, comunque, era ancora nervoso.
- A guardarle... sì, si direbbe che son loro... ma aspetta.
Bianca ripeté il solito rituale: lo guardò negli occhi, poi chiuse i propri e passò la lingua sulla guancia di Nero.
Quasi nel medesimo istante si staccò, si tirò indietro, irrigidendosi.
Guardò l'amico con disprezzo e sputò a terra.
- Mi hai fatto assaggiare lacrime di coccodrillo, stronzo! - disse, schiaffeggiandolo.
- Non ti permettere mai più! - aggiunse, prima di prendere la porta e andarsene.
In quel momento un'unica lacrima trasudò dagli occhi di Nero. Ovviamente nessuno la vide.
Dopo tutto non aveva neanche più tutta 'sta voglia di rincorrere Bianca per mostrargliela.
Si sedette sul divano che la sua lacrima era già arrivata sotto la guancia. |