L’abito rosso a larghe pieghe morbide non riusciva a coprire le forme ancora acerbe;era MAGGIO
La piccola stazione di provincia polverosa e vuota in quel momento,
mostrava un bellissimo cespuglio di rosellline dello stesso identico colore dell’abito e il sole al tramonto aveva le sfumature della stessa tinta infuocata…
Aspettavo la locomotiva con il vagoncino del trenino locale
e nella mia fanciullezza ancora evidente pensavo a quanto era bello quel mese e quel colore,
mentre qualcosa di strano accadeva in me.
Qualcosa che avvenne all’improvviso…e trasformo’ la tenera adolescente maldestra in una ragazza aperta al mondo
….
Mi trovai, mentre osservavo quelle rose a ciuffi in quel colore serale con l’abito tutto a pieghe colore del fuoco, ad osservare in me la nuova donna che apriva alla vita la sua delicata anima.
E mentre la donna prendeva posto in quel corpo scarno e ancora acerbo
La gioia d’essere e di esistere mi metteva le ali…
si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)