...un estratto da Hekate

05.02.’02


Splendore
Prima luce del bagliore sottile
All’orizzonte delle palpebre

Un tuffo vuoto,
ritorna l’eco d’uno
schianto ch’io saldo
attendo

Puro cristallo
Forte e profondo, pare ebano
Dolce perfora
Lieve muta il riflesso sì arricchito:
taglio secco, lo culla

Minacciato nei sensi
Forgiato nel desiderio
Anelo la folgore
dellaCreazione

Morbide e frementi curve
ammiccano sensibili
Quanta tenerezza
sprigionata in brevi mosse

…la stessa ha condotto
la nave dell’attenzione
ai venti intriganti
del fuggevole scirocco

Sottili estensioni
irradiano glaciale calore
dalla loro raffinata radice
Da quell’antro che è cielo
d’un respiro pieno di Sole

Disgregandosi in piccole
brecce pazienta, ne è
certo,
insicuro ma elevato
nel percepirne la
simulazione

Non ha fine
È quiete d’animo
Non attende materia
È instabile nel marchio

… sì m’appari.

"struttura un po' banalotta ma, se rimane archiviata ancora un po' di tempo, finisce che me la ritovo a muoversi da sola, inqueieta ed inquietante."

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-no way to escape from self-hypocrisy!-

www.abstruse-reasoning.tk

[Modificato da ehrnum 18/08/2003 14.19]

[Modificato da ehrnum 18/08/2003 16.42]

A questi detti, da parte mia, in degna risposta, solo silenzio sacro e religioso timore.

Mi sembrano, e mi scuso subito se sbaglio, un serie di piccole poesie in parte rievocative e in parte che inducono alla meditazione, sì che dentro ad ognuna di esse ci si può ritrovare varie situazioni di se stessi, forse diversamente dall'ispirazione originale del poeta ma forse è proprio questo il suo intento.

Grazie hernum e a rileggerti presto

Giancarlo

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Scritto da: Cobite 19/08/2003 11.03

Mi sembrano, e mi scuso subito se sbaglio, un serie di piccole poesie in parte rievocative e in parte che inducono alla meditazione, sì che dentro ad ognuna di esse ci si può ritrovare varie situazioni di se stessi, forse diversamente dall'ispirazione originale del poeta ma forse è proprio questo il suo intento.

Grazie hernum e a rileggerti presto

Giancarlo

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scusate la latitanza, difficoltà con il pc...


sono in realtà un corpo unico, un unica 'poesia', anche se sembra, per chi la legge, un antologia di pensieri slegati.

l'ho fatta leggere ad una amica ed ha incominciato a giudicarne le strofe distintamente l'una dall'altra, pur sapendo la loro originaria natura di unione.

tirando le somme, credo che ciò dipenda dal carattere forzato con cui i versi sono stati composti.

aggiungo che non mi piace molto la stesura di questa, in un certo senso è un esercizio di stile, anche se non rapportato alla metrica quanto al contenuto, al bersaglio, all'elemento ispiratore.

grazie della critica, mi ha fatto cogliere il tutto da un'ottica non prevista ed accettata, da me, di bun grado.

:)

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[Modificato da ehrnum 14/09/2003 12.26]

eppure quel silenzio sacro che ti ho offerto dopo la lettura, era conseguente al motivo ispiratore che lega le sequenze e le armonizza..



Grazie a te:-)

[Modificato da danzandosottolaluna 14/09/2003 12.35]