| | | OFFLINE | | | Post: 5 Post: 2 | Registrato il: 29/08/2007
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30/08/2007 15:47 | |
Nefasto segno
lo sfiorire di rose
a primavera.
(Come ouverture offro ai lettori del forum questo mio haiku
- che amo molto comporre - sia come mio saluto di poesia
a Fiori di Pensiero sia come inizio delle mie pubblicazioni) [Modificato da elleemme 30/08/2007 15:48] |
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| | | OFFLINE | | Post: 17.981 Post: 16.537 | Registrato il: 26/01/2003
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30/08/2007 17:54 | |
Leggo un haiku che penso formalmente corretto, in cui avverto un'immagine che diventa subito sede di significati e di riflessioni.
Complimenti, è un magnifico haiku
Giancarlo - L'anima non la devi dare a nessuno. Il cuore sì, ma a quello è permesso di sbagliare... e sbaglia. (Cobite) - |
| | | OFFLINE | | | Post: 306 Post: 275 | Registrato il: 25/05/2007
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30/08/2007 19:11 | |
essenziale e cupa, con un che di magico...
molto bella |
| | | OFFLINE | | Post: 15.217 Post: 904 | Registrato il: 23/11/2005
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30/08/2007 20:38 | |
Pochissime parole dense di significato.
Un grazie del dono |
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31/08/2007 15:37 | |
Nefasto segno
lo sfiorire di rose
a primavera.
Nulla da eccepire sul significato, sicuramente profondo e in tema con l'haiku legato alla natura e alle stagioni,
invece dal punto di vista metrico sono in dubbio, e chiedo a chi sa darmi delucidazioni certe
La sillabazione secondo me è questa:
Ne/fas/to /se/gno 5
lo/ sfio/ri/re /di/ ro/s e_ 7
_a pri/ma/ve/ra 4
perché l'ultima vocale del secondo verso si dovrebbe congiungere con la vocale all'inizio del verso successivo, per cui il terzo verso cederebbe la "a" all'ultima sillaba del secondo verso: / se_a/
(sinalefe)
Uso il condizionale, si dovrebbe perché non so se funziona così con qualsiasi vocale tra fine e inizio riga, o se non vi siano eccezioni o altre regole che non conosco, per cui se sto sbagliando non sbranatemi viva, il mio motto in questo caso è: "Quel che non so oggi lo imparerò domani"
Ciao, Rosanna |
| | | OFFLINE | | Post: 18.000 Post: 16.556 | Registrato il: 26/01/2003
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31/08/2007 19:27 | |
Cara Rosanna, mi sto limando i denti...
...per un bianco sorriso naturalmente.
Dico subito che la domanda che fai me la sono posta molte volte e non ho mai trovato qualcosa di veramente definitivo.
Ho trovato però osservazioni interessanti che cerco di riassumerle.
Sappiamo che l'haiku è di origine giapponese e che i giapponesi usano ideogrammi nella scrittura e la loro parlata è foneticamente e musicalmente molto diversa dalla nostra, anzi diciamo pure dalle nostre occidentali. Chiaro quindi che anche la sillabazione possa essere totalmente diversa.
Leggendo le regole dell'haiku come sono riportate in più parti, trovo che lo stesso è un componimento composto di tre versi e rispettivamente di 5 + 7 + 5 sillabe. Mai ho letto che è composta da un quinario + un settenario + un quinario. Molti quindi negano la possibilità di sinalefe e persino di elisioni...
Eppure nella lingua italiana parlata l'unione tra vocali di parole successive avviene ed è avvertibile, dirò di più, per me è un piacere sentirle perchè armonizzano il canto meraviglioso della nostra lingua.
... e allora?
Allora altrettanti professori, e forse di più, ammettono la sinalefe e le elisioni perchè la nostra lingua è così ed è così che le sillabe vanno contate. Logica ferrea e non si scappa.
Però non vedo in tutto questo la necessità della sinalefe tra parole di versi diversi. Di solito prima di pronunciare il verso successivo ci andrebbe una piccolissima pausa che dona il ritmo della lettura. Quindi quando si è in presenza di due vocali una a fine verso e l'altro ad inizio, per me, dovremo considerarle come se fossimo sempre in presenza di una dialefe e quindi il conteggio delle sillabe dovrebbe essere separato. Questo almeno nella poesia d'oggi. Ma forse qualche prof in questo momento sta scuotendo la testa.
Provo quindi valutare ad orecchio l'haiku del nostro amico elleemme perchè neppure io so bene queste cose, anche se ho visto che spesso e-a non fanno sinalefe.
Se la lettura dovesse formare una sinalefe sarebbe:
lo sfiorire di rose^a primavera.
Ma non si tratta di una primavera rosea !
Allora leggiamo con la dialefe
lo sfiorire di rose - a primavera
Mi convince di più la seconda lettura.
Il mio parere quindi è che l'haiku in questione rispetti le regole.
Ciao
Giancarlo
[Modificato da Cobite 31/08/2007 22:01] - L'anima non la devi dare a nessuno. Il cuore sì, ma a quello è permesso di sbagliare... e sbaglia. (Cobite) - |
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03/09/2007 09:42 | |
Cobite, 30/08/2007 17.54:
Leggo un haiku che penso formalmente corretto, in cui avverto un'immagine che diventa subito sede di significati e di riflessioni.
Complimenti, è un magnifico haiku
Giancarlo
Grazie del tuo giudizio che mi conforta e mi sprona.
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03/09/2007 09:43 | |
un@ltrame, 30/08/2007 19.11:
essenziale e cupa, con un che di magico...
molto bella
Ti ringrazio della gradita visita.
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03/09/2007 09:44 | |
ELIPIOVEX, 30/08/2007 20.38:
Pochissime parole dense di significato.
Un grazie del dono
Ti ringrazio della gradita visita. |
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03/09/2007 09:45 | |
Versolibero, 31/08/2007 15.37:
Nefasto segno
lo sfiorire di rose
a primavera.
Nulla da eccepire sul significato, sicuramente profondo e in tema con l'haiku legato alla natura e alle stagioni,
invece dal punto di vista metrico sono in dubbio, e chiedo a chi sa darmi delucidazioni certe
La sillabazione secondo me è questa:
Ne/fas/to /se/gno 5
lo/ sfio/ri/re /di/ ro/s e_ 7
_a pri/ma/ve/ra 4
perché l'ultima vocale del secondo verso si dovrebbe congiungere con la vocale all'inizio del verso successivo, per cui il terzo verso cederebbe la "a" all'ultima sillaba del secondo verso: / se_a/
(sinalefe)
Uso il condizionale, si dovrebbe perché non so se funziona così con qualsiasi vocale tra fine e inizio riga, o se non vi siano eccezioni o altre regole che non conosco, per cui se sto sbagliando non sbranatemi viva, il mio motto in questo caso è: "Quel che non so oggi lo imparerò domani"
Ciao, Rosanna
Sono stupito! Mai avrei creduto di meritare tale attenzione tecnica.
Grazie. |
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03/09/2007 09:48 | |
Cobite, 31/08/2007 19.27:
Cara Rosanna, mi sto limando i denti...
...per un bianco sorriso naturalmente.
Dico subito che la domanda che fai me la sono posta molte volte e non ho mai trovato qualcosa di veramente definitivo.
Ho trovato però osservazioni interessanti che cerco di riassumerle.
Sappiamo che l'haiku è di origine giapponese e che i giapponesi usano ideogrammi nella scrittura e la loro parlata è foneticamente e musicalmente molto diversa dalla nostra, anzi diciamo pure dalle nostre occidentali. Chiaro quindi che anche la sillabazione possa essere totalmente diversa.
Leggendo le regole dell'haiku come sono riportate in più parti, trovo che lo stesso è un componimento composto di tre versi e rispettivamente di 5 + 7 + 5 sillabe. Mai ho letto che è composta da un quinario + un settenario + un quinario. Molti quindi negano la possibilità di sinalefe e persino di elisioni...
Eppure nella lingua italiana parlata l'unione tra vocali di parole successive avviene ed è avvertibile, dirò di più, per me è un piacere sentirle perchè armonizzano il canto meraviglioso della nostra lingua.
... e allora?
Allora altrettanti professori, e forse di più, ammettono la sinalefe e le elisioni perchè la nostra lingua è così ed è così che le sillabe vanno contate. Logica ferrea e non si scappa.
Però non vedo in tutto questo la necessità della sinalefe tra parole di versi diversi. Di solito prima di pronunciare il verso successivo ci andrebbe una piccolissima pausa che dona il ritmo della lettura. Quindi quando si è in presenza di due vocali una a fine verso e l'altro ad inizio, per me, dovremo considerarle come se fossimo sempre in presenza di una dialefe e quindi il conteggio delle sillabe dovrebbe essere separato. Questo almeno nella poesia d'oggi. Ma forse qualche prof in questo momento sta scuotendo la testa.
Provo quindi valutare ad orecchio l'haiku del nostro amico elleemme perchè neppure io so bene queste cose, anche se ho visto che spesso e-a non fanno sinalefe.
Se la lettura dovesse formare una sinalefe sarebbe:
lo sfiorire di rose^a primavera.
Ma non si tratta di una primavera rosea !
Allora leggiamo con la dialefe
lo sfiorire di rose - a primavera
Mi convince di più la seconda lettura.
Il mio parere quindi è che l'haiku in questione rispetti le regole.
Ciao
Giancarlo
Ma dai!!!! Una disputa tra esperti e con citazione di esperti a
suon di illuminate e scientifiche parole di commento formale
al mio haiku mi fanno sentire lusingato e onorato.
Che dire?...Questo non me lo aspettavo proprio. Grazie.
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03/09/2007 11:09 | |
Come ti dicevo all'inizio, penso che sia un magnifico haiku, uno dei più belli che ho letto e valeva la pena approfondirne la metrica.
Di nuovo complimenti
Giancarlo
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03/09/2007 14:50 | |
Cobite, 03/09/2007 11.09:
Come ti dicevo all'inizio, penso che sia un magnifico haiku, uno dei più belli che ho letto e valeva la pena approfondirne la metrica.
Di nuovo complimenti
Giancarlo
Grazie..mi riprendo i tuoi rinnovati complimenti. Onorato. |
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03/09/2007 14:57 | |
Avevo cercato di rispondere dettagliatamente, ma al momento dell'invio si è cancellato tutto, non so perché...
pazienza, adesso posto tre righe mie...
Vi saluto
Rosanna |
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