Sarò felice anch’io e nelle tue
iridi vedrò sbocciare le stelle.
Per sempre insieme noi due
fra le ombre trepide delle roverelle.
Il cielo sarà un prato di genziane,
le nuvole dorati arabeschi.
Le acerbe pene così lontane,
quando dipingerai sogni e affreschi.
Rivivremo l’amore perduto,
sarà musica dolce il vento,
voce carezzevole di liuto.
La notte sarà damasco argento.
Morrò anch’io: andrò nel sole.
Con te sorsi di luce e corse.
Ai capelli intreccerai viole.
Morrò anch’io. Allora vivrò… forse.
[Modificato da macrino 03/06/2019 15:40]
avalon - http://zret.blogspot.com/