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L'interiorità maschile

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2010 06:38
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20/12/2010 07:31
 
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Ho appena letto “L'interiorità maschile”, saggio da poco uscito, di Duccio Demetrio. L'autore è molto critico verso l'atmosfera anticulturale e spoetizzata del nostro paese. Verso gli uomini “maschi” più che “uomini” , privi di vita interiore e orientati verso quelle tipicità di genere, che secondo l'autore sarebbe perfino preferita dall'universo femminile. Infatti, scrive: (…) ...”l'ampio consenso femminile che li eccita e conferma e ancora una volta li preferisce alle inquietudini e ai pallori dei poeti, di chi antepone il pensiero al fare …” ecc. Per tradizione educativa non si dedicano ad alcun “esercizio di scrittura rievocativa, sulla propria infanzia, non scrivono di sé, del loro passato … gli hanno insegnato che un uomo non deve lasciarsi andare a tentazione intimistiche. Prigionieri della loro solitudine e impotenza comunicativa ( …) non hanno voglia e costanza d'indagare se stessi, penetrare nelle loro storie individuali, sapere ciò che non hanno mai voluto sapere, per diventare uomini e non solo “maschi”. Disertano ogni luogo in cui si richiede di pensare, ascoltare, parlare, scrivere insieme … refrattari a curiosità e stimoli. Non dediti a pensosità appassionate,a sensibilità verso i turbamenti dell'animo da esprimere, per imparare a rivelare qualcosa di se stessi. L'autore si chiede se alle donne può piacere ancora “un uomo a propensione interiore feconda”, dote che può favorire “incontri 'giovani', tenerezze appassionate per il tempo che resta.
Non si fanno domande su se stessi, non conoscono nemmeno cosa significa la locuzione “vita interiore”, interessati solo al visibile.

“L'uomo poetico non teme di incarnare tutti i diversi sessi e modi d'essere nelle stagioni diverse della vita”

Incapaci di valorizzare quell'interiorità di genere femminile. Giudicano futilità quella sensibilità e cultura intimistica attribuita alle donne.
La libertà individuale nel mondo maschile non è mai premiata. Gli appartati, liberi battitori,vogatori controcorrente, autosufficiente, hanno vita difficile.
Eppure si diventa uomini solo se si coltiva la vita interiore e si realizza la propria più vera umanità..
La nobiltà d'animo consiste nell'essere sinceri con se stessi, scoprirsi, raccontarsi con pudicizia, guardarsi allo specchio per superarsi , per mirare ad altro da sé. La vita interiore è la terra promessa che richiede fatica, voglia di migliorarsi, trovare le parole giuste per raccontarsi.


Il rimedio sono alcune conversazioni con le donne per avvicinarsi al linguaggio poetico, alla musicalità della parole,lo scambio di qualche libro di poesia, ecc.
Eppure certa rozzezza fallica non cesserà mai di riscuotere consenso presso le donne.
Per una scuola d'interiorità ogni luogo è buono se diventa tempo poetico, autocoscienza, raccoglimento meditativo.
Ma l'autore teme che le donne siano contagiate da questa deteriore “maschilità” venendo a contatto con tali abitudini “maschiliste”,con i loro noiosi eterni copioni. Il centro vitale è tutto ciò che ispira riflessioni imprevedibili e quella libertà che può dare una più densa vita interiore.

I giudizi sono molto severi, e certo non si può generalizzare, ne è prova ad esempio l'apporto maschile al presente forum. Tuttavia, si tratta davvero di una tendenza diffusa?
Davvero, alla luce anche di nostre esperienza, gli uomini rifuggono ogni confronto con la loro interiorità? E dovrebbero scoprire il valore educativo di una proficua meditazione in solitudine, per acquisire una virilità più problematica e profonda, imparando dalle donne?
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24/12/2010 11:22
 
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A dire il vero non mi pare sia cosa nuova, ma piuttosto ben consolidata anche nel passato.

Grazie per la recensione.

Buon Natale.

Giancarlo
[Modificato da Cobite 24/12/2010 11:23]


...

- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.- (Cobite)
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26/12/2010 06:38
 
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Re:
Cobite, 24/12/2010 11.22:


A dire il vero non mi pare sia cosa nuova, ma piuttosto ben consolidata anche nel passato.

Grazie per la recensione.

Buon Natale.

Giancarlo



E' vero, sono da sempre note le diversità di genere, per quanto riguarda il mondo affettivo, relazionale, ecc. Ma oggi sarebbe più che mai opportuno confrontare i modelli maschili e femminili. Parlare a lungo con le donne, ascoltarle, conoscere il loro mondo, i libri che scrivono, la posta del cuore che rispecchia i loro attuali ed eterni problemi.
Sono più complesse e intuitive: è una dimensione necessaria a noi uomini per scoprire nostre parti nascoste, per evolverci, completarsi, migliorare un'intesa comunicativa con la loro diversità di lingua.

Ciao

Buon proseguimento natalizio

Mario



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