S’ergono
tra i ritardi del cammino
alte barriere a ostacolare la vista,
sfuma anche l’orizzonte,
sale la notte a far corteo intorno.
A squilli
le civette paiono ridere
di questo buio che orla e tinge,
ku-vitt, ku-vitt, ku-vitt,
echeggiano le risa nella nebbia.
Mi perdo
nel rimestare tra i dubbi
le immagini del morente giorno,
sono solo timidi riflessi,
come gialle foto contro le pareti.
La mente è come un paracadute, funziona soltanto se si apre.
A. Einstein