Lo so: sei l’araldo della notte.
Il tuo respiro è gelido vapore.
Traverso le ali di vetro, rotte,
vedo immagini infrante. Splendore
cupo è il tuo sguardo ove si fende
il tempo, ove lo spazio si svuota.
Invano ormai la vita si protende,
se tutto schiaccia l’immane ruota.
Araldo, esule dall’amore infinito,
avverti che il mondo è arso, finito.
avalon - http://zret.blogspot.com/