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FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

UN MEGA...

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  • fiordineve
    00 26/04/2004 03:02
    Ho visto, ieri sera

    LA PASSIONE DI GESU' CRISTO


    diretto da Mel gibson e girato a Matera; finalmente con molti attori italiani.

    Direi che è stato


    MAGNIFICO.


    Ho vissuto "in diretta" la sofferenza del Cristo, la sua innocenza, la politica (sempre lei) dei sacerdoti, il rimorso diverso di Giuda e di Pietro.
    Piacevolissima l'idea di lasciare i protagonisti con la loro voce, non doppiati (sottotitoli che nemmeno ti accorgevi ci fossero tanto era intensa la recitazione); Gesù e il popolo che parlavano in aramaico e i romani in latino.
    L'inizio, nell'orto degli ulivi, oscurato appositamente da una nebbiolina bluastra che sfumava i contorni e creava un'emozionante suggestione.

    Per quella morte noi siamo rinati, facciamo che non sia invano e non confondiamo Gesù con allah e i suoi amichetti.
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    Walko
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    Registrato il: 12/03/2003
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    00 26/04/2004 15:24
    Eppure Gesù è morto e risorto per tutti, compresi gli "amichetti" di Allah.

    Il film di Gibson ha il merito di rendere più veritiero, immediato e sensibile il dolore fisico del Figlio di Dio, a differenza del "Gesù" di Zeffirelli, disegnato su misura per la comoda cristianità borghese e salottiera dell'Italia postmoderna che si impressiona e dà di stomaco davanti al dolore, motivo per cui il falso Gesù zeffirelliano viene spogliato della elegante vestaglia con cui ha solennemente percorso il Calvario, poi viene gentilmente inchiodato alla croce senza perdere un goccio di sangue, con l'aria di uno che dice: "fatemi sbrigare questa noiosa formalità, poi ci vediamo domenica al club, si pranza, si va tutti al campo di golf, poi alle 5 ci prenderemo il the e poi via con la solita canasta!". Il ridicolo "Gesù" di Zeffirelli, con quell'aria un po' snob e un po' stupefatta, nel senso di abuso di canne. Non a caso Zeffirelli ha trovato orribile e diseducativo il film di Gibson. Molti hanno detto che i bambini non devono vederlo. E' la stessa "cultura" che quando muore il nonno lo nascondono al nipotino e gli dicono che è andato in America, o sulla Luna a seconda del grado di imbecillità, perché i bambini devono pensare che il mondo è tutto bello, pulito e giusto, e la morte non esiste.
    Infine si sono incazzati gli Ebrei e non capisco proprio il perché, visto che il film non aggiunge e non toglie nulla alla storia conosciuta. Vorrà dire che al prossimo film che si girerà su Gesù la storia sarà ambientata in Lomellina invece che in Palestina e invece dei Farisei e del Sinedrio a condannarlo saranno gli Elettricisti e il Giudice Sportivo della Lega Calcio, così gli Ebrei non si incazzeranno. Poi magari, tanto per riscrivere la storia a loro gradimento, potremmo fare un bel film sul popolo Palestinese umiliato e massacrato dall'Ordine dei Commercialisti.
    Insomma il film di Gibson qualche limite ce l'ha, per esempio non vi è traccia di Resurrezione e non è una mancanza da poco. però ha anche dei meriti, per esempio quello di far crollare certi muri di ipocrisia dietro a cui risulta comodo e conveniente celare certe realtà storiche e quotidiane.


  • fiordineve
    00 27/04/2004 00:30

    Eccome se la RESURREZIONE C'ERA.

    La pietra si è aperta lasciando entrare il sole, poi quando si è chiusa si è visto il lenzuolo che avvolgeva Gesù che si muoveva e LUI che, vivo, se ne stava assorto in preghiera.

    Non posso non capire gli ebrei del tempo del Nazareno.
    Loro si aspettano il messia, IL FIGLIO DI DIO, lo aspettano, come farei io: tra luci, tuoni, folgori, effetti speciali al massimo grado; arriva uno, un barbone, senza casa, figlio di un po' meno povero di quanto s'immagini, carpentiere e si autoproclama FIGLIO DI DIO.

    Come se il mio vicino di casa, che lavora alla Montedison, con la tuta unta e bisunta, venisse da me a dirmi: "Guarda che io sono figlio di Dio"
    Lo prenderei per matto e, se insistesse, chiamerei i miei sacerdoti e dopo, lo faremmo rinchiudere al manicomio criminale di Castiglione delle Stiviere (MN) perchè squilibrato.
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    Walko
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    Registrato il: 12/03/2003
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    00 27/04/2004 06:47
    Non ho inteso esprimere alcun tipo di giudizio verso il popolo Ebreo per la condanna di Gesù; anch'io capisco l'imbarazzo e l'incredulità di chi si attendeva un condottiero invincibile per conquistare il mondo e si trova di fronte un carpentiere che forma un piccolo "esercito" disarmato con alcuni pescatori, un pubblicano, una prostituta, qualche sfaccendato e poche pie donne, che dice "a Cesare quel che è di Cesare", che butta fuori dal tempio rispettabili commercianti e cambiavalute, passa come un carrarmato su certi dogmi inviolabili, come le proibizioni del sabato e il lavarsi le mani sino ai gomiti prima di toccare cibo, e infine osa proclamarsi figlio di Dio. Non ho fatto altro che sottolineare la fedeltà del film sotto il profilo cronachistico che ci è noto, per cui dire che il film in questione è anti-ebreo equivale a sostenere che lo sono anche i Vangeli.

    Riguardo la Resurrezione, c'è solo quell'accenno un po' stile fantasy. In tutti i film su Gesù comunque manca questa parte importante manca o è carente.
    Mi piacerebbe scrivere una sceneggiatura su Gesù risorto, che comincia ad Emmaus ("Lo Straniero di Emmaus" potrebbe essere il titolo) e termina con l'Ascensione passando attraverso incontri (con riferimento evangelico e anche di fantasia), gesti, parole e flash-back, ma anche... non so come si dice correttamente: flash-back all'inverso, verso il futuro.



  • fiordineve
    00 28/04/2004 02:16
    Non era assolutamente una critica verso te, Walko; era solo un mio pensare ad alta voce.
    So che c'è una corrente fortissima di antisemitismo e parlavo tra me e me, mentre scrivevo.
    Nulla toglie che il popolo ebraico sia innocente, per i sacerdoti era una questione di potere.


    Credo che Mel Gibson abbia esplicitamente inteso LA PASSIONE E LA MORTE, da qui il titolo; il mistero di un Dio fattosi uomo, che dal giovedì sera al venerdì pomeriggio si consegna liberamente ai carnefici.
    Molti falsh back rammentano le Sue parole e i suoi gesti; magari ci sarà la Resurrezione in un secondo momento.
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    _fiordineve_
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    Registrato il: 05/12/2009
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    00 16/01/2011 18:29

    Ancora per te, Giancarlo, il compito di passarlo a Edgardo. [SM=g27825]
    Visto il nuovo video?

    Non so a te ma a me sono piaciute le musiche, così recenti ed innovative [SM=g27819] [SM=g27816] e il passo del Trapattoni, mentre si aveva una crisi mistica con tanto di calzini bianchi. [SM=x142840] [SM=x142867] [SM=x142887]
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    Cobite
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    Post: 29.083
    Registrato il: 26/01/2003
    Sesso: Maschile
    00 17/01/2011 12:00


    In face book hai l'amicizia diretta di Edgardo.
    Quindi non serve sia io ad invitarlo ogni volta e sono convinto che sarà felice ricevere tuoi messaggi.
    Ciao
    Giancarlo


    ...

    - Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.- (Cobite)