Dall' introduzione dell' Estate di San Matino

Amare non significa possedere, ma aiutare chi ne ha bisogno.

Correre è importante, non vincere. E se, sei zoppo, la tua corsa vale più di una medaglia.
Gli inglesi chiamano an Indian summer un subitaneo ritorno dell’ estate nel mezzo dell’ autunno.
Può riferirsi alle condizioni meteorologiche, ma anche al risveglio di sentimenti da tempo sopiti con l’età, una ricaduta di inspiegabile gioventù, che spesso viene considerata una patologia senile.
Tale la consideravo io stesso, finché non capitò a me. Ora, saranno altri a considerarla tale, ma le emozioni vissute, le delusioni patite sono state di una tale intensità, che non mi sarebbe mai più possibile deridere altre esperienze simili.
Esiste qualcosa nella psiche umana che prescinde dalle emozioni causate dai turbamenti intrasessuali, e che sostituisce alle scariche emotive ed ormonali qualcosa di più profondo che tuttavia non è meno violento e che provoca un’ ondata di sensazioni parificabili alle forti emozioni della gioventù.
Forse il mio più grande errore fu nell’innamorarmi della gioventù, come spesso accade nelle persone della mia età, conscio che non la trovavo in una donna separata da un abisso di età, ma in una della terza età cui attribuivo una stabilità che poi si è dimostrata inesistente. Rimane l’amarezza nel constatare che sono stato usato come uomo-oggetto e poi gettato, quando non ne è stata ravvisata l’ulteriore necessità ed allora è prevalso l’egoismo, il cercare di ritornare ad una stabilità insignificante, ma liberatoria di ogni coinvolgimento traumatico.
privacy ho sostituito il nome della protagonista con Aracne, la mitica tessitrice trasformata in ragno per aver provocato l’ira di Atena, mi è sembrato idoneo perché alla fine mi sono sentito come l’insetto che si dibatte nella tela mortale.
Ho tuttavia mantenuto il mio – quale noto pseudonimo - perché ritengo di non avere nulla di cui vergognarmi – se non di aver ceduto alle lusinghe del cuore -, se ho amato e tuttora amo una creatura che mi è sembrata debole e bisognosa di protezione e cui spero di avere dato una parentesi di spensierata felicità nel corso di una vita che essa, a torto o ragione, ha ritenuto persecutoria nei suoi confronti.
Mi sono lasciato trasportare dai sentimenti ed ho creduto in una donna che mi è apparsa debole, complessata, dolce, tenera con le cose della natura, animali, piante ed inoltre passionale con un entusiasmo adolescenziale. Sono facilmente caduto nella trappola perché vulnerabile io stesso. Mai, se non alla fine, mi sono reso conto che tutto dipendeva da un grave disturbo psichico.
È incredibile come le persone psicolabili abbiano la capacità di dissimulare la loro condizione trasformandosi da persone dolci e sottomesse a creature aggressive e maligne, dimentiche del passato, sorde ad ogni richiamo e votate all’ offesa ed alla minaccia.
Nella nostra storia non c’è nulla di squallido, come lei ha creduto di aver commesso; si tratta di due cuori che hanno battuto all’unisono finché per uno è stato troppo ed ha voluto punire se stessa e l’uomo che aveva avuto l’ardire di spezzare le catene che ‘avevano tenuta vincolata per tutta la vita. Ed infine si è rifiutata di capire che egli si stava battendo per restituirle quella sensazione di essere difesa e protetta come lo era stata per un lungo periodo, nonostante momenti in cui la sofferenza riaffiorava.
Ed alla fine ho dovuto amaramente constatare che, per innamorarsi di me, una donna deve essere matta.