Mio padre era una persona straordinaria, in bontà, cordialità, onestà, generosità. Aiutava gli altri sia materialmente che moralmente.
Possono morire persone così meravigliose o che abbiamo voluto così bene?
So che posso sembrare uno sciocco o provocatore, ma una persona che ti faceva vivere quelle cose che ancora ricordi, direi che ancora "vivi", può considerarsi morta?
Voi penserete ad un disorso metaforico, morale, simbolico.
No.
Per il mio lavoro ho partecipato a centinaia di processi penali. Se fossi un giudice mi baserei su prove e testimonianze, non sulle mie convinzioni. Così agiscono i giudici penali.
Oggi, con le tecniche rianimative, ci sono migliaia di testimonianze di persone tornate in vita da incidenti stradali e da infarti. Una donna in stato di pre-morte raccontò, una volta rianimata, di quello che avevano fatto e detto i medici, nonché di una scarpa rossa sul tetto: la scarpa rossa fu trovata!
Ora, se fossi un giudice, valuterei oggettivamente tutti i fattori contro e pro l'ipotesi di sopravvivenza dopo la morte.
La sentenza è SI'.
In questa certezza io ti auguro che tua madre sia viva, che sia felice, che sia in Paradiso, che possa vivere una vita nuova. Che tu possa sentire questa sua "presenza" anche se non puoi vederla ma con la consapevolezza che un giorno tornerete insieme, e vivrete con tutte le persone care, amiche, con Francesco d'Assisi, Paolo di Tarso, lo stesso Gesù. Lo dico da dubbioso, a volte non credente. Ma credo che questa sia la verità. Molti non l'ammettono perché hanno paura dell'ignoto, delle cose che non conoscono, che non vedono, che non possono toccare.
Che Dio possa perdonarli, non sanno cosa si perdono.