SMARRITO,
cosi mi sono sentito la prima volta che ho parlato con lei
stava da sola, cercando di far volare il suo pensiero
tra i rami freddi dell'autunno nel parco della citta'.
Non c'era niente di strano in quella gracile fanciulla dai piedi scalzi e dai lunghi capelli color dell'oro che correva a piu' non posso per far giocare i cani che la inseguivano;
eppure il modo in cui correva, mi faceva capire che era diversa dalle altre.
Non solo cercava di far divertire quei 2 cani randagi
ma gli parlava, li chiamava con nomi inventati al momento, come per spronarli ad andare piu' veloci.
- Ci teneva a farli divertire, ma ogni volta che correndo con loro
lei cadeva, quei 2 cagnolini, la investivono di capriole e effusioni amorose, e fu cosi in quel momento che io mi avvicinai, chiedendole se erano suoi, mi ricordo che quel momento il mondo si fermo' sul suo viso, tanto era grazioso e solare.
- No rispose, io li faccio solo giocare,
io replicai giusto, è giusto quello che fai, lei sorrise poi mi prese per mano, ed esclamo'
allora giochiamo insieme,vuoi?
Mi sentivo terribilmente in colpa.
Forse l'avevo disturbata! Tuttavia le vidi negli occhi una vera
ironia, che mi fece rilassare.
Il giorno dopo mi alzai presto, non avevo dormito bene quella notte, le parole di quella ragazza mi avevono tolto il sonno;
decisi di tornare al parco, lei era li, caparbia come il giorno prima, che cercava di raccogliere tutti i cani abbandonati
per farli giocare , mi avvicinai a lei,
- Qualche miglioramento? ti obbediscono, chiesi..
- Perchè me lo chiedi? replico'... tu non pensi che io possa far felici pure loro, in fondo sono soli come me. -
Venni colto cosi alla sprovvista da quella frase da non sapere cosa rispondere. Ma quanti anni aveva?
Sembrava una ragazzina, eppure aveva dimostrato una maturita' e una verita' che mi avevano lasciato senza parole, e fatto piu' importante, avevano scuscitato in me domande a cui non ero in grado di rispondere.
- Quanti anni hai? chiesi,
- Bè dipende... è propio necessario saperlo? -
- No, risposi,
- E' la soluzione migliore, rispose, adesso dimmi, sei venuto a fare 2 passi nel parco o ad aiutarmi a vivere meglio nel mondo dell'abbandono totale? -
Per quanto poteva essere bizzarra quella domanda, decisi di aiutarla con i cani, con i suoi vuoti, ma sopratutto aiutavo me stesso a sentirmi meno lontano da lei.
- Grande disse lei, -
poi replicai,
- Non so perchè sto facendo tutto questo, ma ti aiutero'. -
togliere un peso dal cuore di un'altra persona è un modo per dimenticare il proprio affanno, aggiunsi io, con un grande sorriso. -
STOP..1 ATTO.
[Modificato da redattore1 21/06/2005 19.22]