sono io

Certo è che sono strano, il che mi piace; ma questo mi fa pensare che forse non lo sono e che mi illudo solo di esserlo, perché ti fa speciale essere strano, diverso dalla norma, sbalordire tutti con azioni che svolgi con estrema naturalezza. È per questo che credo di essere sempre un falso, non riesco a capire se lo sono veramente, come faccio a capirlo?
Come ho già detto mi piace essere strano, quindi di certo non mi capiterà mai di cercare di non esserlo ma ho paura che allo stesso tempo questo mio atteggiamento mi fa essere forzatamente “strano”… che dramma!
Dopotutto mi piace illudermi, quindi… io sono strano. Su di una cosa sono sicuro riguardo me stesso, non importa quanto sono stato male, quanto la logica ti porta ad evitarlo di fare, io non riesco ad evitare di illudermi; sono proprio quel tipo di persona che crede di vivere in un film e di essere il protagonista, sai quello un po’ sfigato che però ha tanto da dare che per gran parte della storia non riesce a fare nulla è continuo non tentare, ma poi sboccia e tutto sembra il giusto posto. Mi piace pensare di avere una colonna sonora in sottofondo quando cammino o guido, oppure in treno mentre guardo fuori il finestrino.
Poi lo so, me ne accorgo che al massimo sono una comparsa, magari una di quelle che si vede solo di spalle, uno di passaggio. Ma che dire… perché deprimersi quando ci si può illudere, tanto alla fine si sta male lo stesso, ma almeno mentre sono un illuso sono anche felice. A me basta questo, non so come fare a capire se può essere abbastanza anche per gli altri o è persino tanto per voi; probabilmente non lo saprò mai, ma sinceramente non mi frega, l’importante è che funzioni per me.
Io sono anche il tipo che se dice qualcosa che ritiene divertente, io rido senza aspettare la reazioni degli altri. Per esempio, ora sto scrivendo questi pensieri che mi rendono felici e ho un sorriso stampato in faccia indifferentemente dal fatto che qualcuno li leggerà mai, che li possa apprezzare; beh… se questo dovesse capitare non mancherei di avere nuovamente un sorriso da ebete.
Mi fa sempre stare bene vedere le persone che trasformano la loro usuale espressione in un sorriso dopo aver visto/ascoltato qualcosa di banale; come se poi qualcosa che ti fa sorridere possa essere considerato banale, banale sarà tutto il resto.
Io sono anche una persona che ha enormi difficoltà ad esternare le proprie emozioni, faccio fatica anche a capirle io stesso. Non riesco a piangere, quando sono triste e ho voglia di piangere sono costretto a vedere un film; i film mi sbloccano, non ne conosco il motivo ma riesco ad immedesimarmi nella vita dei protagonisti con estrema facilità e così di conseguenza riesco a piangere con loro, che siano lacrime di tristezza o di gioia non importa, dopo sto bene. In realtà c’è un altro modo per piangere, è ascoltare la musica mentre guardo le foto mio nonno e mio zio; sono morti che ero piccolo, tutti ne parlano sempre benissimo ma io praticamente non ne ho alcun ricordo, e vedere le foto di no insieme mi fa scattare qualcosa dentro che mii fa piangere. Non so che emozione provo in quel momento, forse è rammarico di non ricordare quei momenti o è gioia di averli vissuti lo stesso anche se non ne ho memoria; o magari è perché ho la prova che quelle fantastiche persone mi abbiano voluto bene a prescindere di tutto e che me ne vorrebbero anche ora che sono così.
Quanti sogni mi faccio, mi chiedo se mai riuscirò a vivere nel mondo reale, perché abbondonare una terra felice anche se solo immaginaria per qualcosa di oscuro fuori dal tuo controllo non è affatto facile; ma a pensarci bene, non si è mai visto qualcosa di bello che è facile da ottenersi. Se si ottiene un qualcosa con facilità non lo apprezzi, qualsiasi sia il valore reale, di questo sono più che sicuro; dopotutto si desidera sempre ciò che non si ha, ed una volta ottenuto te lo godi per un po’ e poi già si è pronti a desiderare qualcosa di nuovo. Qualcuno può demoralizzarsi a pensarla così, ma io no… il mondo è così vario e ricco di nuove opportunità ed emozioni da provare, che passare da una voglia all’altra con velocità è il modo migliore per trovare proprio quella cosa che veramente ti appaga e che ti fa scordare di tutto.
Stare in pace con tutti, con tutto, con se stessi… è questo che voglio, è questo il mio obbiettivo, un po' come mi sento quando sono sotto la doccia con la musica che mentre vaga nella cabina si mischia con il fruscio dell’acqua che sbatte sulle pareti, sul pavimento, sul mio corpo ed io sono lì con gli occhi chiusi e nient’altro… tutto è sparito. Questa per me è la felicità; ed è così che mi piace pensare che si sentono gli uccelli che planano in cielo, distanti centinaia di metri da qualsiasi altra cosa, soli, senza doveri, bisogni, pensieri, solo vita nella sua purezza.
La domanda che mi sto ponendo ora è se c’è chi la pensa come me, e sinceramente non so quale è la risposta che desidero. Se esiste qualcuno come me, vuol dire che almeno la mia mente riesce a formulare qualcosa di sensato, di condivisibile che è giusto sentirsi come me in questo momento, che è da esseri umani. Ma se nessuno la pensa così, vorrebbe dire che sono unico, strano, che sono veramente speciale ma anche solo perché nessuno mi capirà mai ed io non troverò mai ciò che mi renderà la mia pace tanto desiderata.
Ma chissà… forse sono solo cazzate senza alcun filo logico quelle che sto scrivendo, magari ispirate da questo periodo di solitudine o ancora più semplicemente da le canzoni indie che sto ascoltando in ripetizione da quando mi sono svegliato, basta veramente così poco per influenzarmi; sono veramente una delusione.
Ecco un esempio della mia persona, ho iniziato a scrivere pensando di avere qualcosa di importante da scrivere (illuso) e allora ho scritto tutto ciò che mi passava per la mente di getto, cercando comunque di riflettere, e alla fine dove mi ha portato questo flusso di pensieri?... a capire che mi credo chissà chi ma sono solo la tipica persona che crede di essere originale, ma in realtà ciò che penso in realtà l’ho solo rubato da ciò che mi circonda, senza neanche approfondire gli argomenti. Sono praticamente ciò più che odio, un comunissimo ragazzo superficiale non contento della sua vita e che non fa niente per cambiare lo stato delle cose perché preferisce nascondersi dietro delle maschere.
Nella mia camera da letto ho un poster di Maradona con la scritta “Non sarò mai un uomo comune”, beh… sul mio poster ci starà scritto “Sarò sempre un uomo comune”; ma a chi voglio far ridere, non esisterà mai un mio poster… incredibile, ho un’eccezionale abilità di illudermi sempre, anche se solo pochi istanti prima mi ero reso già conto di essermi illuso.
Sono senza speranza e sei arrivato a leggere fin qui, vuol dire che lo sei anche tu. Benvenuto nel gruppo dei disperati.