(Ripescata da vecchi pensieri scritti. Grazie, Ambra)
So di non sapere...
Ci sono un sacco, anzi cento sacchi di cose che non so.
Non so neppure se sarà sufficiente una vita intera per poter imparare, eppure credo che ciò che andiamo cercando sia solo dentro di noi.
Perché se è vero che nella vita non si è mai finito di imparare, è altrettanto vero che questa continua ricerca è qualcosa che ci mangia dentro, un'insoddisfazione. O una parte mancante di noi che può essere il cuore, oppure il coinvolgimento di tutti i sensi, o la gratificazione che manca, o ancora il senso di potere o possesso.
So di non sapere...
Sono infinite le cose che ignoro.
Eppure cerco di fare del mio meglio per fermarmi e pensare, meditare, guardarmi dentro prima ancora che guardare intorno a me.
E cerco di guardare intorno a me prima ancora che guardare dentro di me, perché ciò che ci sta attorno è bello, bellissimo, raro se non unico.
Solo che siamo noi a non vedere ciò che ci sta accanto.
Il nostro sguardo sorvola sulle cose più belle e preziose, tante volte le meno appariscenti.
Non catturano la nostra attenzione proprio in quanto "piccole" o quasi invisibili e così c'è questa continua ricerca.
So di non sapere...
So di non sapere dove porterà questa continua ricerca così come so che non avrà mai una fine, perché la fine di questo continuo viaggio "alla ricerca di...", è qualcosa che è dentro di noi e che rode, è qualcosa che ha radici profonde che ci porta a desiderare sempre qualcosa in più, perché non ci basta ciò che abbiamo, che siamo, che conosciamo e sentiamo. Non ci basta perché, sebbene sia nell'indole umana volere sempre qualcosa in più, quel senso di irrequietezza, quella mancanza di appagamento testa/corpo/anima ci manca.
So di non sapere...
Credo che ognuno di noi abbia il proprio bagaglio di vita col quale viaggia. E credo anche che alcune volte sia un bagaglio voluminoso o comunque "pesante" da portare.
Ci sono volte nelle quali si sente la necessità di condividere la pienezza e la pesantezza di questo bagaglio, con una persona in grado di comprendere, capire, giustificare, perdonare, ascoltare, donare.
Alcune volte si pensa di avere trovato la persona in grado di condividere questo fardello (perché tale è), scoprendo a posteriori che no, non era la persona giusta. Che non era quella che cercavamo noi, quella che desideravamo, che sognavamo. Non era quella che aveva quel “dono” particolare.
So di non sapere...
Quanta strada ancora dovremo percorrere prima che ci si possa finalmente fermare, in pace con sé stessi prima ancora che col mondo?
Quanta strada e quante difficoltà ci aspettano, prima di riuscire a fermarsi per gustare e assaporare finalmente con la dovuta calma, serenità, consapevolezza tutto ciò che c’è in quel bagaglio?
So di non sapere...
So di sapere che il giorno in cui saremo in grado di fermarci sarà il giorno più bello, perché sarà il momento in cui tutti i tesori acquisiti negli anni ed accantonati in quel bagaglio, saranno più splendenti che mai.
03/08/2009 g.c.
[Modificato da giovalanga 20/01/2012 00:14]