| | | OFFLINE | | | Post: 255 Post: 255 | Registrato il: 28/08/2012
| Sesso: Maschile | |
|
17/01/2013 08:53 | |
Una poesia per te, amore mio che ti fermasti ad una stazione sconosciuta per prendere un treno forse più lieve. Lasciando le nostre mani contratte dalla paura ci guardasti con occhi buoni mentre volava dalle tue labbra un tenero saluto in punta di dita. Il tuo posto oggi è così vuoto la tua assenza così dolorosa. Una poesia per te: un canto alla vita, al nostro breve viaggio tra paesi e città, tra strade e case e alle nostre stive colme di tesori. Un canto alla tua bellezza ai tuoi occhi spine del desiderio che amai, che baciai, alla costellazione dei nei che esplorai in un pieno di luce e di candele accese e al candore della tua pelle che nessun sole potè annegare in un caffelatte. Un canto alla tua fragilità di donna e alla tenerezza d'amante a all'amore senza misura per i tuoi figli, i nostri. Non sono più al tuo fianco ora che volasti nel più terso cielo di Ferrara. Abbiamo smarrito le chiavi di casa e la strada non sa dove andare, lacrime calde pendono alle finestre e le tendine arancio, le tue, si sono messe a lutto. Nessuna scorciatoia di lacrime sa trapiantare questi giorni che ci manchi, che mi manchi. Che faccio in questo labirinto ora che tagliasti il filo e vivere ha la voce di un insulto? Che faccio in queste vie gelate che appesantiscono il cuore? Io, il tuo amante, sto ancora dietro il portone ad aspettare il tuo invito.. Io, il tuo compagno, raccolgo carponi i mille pezzi dello specchio, che mi è caduto dalle mani. Che faccio in questo labirinto con uno zaino pesante con le tue ceneri ancora calde mentre franano le montagne? Oggi porto te in dono amore mio a coloro che ti amarono, lo consegno alla tua casa e alla terra dove vedesti la luce. Perdonaci, se non siano stati all'altezza del tuo amore perdonami se non riesco a ritessere il tempo e riportarti a casa come quel giorno in cui ti offristi a me teneramente scambiando fiducia con fiducia amore con amore. |
|