A me pare uguale agli dei

A me pare uguale agli dei
chi è a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli

e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce

si perde nella lingua inerte.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle
e ho buio negli occhi e il rombo
del sangue alle orecchie.

E tutta in sudore e tremante
come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.

SAFFO

Bellissima questa traduzione (è quella di Quasimodo, pubblicata nei "Lirici Greci"). Sia l'autrice originale che il traduttore sono quanto di meglio la poesia di tutti i tempi abbia prodotto.

Complimenti ancora per la scelta

ESATTO

la volevo postare nelle poesie a tema del mese di Giugno "innamoramento" perchè è molto bella suggestiva ed evocativa e poteva essere di ispirazione per gli altri ma non sapevo se si potesse fare