00 26/04/2004 15:24
Eppure Gesù è morto e risorto per tutti, compresi gli "amichetti" di Allah.

Il film di Gibson ha il merito di rendere più veritiero, immediato e sensibile il dolore fisico del Figlio di Dio, a differenza del "Gesù" di Zeffirelli, disegnato su misura per la comoda cristianità borghese e salottiera dell'Italia postmoderna che si impressiona e dà di stomaco davanti al dolore, motivo per cui il falso Gesù zeffirelliano viene spogliato della elegante vestaglia con cui ha solennemente percorso il Calvario, poi viene gentilmente inchiodato alla croce senza perdere un goccio di sangue, con l'aria di uno che dice: "fatemi sbrigare questa noiosa formalità, poi ci vediamo domenica al club, si pranza, si va tutti al campo di golf, poi alle 5 ci prenderemo il the e poi via con la solita canasta!". Il ridicolo "Gesù" di Zeffirelli, con quell'aria un po' snob e un po' stupefatta, nel senso di abuso di canne. Non a caso Zeffirelli ha trovato orribile e diseducativo il film di Gibson. Molti hanno detto che i bambini non devono vederlo. E' la stessa "cultura" che quando muore il nonno lo nascondono al nipotino e gli dicono che è andato in America, o sulla Luna a seconda del grado di imbecillità, perché i bambini devono pensare che il mondo è tutto bello, pulito e giusto, e la morte non esiste.
Infine si sono incazzati gli Ebrei e non capisco proprio il perché, visto che il film non aggiunge e non toglie nulla alla storia conosciuta. Vorrà dire che al prossimo film che si girerà su Gesù la storia sarà ambientata in Lomellina invece che in Palestina e invece dei Farisei e del Sinedrio a condannarlo saranno gli Elettricisti e il Giudice Sportivo della Lega Calcio, così gli Ebrei non si incazzeranno. Poi magari, tanto per riscrivere la storia a loro gradimento, potremmo fare un bel film sul popolo Palestinese umiliato e massacrato dall'Ordine dei Commercialisti.
Insomma il film di Gibson qualche limite ce l'ha, per esempio non vi è traccia di Resurrezione e non è una mancanza da poco. però ha anche dei meriti, per esempio quello di far crollare certi muri di ipocrisia dietro a cui risulta comodo e conveniente celare certe realtà storiche e quotidiane.