Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Affacciata alla finestra ,ti scrivo

Ultimo Aggiornamento: 09/11/2004 00:46
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Sto rileggendo alcune delle frasi che mi hai inviato…


………………………
“In questi giorni mi sono totalmente chiuso in me
stesso e purtroppo sono venuti meno alcuni stimoli
positivi che avvertivo in precedenza e senza dei quali
mi rendo quasi conto di una nullità personale che mi
angoscia sempre di più.
Nulla mi interessa e anche gli affetti sono come
soffocati da questa cappa incombente.
Tu non sai quanta fatica faccio a scrivere queste
parole.
Mi dispiace per tutti coloro che in questo momento
stanno soffrendo per causa mia ma non posso farci
nulla.
Ora proverò in questi giorni a tentare di rivedere la
luce.
Spero di trovare la forza di scriverti ancora domani.”
Non hai idea di quanto sono diverso dall'uomo anche
giocoso che un giorno scherzava con te”.
………





Amico mio



E’ un uomo vero quello che mi sta scrivendo,un uomo che soffre e che finalmente,, lo dice semplicemente, per come sta succedendo a se stesso, e per come nella vita, succede anche agli altri.

Un uomo che si sta apertamente riconoscendo fragile,uguale agli altri con il peso del dolore, dello sconforto,della solitudine dei bisogni,dei desideri che ancora non hanno voce chiara e distinta dentro questo suo stato di emozione che lo confonde, che gli blocca quasi lo stesso vivere, per quel non esserse lo, mai voluto dire seriamente, sempre ironico ,sarcastico ,con battute sul vivere ,a volte ,anche un po’ crudeli, quasi che gli altri non esistessero ,già complicato abbastanza il mondo ,con i soli problemi propri.

Ma ,era solo fuga,e ridevi quando,ridendo te lo dicevo, ma da troppo tempo, una armatura di ironica dura crudeltà a volte ti fingeva da riparo, ti rivestiva per tua scelta ,per farti vedere diverso ,convinto così di mostrarsi forte..
ma a chi ti stava accanto amandoti, non poteva sfuggire un disordine interiore intrappolato nella rete del sarcasmo, come un falso molto simile in esteriore ,ma privo della vera forte luce che profonda sale solo dall’originale.

Ma c’era forte il non volere sentire certe parole ,il non volere toccare il campo delle emozioni reali per non farsi altro male,isolandosi in una specie di malinconia sognante perchè l'uomo ha necessità di sognare.

Ma quello era un sogno di morte perchè dominato ,convinzione di potere così tenere in pugno le variabili e controllare tutto.

Riconoscere le proprie fragilità è segno di maturità ,dolorosa ,ma umile nel capire che siamo esseri leggeri, non pietre miliari.L'unica forza stranamente è propria questa debolezza ,questo riconoscere l'effimero di ogni cosa ,ed allora…
che senso la vita?

Il tempo è un lungo filo ed il nostro dolore vissuto sulle carni e sull'anima può diventare il vero balsamo per andare… e nell’andare nostro , quel saperci dare agli altri,con semplicità ,con umiltà ,per quello che siamo ,senza vestiti d’oro addosso.
Non servono.
Non servono nella commedia di solitudini di questa vita, per ritrovare l'amore, per vivere anche noi,dando il nostro a piene mani ,senza tanti perché.
E le rughe sul viso diventeranno così regali ,espressioni di un percorso in parte fatto, in parte da rinnovare ancora e non occorreranno lifting, che non risolveranno mai le cicatrici d’anima che, presenti sempre ci parleranno a specchio,sapendole ascoltare.

La vita di ogni giorno non è fatta di grandi voli, di grandi progetti ;quelli sono attimi ,quando succedono,ma dopo, ritorna e deve ritornare per esserci equilibrio, il normale,il quotidiano delle piccole cose ,costanti ,sicure ,inutili a prima vista, in un mondo tanto effimero.La vita reale è fatta di tante stelle che a volte non si accenderanno mai e di stelle inaspettate che a volte improvvisamente arrivano.
Che senso dare?
Perdersi?
Cosa ne guadagneresti ?.....Solo disperazione!.

Ed allora cominci a riflettere che dentro senti sempre, anche se vuoi nasconderla sotto materassi alti, un afflato che silenzioso ti ha sempre parlato e quasi con un piccolo spiraglio di porta socchiusa, cominci piano piano a osservarla questa esile voce ,dapprima nervoso quasi perchè ti sembrerà che dica solo cose ovvie ,risapute,ma poi ti accorgerai che quelle cose che teoricamente anche tu hai detto nei tuoi anni 1000 volte e con 1000 toni ,lei te le dice piano ,con umiltà, dicendoti di guardarti dentro senza bendarti gli occhi ,di darti una mano, ma vestita non d'egoismo, ma d'amore verso te e verso gli altri.

E piano piano non ti adiri più per i tuoi errori… quando vai a combattere, non lotti sordamente con un tuo io alter che ti dice di dovere essere diverso,perché solo così dai una immagine di sicurezza.
A poco a poco ,ti vedi come sei ,fragile ma immensamente uomo ,e il tuo stato lo inizi a vedere a specchio negli altri ,in alcuni con i tuoi precedenti rivestimenti o maschere ,in altri con i passi incerti che tu stesso stai iniziando a camminare ,in altri ancora, con un mutismo troppo pieno di sofferenza per potere sentire ancora ,appieno, voci interiori chiare ,in altri ancora con un sorriso ,il sorriso di chi queste scale le sale, ormai cosciente ,ma mai sicuro completamente, anche tante volte al giorno e mentre le sale e soffre ,riesce ormai a sorridere, a prendersi anche in giro, dicendosi che il mondo è così che gira, e ridendo lo sfida con l’amicizia, con il lavoro ,con il riposo,con il dolore ,con i sogni ,ma sempre con un pizzico di reale dentro…rendendosi conto che questo è il respiro del giorno che veramente ama…riamato.

E nel frattempo si comincia ad imparare a fare i veri distinguo che contano nella vita che, sono ben lontani da quelli di un consumismo sfrenato che vuole coprire vuoti nell'affannosa convinzione falsa che così facendo, dentro, i vuoti ci si placheranno.
No ,non si placano ,si ci mette sopra ,solo, un leggero strato di pece che nasconde ,mentre sotto la voragine si allarga sempre più.

E si scopre che quelle cose che ci avevano fatto impazzire per raggiungerle ,una volta raggiunte ,passato il momento di esaltazione, ti lasciano con lo stesso vuoto di sempre che ti serpeggia latente e vivo.

Ed arriva il momento che questo mordersi la coda non riesce piu' a tenerti la benda sugli occhi ,ed allora … la crisi ,quel sentirsi totalmente inutili,senza la consapevolezza più di una strada certa da imboccare ,e scoppiano gli specchi coperti finora… e ci vede nudi, poveri e ti dici perso…

…Ed ora che faccio?

E ti allontani da tutti ,tutti sono un peso ,gli sbagli della società, del tuo stesso vivere, affiorano tutti insieme ,ti senti quasi affogare ,incapace di agire ,ti vedi come travolto da un tutto che cambia sempre,ti vedi senza più allegria,il mondo diventa solo un grande muro in bianco e nero e ti ritrovi solo e sperduto con te stesso; vuoi camminare ma non sai più dove sei, nè dove andare.
Ti manca un senso e tremi dentro e cominci a cercare ,a fermarti a pensare diverso a riflettere guardandolo attorno il mondo; ma quello reale stavolta ,perché ti è caduta la benda….e lo vedi reale questo mondo… fatto di semplici ed umili fatiche giornaliere ,con piccole vittorie e spesso, forti delusioni ,ma ora sai che su questo treno siamo passeggeri tutti uguali, con tempi diversi, nella distribuzione e nel vivere dolori , gioie e malattie, fino alla temporanea fermata finale.

Nessuno da invidiare, nessuno da escludere.

E ti fermi e cominci a raccogliere i pezzi di un puzzle tuo, ingiallito dal tempo, perchè non più giocato ,abbandonato molti anni fà per lo sfolgorio di falsi puzzle facili o molto attraenti da ricomporre.

Lo prendi in mano, è vecchio ma resistente; è umile di aspetto ,ma di legno ruvido e resistente, e ti dici che questo puzzle ritrovato ha in fondo pochi elementi ma tutti fondamentali ,come i colori base della stessa vita.
E ti siedi sopra una pietra e cominci ,pezzo a pezzo a cercare di ricordare cosa significasse nel puzzle della tua vita,all’inizio, ognuno di quei colori primari.
E,stranamente ,ora , vedi altri che come te, fanno la stessa operazione,anche loro come te …compagni in un viaggio--------- sul “Perché”.

E ci studi sopra.
Sei tu che dovrai scrivere cosa dire ad ogni colore.
Ma adesso vedi le fondamenta ,lineari ,semplici ,privi di fasti ,essenziali di affetti ,di piccole cose da vivere come veri gioielli del giorno ,granelli di sabbia, che, prima, ironia, ti davano fastidio ,che non volevi vedere ,trincerato in un quadrato di false sicurezze, capaci solo alla lunga, di creare per te e per gli altri solo abbandono ,vuoto ed apatia.

Ecco, io ti sto dicendo semplicemente ,che in realtà ,hai iniziato il tuo lavoro più importante , il tuo lavoro più paziente nel saper cercare quei ciotoli che messi uno accanto all'altro, a poco a poco, ti faranno raccattare il mondo, con le sue leggi spesso dolorose, ma anche tanto umane,se intessute d'amore e di rispetto per gli altri.
E per gli altri è uguale ,solo che molti ancora non lo sanno.
Solo l'amore ed il rispetto per l'altro ti farà ritrovare tutto il perso che per ora come una pesante lastra ti è caduto addosso ,ma attento, dietro l’angolo,sempre facile soluzione, e sempre a braccetto, ti tentano tranelli, egoismo,arrivismo, falsi successi e ricchezze, strade che sbandano le vite umane ,perché sotto nascondono quasi sempre i baratri, come conto finale ,appena dovrai presentarti alla cassa per pagare il conto.

E ti regaleranno forte ,alla fine ,abbandonato da tanti,per motivi vari, solo solitudine.
E lì ,silenziosi sempre, invece, ritroverai chi ,ombra ti ha seguito sempre ,contro i tuoi egoismi ed abbandoni,piangendo a volte, nei lunghi giorni e sempre, mai visto da te,semplicemente perché loro ti hanno sempre amato tanto e tu non hai voluto mai vederli ,per non doverti misurare con specchi che scomodi avrebbero riflesso immagini –domande scomode ,in quel momento , solo per te..

Andare all’essenziale delle cose,perché capire e cambiare in positivo ,è difficile ,doloroso ,ma possibile.
E’ questo per me ,il cammino che sento di dirti di intraprendere e ti aggiungo, senza corse,senza premure ,perché sono passi pesanti da affrontare, a volte, ed abbisognano di larghe pause di riflessione per sedimentarsi bene.

Inizia con una cosa bella ed in fondo non molto difficile da fare ;dentro c’è una voce che ci guida sicura nella scelta se la ascoltiamo ,inizia con la lettura giusta,provando a capire due ,tre cose al giorno, di piccole cose sicure che possono diventare pilastri nella tua vita, ricordando sempre, mentre scegli, di metterci, tanto amore e tempo dentro, da donare a te e ad altri dentro e fuori casa,equilibrio per una vita da scrivere su fogli diversi ,ora.

Buon lavoro.
Se hai bisogno chiama,io sto lavorando nel mio di campo ,cerco di togliere i sassi inutili che continuamente soffocano invidiosi la luce dei piccoli ed umili ciotoli di mare...che ormai guidano questo mio giorno ,canzone nuova appresa nella mia vita, attraverso pesanti lacrime ,solitudini e sensi di vuoto, dormendo nuda sotto l’acqua scrosciante in pieno inverno.
Ma sono rimasta alla fine, dopo le mie di fughe, ferma di fronte ai lampi ed ai fulmini che mi avventavano, si, sono rimasta finalmente,a lottare per non perdermi più tanto, per sapermi ritrovare più facilmente dopo ogni burrasca.

Ed ho imparato poi , a scendere all’improvviso per la strada ,a trovare il gusto di immergermi tra la gente e, sconosciuta ho sorriso, ricevendo da sconosciuti, sorrisi di meraviglia a volte ,di riconoscenza altre ,ma sempre caldi, espressioni, per un attimo, d’amore ritrovato e ricambiato.

Un attimo,si,perché le cose belle te le devi guadagnare sempre , un attimo ,ma di luce intensa ,per le ore che ci separeranno da un altro attimo che ,improvvisamente, ti verrà ridendo addosso, giocherellone e bambino sempre, e sempre quando meno te lo aspetti.
Si amico mio,questo è un lavoro continuo,sappilo,un lavoro, che non finirà mai ,è il senso stesso del nostro - stesso - vivere, come il vento ,l’aria il sole ,la pioggia,l’innamorarsi , il soffrire, l’esserci ,il perdersi….il ritrovarsi
ed il cielo e le stelle, se ti ricorderai sempre di guardarli , ti accoglieranno sempre e lì ,ascoltando bene troverai un’Essenza grande ,inizio e fine , azzurra, di questa Vita nel pianeta Terra.

E' luce e dolore insieme ,è spalle curve per il peso, e mani unite che in cerchio, impareranno a ridere del giorno, senza ossessivamente pensare, sempre a questo domani terribile che doloroso , a volte, nel tempo, affligge.

Oggi è oggi ,Domani sarà domani !
Uno per volta è già tanto!

Tu, ormai ,le fondamenta sai dove trovarle.
Si chiama anima quel territorio ,attimi d'intensità mai completamente esplorati dalla mente.
Paura può subentrare ,ma il sentimento deve riuscire a farcela ,dando la mano a chi incontri la mattina, bevendoti con lui il primo caffè al bar e ridendo delle fesserie o ironie che a volte ci riempiono i giornali.

Ciao e respira, respira forte, senza regole obbligate, solo con il naso o solo con la bocca ,quando stanco e desideroso d’aria, guarderai in alto il cielo …
E mi raccomando,ritorna a ridere.






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09/11/2004 00:46
 
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Ancora scrivi al tuo amico e lo solleciti a farsi valere, a imporsi sul suo bisogno di accettarsi.
Lodevole da parte tua, chi soffre di depressione, mi pare sia un chiaro segnale tutto ciò che dici su di lui, non HA IN SE LA FORZA DI COMBATTERE; è troppo preso dal suo ego, dalle sue domande, dalle sue paure per prestare ascolto a chi gli vuole bene.

Certo, ci devi essere, stargli vicina senza importi, deve comprendere, da solo, che la vita va vissuta, comunque sia; che è dura, crudele, che ogni attimo di gioia lo paghi con alti interessi.

Stagli vicino, ma la decisione spetta a lui.
Deve capire quando ha raggiunto il fondo e cercare di risalire aggrappandosi a qualunque appiglio.

Solo così ce la farà.
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