Sono abbastanza informato sul genere e ti do il mio parere. Innanzitutto ci sono due versioni del libro: la prima è quella normale, rivista e corretta dall'autore prima della pubblicazione; la seconda è quella originale scritta sotto l'effetto della benzadrina su un unico lungo rotolo di carta ("ho scritto un romanzo su una striscia di carta lunga 120 piedi... infilata nella macchina da scrivere e senza paragrafi ... fatta srotolare sul pavimento e sembra proprio una strada") ed è stata da poco pubblicata in Italia.
Io ho iniziato a leggere proprio questa seconda perché pensavo fosse più spontanea e più vera, in effetti è così. Ma è difficile muoversi con facilità fra tutte le allucinazioni della mente di un Kerouac sconvolto dalla droga ed ho abbandonato la lettura. Quindi ti consiglio di fare così: prima leggere l'edizione rimaneggiata e romanzata dall'autore, poi buttarsi sul "rotolo" originale.
Anche io sto facendo così e sto capendo meglio l'opera, perché il libro vale il tempo che spendi a leggere entrambe le versioni secondo me!
P.S: Per i riferimenti geografici non penso che serva avere grandi cognizioni del paesaggio americano. Di solito c'è una cartina dov'è segnato l'itinerario del viaggio in ogni copia del libro, altrimenti la trovi agevolmente su internet. E sicuramente non è noioso: i paesaggi sono descritti, ma l'intento dell'autore è ben lontano da un semplice libro di divulgazione geografica.
[Modificato da Vinum Divinum 19/10/2012 10:25]
"Pandite nunc Helicona, deae, cantusque movete..."