Dalla profondità del mare blu

Qui, stanotte
sotto un cielo di dubbia realtà
corpi celesti in decomposizione
la tristezza è una liberazione;
qui, stanotte
nel cimitero dei ricordi morti
attingo da una nostalgia malata
la mia sofferenza indefinita;
immagini
di quand'eravamo giovani
pallide foto e canzoni perdute
sognata gloria e illusioni cadute;
fine estate
senz'aver scelto tra forma o vita
inquietudini di una natura inquieta
il sogno ormai più non mi disseta;
esonderà
un fiume di noia famelica
che mi trascina dentro un vortice
fino all'annullamento del sè;
si dissolverà
tra l'inerzia e l'abbandono il giorno
attratto dall'indefinibile
il futuro è insopportabile;
la speranza
oscuro senso di sconforto e fiducia
quale forma assumerai per me
angelica farfalla o demone?


Nessuno conosce
le pieghe dell'ombra
siamo tutti fuori dal tempo,
ma se andiamo incontro al mare
lontani dall'angoscia nera
sarà più facile volare

Nessuno conosce
la voce del dolore
viviamo nell'irrazionale,
ma là fuori verso il mare
lontani dall'angoscia nera
sarà più facile volare

E’ uno stato d’animo descritto egregiamente.
Complimenti.

Francesco