Pensiero generale in (mezza) prosa

Te lo chiedi mai come sarebbe andata, se non avessi avuto così tanta paura?
Non so a chi sto parlando, non sto perchè non sto studiando. De Andrè mi tocca il cuore, e io desidero ardentemente qualcuno a cui poter parlare, qualcuno con cui condividere un contatto sincero.
Forse ho idealizzato anche me stessa, alla fine. Forse ho slegato tutto quanto dalla realtà, e adesso non capisco più come parlarci, con la realtà.
Quante occasioni sprecate. Quante stupidaggini dette, fatte, pensate.. persino attentamente soppesate, rigirate e rimestate per settimane.. covate come uova di elefante. E poi via, ad ingrossare le file di morsi e rimorsi che dò e ridò alle mie stesse ossa.
Guarda la costola di fango che stà dentro al tuo cuore, e piangi. Guarda la nuvola di piombo che ti evita di strascicare il cervello sull'asfalto, e piangi ancora.
E' bello poi, togliere il frenetico standby per un attimo, ed ascoltare quel suono così primordiale, africano, tranquillo e feroce come la neve a febbraio.. e i fiori di paura che ci sbocciano intorno, con il loro profumo di tempo.

Come faccio a non chiedermi che ne sarà di me? Come posso fare per smetterla di consumarmi dentro ai legacci della materia?
Non ricordo di aver mai preso una posizione definitiva.
Tutto si può comprendere, niente si dovrebbe condannare.. tutto è difendibile, ed allo stesso modo, tutto è accusabile.
Si può dare dell'assassino a dio? Si può piangere sul cadavere di un lupo?
Ma dio c'è? Non importa. Nessuno ascolta, nessuno parla. Tutti a correre di qua e di là, distruggere compulsivamente e ricostruire con la furia del genio. Eppure mai niente cambia: l'uomo non cambia, la terra muore.
Il cielo splende sui campi di battaglia mentre la polvere, il sangue e il boato della bestialità calcolatrice umana se lo vorrebbero mangiare.

E io non so neanche perchè sono qui. Perchè sono. Perchè.
Non so.
Qualcosa mi ha sputato via dalla casualità, come la stella più importante dell'universo intero, qualsiasi cosa esso sia, o come un elettrone che nessuno vuole tenersi.


Mah