Experanto

Quando più non sarò nella vita che ombra fugace di un reale sogno.....
Queste parole echeggiano nella mia mente nell'ora oscura tra la veglia e il sonno. Nell'incantata magia suscitata dall'argenteo candore della luce lunare, quell'ombra evanescente appena evocata, sembra avanzare verso di me.
Sgomento, paura, stupore, l'immobilità mi vince, mentre dal buio avanza....; nero, più nero dell'ombra in cui era celato e da cui prende vita, riesco solo a scorgere lo sfavillio dei suoi magnifici occhi verde smeraldo incastonati nel nulla!
Si avvicina flessuoso, silenzioso verso di me...poi un balzo ed il suo calore sul mio petto.
I morbidi polpastrelli saggiano un luogo sicuro, le fusa rompono l'irreale silenzio, un brivido elettrizza tutta la mia pelle.
Il suo corpo sinuoso si adagia su di me, si allunga, mi copre e, come nell'irreale realtà di un sogno si trasforma.
Profumi dolcemente intensi di luoghi lontani, capelli lunghi, pelle setosa e poi gli occhi...che occhi...li fissi e dimentichi di respirare!
" Non temermi, ascoltami, ti narrerò di me"-mi disse-"il mio nome è Experanto, la mia casa è il mondo, il mio paese l'Universo, la mia vita ne racchiude mille ed altre mille..."
Stregato, l'ascolto in silenzio, ho paura che anche il mio respiro possa farla sparire, dileguarsi nuovamente nell'ombra.
" Experanto, nacque con me il pensiero di un altro mondo"-continuò-"andare nella vita un giorno dopo l'altro, ritroverai te stesso.
Questo è il viaggio che devi fare con me, attraverso i tempi, attraverso il tutto e il nulla e, attraverso me, ritrovare te stesso!"
Experanto! Come suona dolce questo nome, così inusuale, enigmatico. La mia paura è svanita, percepisco trasporto, desiderio di conoscienza, respiro la vita!
All'improvviso la mia anima ha sete di altri mondi, quelli appena intravisti che ho l'impressione appartengano anche a me e che permeano le sue parole.
Mi accorgo che, pian piano, l'orizzonte scolora, l'alba avanza ed Experanto torna gatta, acciambellata accanto a me.
Il giorno mi prende con i suoi ritmi serrati, appuntamenti, lavoro, cantiere, i disegni di case, la mia realtà quotidiana cerca di riprendersi i suoi spazi nella mia vita, ma, in questa città stregata, il ricordo della mia avventura notturna mi martella.
Continuo a ripetere quel nome, il solo sussurrarlo a bassa voce mi suscita ricordi vaghi di qualcosa già vissuto, qualcuno già incontrato! Ma quando? Ma dove? Ma chi?
Vorrei correre a casa, ho la certezza, anzi, la speranza che lei sia lì ad aspettare, ma poi mi fermo titubante: i sogni, all'alba, svaniscono, eppure...
L'ansia dell'attesa mi soffoca e decido di rientrare dopo aver vagabondato senza meta per le vie di Borgo; in un marasma di contraddizioni, esitando, apro la porta.
Lei è ancora quì, si avvicina stiracchiandosi e viene a sfregare il suo musetto sui miei pantaloni.
Poi di nuovo la trasformazione si compie, la magia si ripete.
" Pensa all'Universo come ad un immenso tavolo da gioco; un mazziere invisibile mischia, taglia e dispone le carte da un grande mazzo di tarocchi.
Una carta segue l'altra, ognuna è collegata a quella che la precede ed a quella che la segue; ciascuna ha un significato solo se la si legge insieme a tutte le altre.
Ecco, questo è il Grande Solitario chiamato vita, ogni carta segue regole che altri hanno stabilito ed a cui è vincolata."
Mentre Experanto parla, mi accorgo che molte volte, anche se confusamente, con gli occhi della mente avevo visto uno sconfinato panno verde ed infinite carte sciorinate su di esso.
" Osserva bene! Su tutte domina il Matto, impertinente, scanzonato, folle e saggio.
Lo sguardo da sognatore, l'animo da poeta, il cuore indagatore; i sonagli del suo berretto da buffone ne rivelano la presenza.
Il gatto che lo accompagna è la sua coscienza: sorniona, libera, indipendente e pigra; il lupo mai addomesticato che, mordendogli i polpacci, lo sprona ad andare sempre avanti, rappresenta le circostanze della vita: gli amori, i dolori, le ipocrisie, i compromessi che lacerano lo spirito, ma che vanno comunque affrontati e superati per andare incontro al proprio karma che, ben chiuso nella bisaccia che porta sulla spalla, è il compagno fedele ed inseparabile di questo viaggio senza meta.
Ecco, il Matto sei tu, il Matto è ogni uomo che si confronta con se stesso."
Mi viene spontaneo ribattere:"Non può un Matto confrontarsi né con se stesso né con gli altri!"
" In ognuno di noi c'è una parte oscura dove si annida il seme di un pizzico di follia! Se così non fosse non ci sarebbero né i sogni, né le speranze; il Matto chiuso dentro di noi è tutto questo.
Scruta dentro di te, osserva nella tua bisaccia i debiti e i crediti che si sono accumulati e poi, con calma, prova a comporre l'album delle tue esperienze; quelle attuali e quelle di altre vite, quelle positive e quelle negative. Il quadro che ne trarrai sarà il tuo ritratto."
Vola la notte quando sei con presenze inquietanti, ma affascinanti, quando senti argomenti che ti colpiscono, che riconosci come tuoi, anche se, fino a che nessuno te ne aveva parlato, non eri stato capace di tradurre le sensazioni in parole.
La mente si perde dietro ai ricordi, immagini sbiadite si ricompongono, prendono forma e, come foto in fase di sviluppo, diventano nitide con contorni precisi.
" Ricordati di non essere meschino e di non cercare le colpe ed i torti fuori di te, la saggezza non è abbaiare alle nuvole, ma riconoscere in se stessi i propri errori e da questi trarre profitto per progredire sulla strada della conoscienza."
Un soffio.... Experanto non è più quì accanto a me!

Fantastico!!! ...
Mi è piaciuta veramente.
Complimenti


Giancarlo

[Modificato da Cobite 19/04/2003 12.29]