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Al Zarqawi decapita secondo ostaggio Usa (TONI CAPUOZZO)

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2005 12:15
21/09/2004 22:52
 
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Al Zarqawi decapita secondo ostaggio Usa


Le immagini della morte di Nick Berg come le immagini delle torture di Abu Ghraib raccontano questi giorni di disumanità, documentano le brutture di questa guerra e per questo vanno raccontate.
TERRA! mostra il filmato dell’orribile morte di Nicholas Berg, la sua decapitazione.
Allo spettatore spetta, però, la scelta di sostenere o meno l’orrore che quelle immagini evocano, i dubbi che seminano, la paura che spinge ad abbassare lo sguardo nei momenti più crudeli e a desiderare che non siano parte di questa realtà.
Cosa succede in America dopo le immagini delle torture e della morte di Nick Berg?



In Iraq nemmeno una parola sulla morte di Nicholas Berg. In italia invece è guerra d’immagini, è guerra sulle immagini, dove sembra che i peggiori orrori del nostro tempo, debbano essere sempre, anche, spendibili nell’era del confronto politico, ma quella delle immagini è sopratutto uno scontro culturale.

E’ stato detto che le immagini della morte di Nick Berg non hanno precedenti, non è vero. In Pakistan ad un grande giornalista del Wall street journal, Daniel Pearl, toccò la stessa morte. Allora non abbiamo voluto guardare e oggi, in pochi, ritrovandosi davanti allo stessa tragedia ricordano che era già successo.



Sul filmato di Berg:
"Immagini durissime, suoni durissimi... è l’una di notte... adesso potete decidere di lasciarci senza nessuna vergogna o potete decidere di restare senza nessuna vergogna. Quello che dobbiamo sapere è che ci costa guardare in faccia l’orrore, ci costa vedere quello che ci sfidano a guardare, ci costa far finta di niente, non chiudere gli occhi"


A Ballarò è stato mostrato un filmato che sembra, così com’è, sostenere una tesi: "l’America si muove mossa da una sorta di furore bellico per cui è pronta ad usare le armi per prima". Riproponiamo lo stesso filmato nella versione integrale e invitiamo i telespettatori a giudicare quanto fossero importanti le parti del video tagliate da Ballarò.


TONI CAPUOZZO



http://www.tg5.it/terra/terra.shtml
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21/09/2004 22:58
 
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20:32 AL JAZIRA, UCCISO ALTRO OSTAGGIO USA

Ieri decapitato l'americano Eugene Armstrong


clicca e ingrandisci
DUBAI, 21 SET - La televisione del Qatar al Jazira ha riferito che il gruppo di Abu Musab al Zarqawi ha annunciato l'uccisione del secondo ostaggio americano. Ieri sera era stato decapitato l'americano, Eugene Armstrong. Al Zarqawi e' considerato il capo della rete terroristica Al Qaida in Iraq.


politica - Ansa


una sola parola è possibile BASTA:ms149:

ariadipoesia_Angela

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22/09/2004 12:39
 
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Che schifo...e scusate se mi esprimo in modo così poco poetico ma non trovo un sinonimo che renda bene il modo in cui mi sento.
Prego per le loro anime e per quelle di coloro che muoiono allo stesso modo e nello stesso posto e volontariamente tanto quanto loro, ma se dovessero raccontarcele tutte queste morti atroci...bisognerebbe creare un canale televisivo dal nome"Guerra in Irak" e si comincerebbe a litigare per chi deve prenderne il dominio e chi no. Prego per le loro anime e per quelle di coloro che non sono ancora morti e che combattono una guerra immotivata e inutile, che difendono quale patria? E per quale motivo la difendono? Prego per loro, perchè capiscano...
Tutto il resto,a cominciare dal gioco politico e televisivo su una cosa che gioco non è affatto, mi fa soltanto schifo(scusatemi ancora per l'espressione).
Forse questo post è troppo esplicito o impulsivo: se è così toglietelo e scusatemi anche per questo. Ma di fronte a tante parole qualcosa dovevo dirla anch'io.
23/09/2004 00:52
 
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E' giusto che l'occidente capisca e conosca chi massacra e mortifica l'Uomo.

Solo così potremo, TUTTI UNITI, combattere il terrorismo che non è solo di un popolo, o dell'Islam o dell'America, ma di un gruppo di assassini che odiano chiunque non la pensi come loro.

Ripeto: NON DESIDERO MOSCHEE DAVANTI ALLA MIE CHIESA, CHE MI SI IMPONGA IL BURKA O IL CHADOR, CHE LIMITI LA MIA LIBERTA'.
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23/09/2004 11:26
 
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Troppe contorsioni mentali, troppe rincorse intellettualoidi a dar ragione a chi ha torto (ai criminali, ai parassiti, ai drogati, ai clandestini) per poter dirsi e sentirsi in coscienza progressisti, pacifisti, alternativisti, trasgressivisti, ma in fondo sarebbe stato sufficiente dire "alla moda", hanno fiaccato lo spirito dell'Occidente, impreparato a subire un attacco concreto, come quello in atto da parte del fideismo islamico, abituato a preferirne uno astratto, come fu quello del comunismo per un quarantennio di "guerra fredda". La grave contingenza trova così un Occidente diviso, indeciso, isterico, privo di strategie, dimentico del fatto che ogni grande conquista costò sangue e coraggio: la fuoriuscita dall'immobilismo teocratico del Medio Evo, la liberazione dall'oppressione quotidiana esercitata dagli imperi, dai colonialisti, dalle aristocrazie, dai latifondisti, dai padroni delle ferriere, dagli schiavisti; basti pensare alle rivoluzioni francese e russa, alle guerre di liberazione nazionale, alla guerra di secessione americana, allo scontro mondiale tra le democrazie e i regimi razzisti che arrestò inesorabilmente e definitivamente l'avanzata solo in apparenza irrefrenabile verso il dominio di chi voleva ricacciare indietro il cammino della storia, cioè dell'umanità, di molte pagine, secoli e conquiste. Anche in quei casi, anche nell'ultimo citato, non mancarono voci dissonanti, e non parlo dei filo-fascisti alla Pétain, ma di quelle in buona fede, dalla immancabile voce Vaticana, a quelle di Chamberlain e dello stesso Roosvelt, che con il loro non-interventismo e pacifismo di fatto ritardarono la necessaria reazione del mondo libero, permettendo nel frattempo alla barbara controparte di avanzare e di rafforzarsi.
Oggi assistiamo a veri e propri momenti di cedimento al nemico, ed il fenomeno è in crescita e complicato dalle divergenze politico-ideologiche interne d'ogni Paese, che spesso fanno poeticamente da velo mistificario a pure lotte di potere interno e di rincorsa ad assai prosaici privilegi e prebende (si veda in Italia, ove al centro-destra di Berlusconi si contrappone un centro-sinistra che eleva a proprio leader un funzionario politicante storicamente e concretamente di destra come Prodi).
Ci si ferma a discutere sulla liceità mediatica di mostrare le immagini che il nemico ci recapita, girate allo scopo di terrorizzarci e di mostrarci quanto "loro" sono forti, decisi, crudeli e senza scrupoli. Considerata la loro mentalità, ogni nostro cedimento in questo senso è per loro una battaglia vinta, un passo indietro del progressismo laico e democratico, un passo avanti della guerra dei "santi e fedeli", cioè dell'oscurantismo clericale e oppressivo. Non mi stupisce certo pubblico andare a braccetto in questi giorni di alti prelati e rappresentanti delle religioni monoteiste: cristiani cattolici e protestanti, musulmani, ebrei. Ogni religione contiene, a volte sopito e a tratti esplosiivo, un fondo di fanatismo e di istinto criminale teso all'oppressione totale degli individui sottomessi a qualcosa di intangibile ed inconoscibile in quanto "dio creato dall'uomo a propria immagine e somiglianza". Quanto ai cosiddetti "rappresentanti moderati" delle varie religioni, non li considero che fanatici annacquati, inclini al compromesso per motivi di comodità ed opportunismo.
Il ritiro dall'Iraq sarebbe una sconfitta gravissima per l'Occidente e la sua storia. A mio parere si dovrebbero invece rafforzare e moltiplicare i contingenti, affidando loro come primo compito quello di identificare, stanare ed annientare tutti i gruppi terroristici e i centri che li appoggiano e sostengono concretamente, partendo dall'Iraq, ma non solo in Iraq.


12/07/2005 04:02
 
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Eccolo qui il commento di Walko.

Quanto mi manca!!!!

A volte, leggendo una notixia, il pensiero va a lui e mi dico: - Ora gli chiederò lumi, oppure scriverò qualcosa e lui risponderà! -

La sua risosta arriva dal Cielo, ma forse è troppo impegnato a chiacchierare con Dio per guardare le miserie umane.
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12/07/2005 12:15
 
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Credo che l'analisi storica ed attuale di Walko sia impeccabile e capace di suggerire riflessioni costruttive reali.
Ma come dice lui molti seguono la moda, che poi tanto di moda non è se concettualmente è la stessa di 2000-3000 anni fa, diciamo che credendo di essere moderni ripercorrono sentieri già battuti arretrando a volte dalle conquiste civili reali (vedi ad esempio i diritti dell’uomo e dei lavoratori calpestati in nome di un’economia fasulla).

Grazie Maria Antonietta per aver ripescato questa riflessione di Walko,
Ciao Walko, sono certo che ci leggi.

Giancarlo cobite




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