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DIO GIOCA A FLIPPER TEORIA DEL FLIPPER UNIVERSALE

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2012 23:37
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teoria filosofica semiseria sull'origine e significato del mondo
DIO GIOCA A FLIPPER
Cose strane avvengono nel Mondo che ci portano a pensare dove sia
Dio in quel momento, quel Dio che pensiamo sia sempre buono. E’ duro per i
credenti, i quali sostengono che non v’è filo d’erba sulla Terra ove Dio non sia
presente, pensare che al mondo vi sia la violenza, la prevaricazione, l’odio, la
guerra e l’ingiustizia. E’altrettanto duro ma accettabile che parte di questi fenomeni avversi sia generato dal libero cattivo arbitrio dell’Uomo e dal Male
tentatore che, sotto forma del maligno, combatte la sua eterna battaglia col
Bene. Per cui si dice che l’Uomo fa cattivo uso della sua libertà e che è nella
sua scelta del Male la genesi di tutto l’orrore presente sulla Terra.
Questa spiegazione è indubbiamente una consolazione che dirotta
parte dei meriti del destino del mondo direttamente sull’Uomo, scientemente e
deliberatamente operatore di scelte che, reversibilmente o irreversibilmente,
lo allontanano o lo avvicinano a Dio.
Questo quadro presuppone, però, l’esistenza di una intelligenza, ovvero la formazione di un pensiero compiuto che richiede un certo tempo per
formarsi: è quella che comunemente chiamiamo maturità.
C’è qualcosa che non va... però!
Come spiegare allora il morire in una età non ancora matura o addirittura nel ventre materno di esseri che non hanno sviluppato questa capacità?
Come spiegare il fulmine casuale che uccide un imberbe bambino sulla spiaggia durante un fugace temporale di mezza estate? Come spiegare l’incidente
fatale che tronca la vita ad un onesto lavoratore? Come spiegare il triste destino
di giovani malati destinati a morire d’un male irreversibile... perché proprio
loro? Che hanno fatto? Perché proprio gli innocenti debbono soffrire della stoltezza dei cosiddetti “maturi”? Dov’è Dio in questi casi? Perché lo permette?
Dove sta?!?
Di fronte a questi interrogativi si risponde comunemente che Dio è
onnipotente, infinitamente giusto e che questi fenomeni sono parte del MISTERO, delle imperscrutabili trame divine che a noi miseri mortali non è dato sapere né tantomeno indagare. I religiosi, quindi, si trincerano nel MISTERO
e si aggrappano alla compensazione ultraterrena per spiegare la giusta giustizia divina, giusto obolo per la sfortuna terrena.
Spesso ci si chiede perché Dio abbia creato il Mondo, visto che è onnipotente e quindi non ha bisogno di niente, cristallizzato com’è nella sua immutabilità. Si risponde a questo interrogativo asserendo che c’è un principio
in cui Dio si identifica, ovvero l’Amore, e che noi esseri umani siamo il suo supremo atto di Amore.
Dio ci ha creato per amore... Dio ci vuole bene... Ma allora perché ci
fa nascere e poi morire?!? Perché ci fa soffrire?!? (a questo Dio ha parzialmente risposto mandando sulla Terra Suo Figlio e facendogli fare una brutta
fine anche se poi Cristo è risorto).
* * *
Da queste considerazioni testé enunciate vorrei elaborare una nuova
teoria, forse un po’pop e strampalata, ma che secondo me potrebbe inquadrare
e tentare di spiegare alcune cose. Premetto che questa teoria non vuole essere
un atto blasfemo verso le Religioni (in particolare quella Cristiana) alle quali
il sottoscritto aderisce inconstantemente (professo la religione dei vigliacchi...
la tiro fuori quando mi fa comodo... perché sono inconstante... e questo spero
che Dio infinito me lo perdoni), ma solo un atto di puro esercizio mentale, visto
che l’Onnipotente nella scatola cranica ci ha messo un cervello e ci ha detto
di usarlo...
TEORIA DEL FLIPPER
Bisogna concepire un processo di astrazione mentale, ovvero uno di
quel ragionamenti che vanno condotti col cervello sgombro da qualsiasi elemento di disturbo esterno e tentare di chiedersi cosa c’è nell’Universo di tanto
bello (oltre all’Amore Cosmico), del tutto inutile ma nel contempo indispensabile, di tanto afinalistico ma di cui non si può fare a meno... insomma... di “divertente”...
La risposta sembra essere solo una: l’attività ludica, ovvero il GIOCO.
Già... avete sentito bene... il GIOCO!!
Che bello GIOCARE... E’ quella cosa che non serve a niente ma che
ti ritempra, ti rinnova insomma... ti fa sentire vivo e cosciente di te stesso. Il GIOCO. Solo nei bambini ha uno scopo: ovvero essere la palestra per la vita
adulta... ma anche lì, quando i bambini giocano, non pensano che quel gioco servirà loro da adulti... giocano e basta... (a proposito, non c’è cosa più macabra al mondo che pensare ad un bimbo che non ha mai giocato e non è mai
stato spensierato... sarà un adulto terribile... purtroppo!). Nell’adulto il gioco si scotorna di quei residui finalistici del bambino ed assurge a vera attività ricreativa. Ricreativa... ricreativa... appunto!! Non serve a niente li per lì, ma ti RICREA... ti fa star bene... ti rinnova.
Si è detto e più volte ripetuto che Dio, essendo tale, è eterno ed onnipotente (a questo punto se noi uomini fossimo Dio ci romperemmo un tantino le palle... ma tant’è!) e quindi non ha bisogno di niente. Come può Dio avere bisogno di qualcosa? E come possiamo noi umani così “amorevolmente” da
Lui creati pensare di rendergli omaggio con tutte le nefandezze che operiamo
su questo Mondo, culla del Suo amorevole slancio? Lo ripaghiamo facendolo DIVERTIRE.
A Dio, prima della Creazione, mancava il divertimento... cioè il
GIOCO. Ed infatti, non per niente, alcuni esimi matematici dicono che Dio
gioca coi numeri. L’Onnipotente, quindi, ha bisogno di giocare per... ricrearsi
e noi umani siamo la Sua Ricreazione nell’Universo.
Cosa c’è di più bello e divertente che creare un Universo, ovvero una
Natura, caratterizzato da innumerevoli dualismi contrapposti (freddo-caldo
amore-odio, tristezza-allegria etc. etc.) e farli scontrare generando guerre e paci, odii e riappacificazioni, pioggia e sole, tifoni e dolci brezze, terremoti e stabili paesaggi, sotto l’ombrellone delle leggi del Caso e mettervi delle pedine umane e poi godersi lo spettacolo a loro rischio e pericolo?...
Detto... fatto! Fu creato il FLIPPER DELL’UNIVERSO.
L’Universo è un enorme flipper e Dio sta fuori a guardarlo, a divertirsi
vedendo cosa vi succede dentro, ove impera la mera legge del caso alimentata dalle leggi fisiche e chimiche che obbediscono a principi d’eterna fissità ed il cui comunicare reciproco è capricciosamente divertente.
Sapete tutti, ovviamente, cos’è un flipper. E’ un trastullo (gioco appunto) inventato nell’america post bellica e che poi si è di uso in Europa ed il
cui scopo, che non c’è... ovviamente, è quello di distrarsi beandosi dello scemo divertimento. Perché da bambino (ed anche ora se me ne capita uno a tiro...)
giocavo a flipper? Non lo so... mi divertivo... Mi divertivo ad osservare le peripezie di quella magica palletta da me maldestramente manovrata, che tentavo di spingerla con le levette in alto attraverso il piano inclinato verso varie buche dove poteva andarci o non andarci, verso vari respingenti donde veniva rimbalzata con forze non prevedibili in direzioni altrettanto imprevedibili per totalizzare bonus e palle extra per poi fatalmente tornare a ritroso verso di me che tentavo di rispedirla disperatamente in alto finché... non la perdevo inghiottita nella buca del Mistero. Finiti i soldi... finito il divertimento... subentrava il buio della Morte la cui croce era lo score raggiunto.
Il parallelismo è fin troppo evidente e sovrapponibile. Il flipper è
l’Universo; la struttura del flipper (buche, respingenti, lucette, pedane...) sono i principi fisici e chimici che interagiscono sotto la sovranità delle leggi del Caso e la supervisione della Natura, la palletta ed il manovratore sono gli esseri umani. Fuori del sistema c’è Dio (nel caso dell’Universo) oppure l’artigiano che l’ha costruito (nel caso del flipper).
Le partite possono durare (ovvero i singoli lanci di palla) un tempo
imprevedibile, da zero a ....?? e questo spiega perché la Morte sia un fatto imprevedibile, che ammantella le pallette giovani così come le vecchie, le belle come le brutte, le buone come le cattive nel comune imbuto della cessazione dell’Esistenza.
Ciò spiega le apparenti “grosse ingiustizie” dell’Universo, la caducità
della vita che è un soff io tremolante pronto ad estinguersi appena generato oppure in un punto qualsiasi fino alla fine del suo naturale alito.
Ma al di fuori ci sarà sempre Dio giusto e buono che Divertito appunterà le medaglie buone sulle palle buone e quelle cattive sulle palle cattive, prescindendo dal DIAMETRO RAGGIUNTO.
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Chi ha giocato a flipper sa benissimo che i percorsi della pallina non sono proprio casuali ma in parte guidati, certo con difficoltà, dal giocatore. Il giocatore cerca di far entrare il più tardi possibile la pallina nel buco e nel frattempo guidarla in modo da fare più punti possibili. Il punteggio più alto possibile è lo scopo finale. Se il giocatore non avesse questa capacità non giocherebbe.

Chi ha mai provato effettivamente che l'uomo sia stato inventato da Dio? O che questo universo lo sia stato?
Per me nessuno.

Quello che mi meraviglia sempre in chi parla di Dio è che, pur ammettendo di non conoscerlo, parte con l'appiopparli delle caratteristiche umane di comodo e poi finisce per dichiarare i suoi pensieri e nel tentare di imporli ad altri. In pratica se lo inventa di sana pianta per qualche scopo prettamente umano.

Ciao [SM=x142897]

Giancarlo


...

- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.- (Cobite)
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Lettura interessante ma ammetto che la teoria esposta non mi appassiona particolarmente, anche perché è carica di presupposti occidentali(con questo non intendo minimamente offenderti). Ho trovato comunque molto maturo la puntualizzazione fatta sulla capacità di astratizzare, ma ammonisco la visione dualistica proposta in quanto molto semplicistica e infantile. Ormai è evidente con le ultime scoperte in campo culturale che l'esistenza di un dualismo è solo a livello del linguaggio, sono i nostri termini a definire gli opposti, quando di fatto è un unico grande flusso sorretto da principi di probabilità(fisica quantistica), per quanto riguarda la natura, e sorretto da concetto di soggettività, per quanto riguarda la sfera puramente umana, e che di fatto la tua stessa teoria del flipper conferma.Ti consiglio di approfondire le culture orientali in quanto libere da enormi costrutti logico-filosofici come quelli europei, che di fatto ancorano il pensiero ad un masso di presupposti oramai smontati, non solo dalle scienze, ma dalla cultura in genere.

Le filosofie orientali non si sono mai poste l'obbiettivo di trovare principi certi dell'universo, ma solo i principi con la quale l'uomo possa procedere libero nella sua contemplazione, per questo ancora oggi sono molto studiate, al contrario le religioni e le filosofie occidentali sono ormai state messe tutte in discussione perché pretendono di fondarsi tutte su di un tronco saldo sulla quale ognuna può trovare il proprio ramo, ma di fatto questo tronco non è saldo, è ancorato.

Concludo con alcune scuse per quanto riguarda l'impeto con cui ho risposto al tuo scritto, ma ho sentito il bisogno di dirti ciò, in quanto ho notato in te una bella capacità di analisi e volontà di andare oltre, ma limitata da un pensiero ancora ancorato alle tradizioni pre-contemporanee, non tanto per tua volontà, ma perché ogni europeo(io stesso) è influenzato involontariamente da archetipi storico-filosofici intrinseci nella nostra cultura.

Un saluto sincero.

Francesco [SM=x142897]
[Modificato da novaintheforest 01/02/2012 23:37]


...

Nelle vene scorre chimica poesia, il terribile jack cercò di farla schiava dell'arte più distorta, eppure non posso non ammirare la sua ricerca verso l'origine dell'uomo in quanto arte.
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