E' un rimprovero, quasi, quello che Gesù fa a Nicodemo; è solo allora che uno del sinedrio arriva a vedere la Luce, quella prospettagli dal Cristo.
Nicodemo non sa che rispondere e viene vinto dall'AMORE.
Per noi dovrebbe essere sempre così IN CRISTO, PER CRISTO E CON CRISTO;al di fuori dell'AMORE c'è la morte, il nostro è il
DIO VIVENTE
non scordiamolo mai, noi che vogliamo vivere senza la LUCE DELL'AMORE e che stiamo annaspando alla ricerca di un appiglio.
L'appiglio è qui per noi basta che lo sappiamo scorgere:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio, perché chiunque crede in lui non muoia ma abbia la vita eterna».E' tutto qui ciò che noi dobbiamo fare: AMARE E CREDERE.
Gesù ha parlato a Nicodemo come parla a noi oggi, se noi restiamo avvolti dalle tenebre sarà solo colpa nostra, perchè la LUCE è arrivata a rischiare ogni angolo buio della nostra vita, ed è luce che brilla in eterno, non una fiaccola che si spegne al primo soffio di vento.
Non dobbiamo aver paura di avere commesso dei peccati ma di avere rifiutato la luce di Gesù, venuta per tuti gli uomini; Gesù non è un prepotente ci lascia liberi, se vogliamo lui sarà tutto per noi, altrimenti vivremo lontani da lui.
Rimanere in ascolto, in silenzio, dicendo: "Parla mio Dio, ti ascolto!" e piano piano ci sarà la luce che attraversa la nostra vita in un'opera immensa di Conoscenza e di Rinascita.
Se la luce penetra in noi, sappiamo, anche con spavento, da quali tenebre Dio cerchi di strapparci. Nicodemo diventa docile e Cristo lo rimette sui binari. Da maestro in Israele, Nicodemo diventa bambino che impara a camminare.
E la via è stretta nel rinascere di nuovo, difficile da salire, ma difficile anche da trovare.
Dio ha la luce per trovarla.