In morte di se medesimo

In morte di se medesimo


Sollevare la penna ci costringe
a conformare il tempo tra parole
ellittiche, sì come sempre suole
la musica che il cielo ci dipinge;

il suono della veglia si riflette
sul pensier nostro che si porta via
disperazione, o sol malinconia,
lai, triboli che angustiano le strette,

circondati di nebbia e di torpore
da gioia alieni, piscio dalle stelle,
sfrangati di comete e di malia

cantiamo il viaggio estremo, dove muore
la riviera, su rive di renelle
sfogliando ardenti rami di poesia

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chiasmo = circondati di nebbia, da gioia alieni
sinestesia = il suono della veglia, la musica che dipinge
eufemismo = il viaggio estremo
disfemismo = piscio di stelle
metonimia = triboli che angustiano le strette (cespugli spinosi che rendono ancor più ardue le strettoie)
sineddoche = rive di renelle (piante di fiume, che spesso crescono ai bordi dei torrenti di montagna)

metafore sparse,
qualche allitterazione (sibilanti e dentali nell'ottavo verso - liquide nella prima quartina - sibilanti, labiovelari e liquide nell'ultima terzina),
endiadi (en dià duóin) (di nebbia e di torpore)
dieresi su tutte le terminazioni in -ia
sinalefe dove serve
idiotismo (sfrangati, annoiati)





boh, lol, io ci ho provato, ma certo siamo distanti dalla bellezza
(dovendoci ficcare tutte queste figure retoriche l'unica soluzione mi pareva il sonetto, dove ci stanno, però vivaddio uffff .... )

ma sai che questi sono proprio belli?



lai, triboli che angustiano le strette,
...

sfrangati di comete e di malia

cantiamo il viaggio estremo, dove muore
la riviera, su rive di renelle
sfogliando ardenti rami di poesia




(io, per ora, "versifico" ricette pasquali, che spero mi ispirino un tema, ma mi sa che è un problema )

ahahah questo sì che poteva essere un tema difficile, mettere in versi le ricette pasquali, lol, un'amministrazione veramente sadica poteva pensare a questo

grazie per le tue gentili parole
certamente immeritate

lista delle figure retoriche (dimenticai)

arcaismo (lai)

Le immagini sono molto evocative e per il fatto che nascano dalla “costrizione” del sollevare la penna, danno anche un’idea di profondità.

Condivido e apprezzo, complimenti.

grazie bog :)