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sahara (pezzo first)

Ultimo Aggiornamento: 23/12/2010 14:43
23/12/2010 14:43
 
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ecco scendere da alcune dune di sabbia un cammello blu ed un elefante albino, uno degli ultimi della sua specie. danzano festanti su di alcuni surf mentre sfrecciano allegramente sulla sabbia rovente.a seguirli un beduino, loro schiavo e porta bevande.l'uomo aveva un bel turbante in seta azzurra purissima, il colore del cielo ma senza nuvole.dei baffi neri molto marcati, un colorito amarognolo color amaretto per intenderci.sulle spalle una grossa fune pesante che teneva con la mano destra.stava trainando una scatola di rame, simile ad una gabbia.riuscivo a vederci dentro un armadillo femmina di pochi mesi con relativo ciuccio di fogliame.il beduino si chiamava Carlito il brigantello ed era vestito con una lunga tunica bianca molto elegante con alcune decorazioni color turchese a forma di scarabeo.
a poca distanza, oltre la prima duna potevo scorgere alcuni briganti pasteggiare nella sabbia.stavano mangiando un serpente ed alcuni scorpioni succulenti.
non so che ci facevo lì di preciso ma lo spettacolo si stava movimentando: vedevo un oasi faraonica con tanto di piscina con uno sceicco che si divertiva parecchio.
aveva le fattezze di un cartone animato quindi del tutto bidimensionale.pareva ritagliato da un fumetto.quando si voltava di lato per offrire dello champagne alle odalische sembrava scomparire da tanto fine che era.assomigliava un pò al leader della libia.stessi capelli ricci stessa barbetta incolta e stesso copricapo orientaleggiante.
mi chiese di sedermi su di un cammello steso, accettai.mi disse adesso ti racconto una storia.un tempo quando la sabbia volteggiava in grande piramidi ad est il mio nome non era ancora famoso.poi un dì una sfinge mi parlò e mi disse di aspettare il mio momento che da lì a poco sarebbe arrivato. mi trasformai in un ladruncolo e quella notte potei vagare libero ed indisturbato per le strade di marrakech.rubai dell'oro poi della mirra e anche un pò di incenso.rubai della frutta, un vestito e persino una statuetta della divinità.mi sentivo un bambino con le mani in una grande cesta di marmellata all'albicocca.la sfinge mi disse che il venerdì successivo avrei trovato fuori dalla porta della mia casa un pezzo di argilla.dovevo raccoglierla avvolgerla in un pò di paglia e nasconderla fino ad un suo ordine.almomento giusto la sfinge avrebbe soffiato sulla paglia accendendo e cuocendo l'argilla.feci tutto quello che mi venne detto e me ne andai a dormire. praecchio tempo dopo la sfinge soffiò: un enorme incendio divampò in casa mia, nella mia umile baracca tant'è che io tutto arrabbiato mi rivolsi alla sfinge dicendo: ma che fai ? mi bruci la casa! l'unico bene che ho!
la sfinge sorrise e sparì.
quando le fiamme si spensero vidi una luce provenire da sotto le macerie.dentro quell'argilla c'era il miallo, la pietra preziosa più potente del mondo.
ero stato scelto per una vita di grande sfarzo dato che mi bastava esibire la pietra per stendere ai miei piedi stuole di sudditi.mi ero fatto togliere l'occhio sinistro e me l'ero fatta trapiantare lì per essere sicuro di non perderla e di dormirci anche assieme.
e come vedi anche ora oggi sfrutto i poteri di questa pietra.ho costruito qui nel deserto quest'oasi dove mi sto riposando tutt'ora.
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