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Eta Carinae

Ultimo Aggiornamento: 10/07/2015 16:02
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28/06/2015 03:40
 
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Eta Carinae.




Uscendo dal sogno
cammini
per strade mai percorse
nubi di polvere e sassi
-briciole
di universo-
punte di stelle
cadute.

Uscendo
dalla tempesta
ti fermi davanti a me
struggente
come una lacerazione
candido giglio
della mia speranza.

Uscendo
da nubi di fuoco
mi accendi
fino a consumare
boato di fiamma
che brucia
la neve
ansiosa
e pavida.

Con la mano aperta
ti fermo
e non l'avrei mai detto

con la mano aperta
sul tuo petto
trattengo l'uragano.




---------------------------


Le stelle delle costellazioni prendono il nome delle lettere greche, in ordine di magnitudine.
Eta Carinae è la settima stella della costellazione della Carena, la prima dei nostri cieli che diventerà una supernova.
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28/06/2015 20:06
 
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Mi ha intrigato molto questa lettura
con sensazioni piacevoli, aperte a molte variabili

io l'ho sentita come un inno alla vita, visto anche il titolo,
in particolare di una madre verso il proprio figlio

Uscendo
dalla tempesta
ti fermi davanti a me
struggente
come una lacerazione
candido giglio
della mia speranza.


ma mi piacerebbe esplorare i tuoi propositi
perchè la lettura, come ho detto prima,
è molto particolare e intrigante, insomma mi attrae.

Ciao Pino
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28/06/2015 20:32
 
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In verità è una storia d'amore, un amore incompiuto e impossibile
un amore incandescente e che infuoca e, per gradi, che finirebbe per consumare

la paura lo blocca "e non l'avrei mai detto", "con la mano aperta, sul tuo petto, trattengo l'uragano"
qualcosa di così ansiosamente desiderato al punto che potrebbe diventare una distruzione lavica, allo stesso tempo ne determina il fermo del passo, un "non si può andare oltre", questo non è per me, questo è troppo e forse ne moriremmo entrambi

non è un rapporto materno, anzi, è un rapporto di intensissima passione, sottolineato dalla materia stessa, una stella incandescente che tra breve diventerà una supernova
con tutti gli effetti devastanti che ne deriveranno

grazie comunque per la tua attenta lettura
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29/06/2015 23:22
 
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Stupenda e basta.
Con una chiusa da brividi.
Poesia da antologia, da rileggere nel tempo. Molto musicale e ben scandita.

P.S.
Cominciavo a sentire la mancanza dei tuoi versi. [SM=x142838]

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01/07/2015 19:55
 
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[SM=x142887]
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02/07/2015 18:15
 
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Uhmm... beh beh è una bella gara, tra una supernova e certe strofe di questa tua, a chi sprigiona più energia; di sicuro esse sono più potenti del più potente uragano di Giove. [SM=g27811]

A livello emotivo è un crescendo: devastanti le ultime quarantadue parole, ma anche le precedenti diciassette (trollolol vattelacontava [SM=x142820]).

Sei riuscita a catapultarmi in una scena di un film di fantascienza.
Spesso brava, a volte bravissima.. come qui, specie sul finire. Insomma, davvero molto più che carina..e [SM=g1602841].

Un abbraccio.
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03/07/2015 08:09
 
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Re:



Con la mano aperta
ti fermo
e non l'avrei mai detto

con la mano aperta
sul tuo petto
trattengo l'uragano.


Mi piace molto questa tua per una serie di ragioni. Crei un movimento potente iniziando le tre strofe iniziali con lo stesso gerundio, per poi arrestare tutto con una frenata che è un capolavoro. Nelle prime tre strofe c’è l’attesa di qualcosa che corrisponda all’esploso dirompente e che brucia persino la neve. Tutto perde di significato davanti al calore impensabile di una supernova. Ma qui viene il bello. Fin qui le metafore sono tutte azzeccate, bellissima quella del giglio, il ritmo prende, la concretezza c’è tutta come quando scrivi “pavida” che attanaglia alla lettura e consegna l’autrice alla terra.
La novità viene adesso e consiste nel freno alla passione.
Impedire la passione, controllarla persino nella compostezza del linguaggio “ con la mano aperta “ non è da tutti e non è tema di tutti i giorni.
Ci vuole ben altro, educazione alla ragione per resistere al fuoco, esperienza di dolore per controllare la speranza , capacità di guardare oltre l’esplosione ed equilibrio nei giochi di dare e avere dell’animo.
Ecco, non è facile tirare fuori un testo che non sia in linea con la passione irrefrenabile di stampo romantico e questo me lo fa piacere sopra ogni cosa.
ciao franco


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03/07/2015 12:49
 
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grazie franco
il tuo commento mi ha incantato e commosso
e anche un po' stupito, non mi aspettavo tanto

e non solo perché ti stimo grandemente e quindi le tue parole hanno peso e importanza
ma anche perché hai colto (e come potevo dubitarne) ogni piu piccolo segno, niente escluso, comprese le virgole, gli accenni, l'uso di certi termini e il lato psicologico che ci sta dietro

come fanno i rabbini esegeti delle scritture, che interpretano anche i significati degli spazi bianchi intorno alla pagina

grazie, profondamente e sentitamente grazie
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07/07/2015 13:59
 
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E, come purtroppo spesso, ringrazio anche Nicola che avevo dimenticato
Nicola che come sempre coglie il senso esplicito e implicito, e tutte le significazioni nascoste
e le moltiplica come un prisma di luce

grazie per essere cosi ricettivo
il tuo commento è perfetto, non servono commenti a un tale commento :)

in ogni caso carino lo scherzoso commento sulle parole, che nessuno aveva mai usato
o osato? [SM=g27833]

lol, scherzo anch'io, grazie e un abbraccio anche da me
[SM=x142827]
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07/07/2015 22:00
 
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Cara Viola,
ti avevo scritto un super commento lungo lungo ma quando ho cliccato "Rispondi" non avevo più i diritti per inviare il tutto. [SM=x142850] A mente fresca ricostruirò quanto scritto.
Dirti che mi è piaciuta moltissimo e che è una Signora Poesia è riduttivo. Quindi...a presto.

[SM=x142887]

Laura.
[Modificato da Raggio di Sole21. 07/07/2015 22:00]


...

Laura______Raggio di Sole21.
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09/07/2015 20:05
 
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Ti avevo promesso un commento ed eccolo qui (magari lo spezzerò). Quando si parla di analisi di un testo poetico spesso si dice che il primo livello è rappresentato dalla comprensione generale. Si omette poi un particolare rilevante: l' importanza del titolo. Esso è, sebbene spesso non ci facciamo tanto caso, uno degli elementi fondanti della poesia: è dal titolo ed eventualmente dal primo verso che il lettore potrà formulare dentro di sé ipotesi circa l'argomento del testo. Non so dirti per quale motivo ma, letto il titolo, ho immaginato una stella e dopo aver letto la tua nota illuminante, ho pensato subito ad un amore travolgente e passionale. In ogni caso hai risvegliato la mia curiosità.
Ho apprezzato molto anche l'aspetto visivo del testo, quello che, di solito, va sotto il nome di livello iconico.
Osservando le prime tre strofe mi sembra di vedere tre rombi.
Importante anche l' uso dei trattini che dà luogo ad un inciso bellissimo "briciole di universo". Scritta in versi liberi non si può assolutamente fare un discorso sulle posizioni degli accenti. Noto però che i versi usati sono tendenzialmente franti: questo per dare maggiore rilievo ad una sola parola che magari costituirà sola soletta un verso ma sarà più forte di tutte le altre parole, di una potenza evocativa senza limiti.
Nella prima strofa usi alcuni sostantivi significativi che mi hanno colpito molto: "sogno" contrapposto a "polvere", "briciole"(in realtà dovrei prestare attenzione a tutto l' inciso), "cadute". Significativo che la strofa si concluda proprio con "cadute". Ma la mia attenzione si è focalizzata anche su quell' "Uscendo" posto all' inizio delle tre strofe. Primo verso: cosa avrà mai voluto dire Viola con quell' Uscendo"? Una fine, una fuga, una volontà di allontanarsi? Propendevo per la prima ipotesi dato che alla fine del verso c' è sogno. Da una parte Viola ha messo "Uscendo", dall'altra ha messo "sogno": riflettevo e la poesia cominciava a entrarmi nel cuore, sentivo che un po' mi apparteneva... E la prima strofa è notevole perché si è usciti da un sogno e tutto ciò che di più bello appartiene al cosmo è presente ma solo per negarlo. "punte di stelle", non le stelle (sarebbe stato anche meno poetico),
"briciole di universo" non l' universo intero descritto nella sua completezza. E' qui che si sente la forte passionalità che anima questa poesia e che mi spinge a scrivere un post poco sintetico. Sono una passionale e ho sentito, non percepito, sentito la tua poesia immensamente e la trovo splendida. Posso dire che mi sono qasi commossa?
Ti mando questa prima parte perché ho paura che mi succeda come l'altra volta. Quindi salvo ed invio
Abbraccioni.

[SM=x142887]

Laura.
[Modificato da Raggio di Sole21. 09/07/2015 20:32]


...

Laura______Raggio di Sole21.
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09/07/2015 20:55
 
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Anzitutto un piccolo trucco: quando hai scritto un po' e magari ti pare molto, semplicemente dà il comando "anteprima".
quello che hai scritto ti rimane salvato in un'altra pagina separata e puoi recuperarlo quando vuoi, magari perdi le ultime due o tre righe ma è già molto


Nel merito.
Hai ragione, il titolo fa tantissimo, e anche il primo verso
ma il titolo va di pari passo con la chiusa, che restano (entrambi) impressi al lettore e segnano la qualità dell'impressione dal lettore ricevuta

Titolo e chiusa. È come quando i francesi dicono "les chaussures et le coiffure font la figure", ossia le scarpe e la pettinatura determinano l'apparenza della figura.

Bellissima la tua osservazione, dato che sono cose che io curo molto (titoli e chiuse, delle scarpe nummepotrebbe fregaddemeno lol) (tanto più che qui dove sono io tutti girano con le infradito anche d'inverno)

Letto il titolo, hai immaginato quello che volevo e che volevo comunicarti
grazie per essere cosi ricettiva.

Tre rombi, hai ragione, anche per via della forma grafica, un po' come Lewis Carroll, che scriveva poesie in forma di serpeggiante coda di topo. E per un po' è anche andato molto di moda (accarezzare la forma grafica per farle seguire il pensiero, oppure come per tutta la poesia dadaista, scartare semplicemente la forma consueta).

Tre rombi fatti di versi che si allargano e poi si stringono. Ma c'è un senso, la passione sale e scende, si gonfia e si smorza come nel reale, e come in particolare qui.

L'uso dei trattini mi è diletto, odio virgole e parentesi. Ma non senza eccezioni. E gli accenti, ah gli accenti! ... leggendo seguendo il ritmo gli accenti li ritrovi, asincroni ma imperterriti.

E hai ragione, una parola sola soletta può avere più impeto di un uragano
A faire trembler les murs de Jéricho,
A faire jurer tous les tonnerres de Dieu,
A faire dresser tes seins et tous les Saints,
A faire prier et supplier nos mains,
je vais t'aimer

.... a far tremare le mura di Gerico
a fare imprecare tutti i tuoni di dio
a far drizzare i tuoi sensi e tutti i santi
a far pregare e supplicare le nostre mani
io ti amerò

canzone che dà i brividi
e che afferra nel profondo del ventre


e anch'io per il momento mi fermo qui
in attesa del seguito che promette bene
[SM=x142842]



Ps e meno male che ho fatto come avevo detto, ossia ho impostato l'anteprima, altrimenti anch'io avrei perso tutto mannaccc ....
[SM=x142843]



Ps
leggo ora la tua modifica
"uscendo" rappresenta un'apparizione improvvisa, qualcosa che prima non c'era e ora c'è
ma soprattutto che viene da un altrove significante col contesto successivo= uscendo da nubi di fuoco vieni a riardermi
un altrove che ha un significato preciso per e con la natura della passione:
uscendo dal sogno, le stelle
uscendo dalla tempesta, la lacerazione
uscendo dal fuoco, la fiamma che brucia sinanco la neve

e di nuovo mi fermo qui, magari ti faccio da controcanto tutto insieme :D


[Modificato da Violadaprile 09/07/2015 21:09]
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09/07/2015 21:33
 
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Toc...toc...disturbo? Continuo? Io vado avanti poi tu mi fermerai. Ah ho la tastiera che non funziona bene, spesso salta qualche lettera: nel caso di errori spero mi perdonerai. ' ho scritta di getto senza rileggerla.
Innanzitutto grazie per i chiarimenti.
Il titolo legato alla chiusa: non tutti gli autori stabiliscono una struttura di tipo "circolare" nelle loro poesie o per incapacità o perché puntano sulla platealità del titolo e basta.
Il senso dei rombi? Chi ha detto che non lo hanno? Secondo me nella poesia nulla è lasciato al caso. Chi mi dice che un autore è strano perché ha fatto una scelta particolare nell' iconologia del testo mi fa rabbrividire perché nulla è casuale. Grazie comunque per la tua notazione come sempre molto elegante:

Tre rombi fatti di versi che si allargano e poi si stringono. Ma c'è un senso, la passione sale e scende, si gonfia e si smorza come nel reale, e come in particolare qui.



Vuoi che ora riprenda? Nella seconda strofa la mia attenzione è caduta su "tempesta", "struggente", "speranza"

candido giglio
della mia speranza.

Stupendo! Non potevi trovare parole migliori per descrivere una speranza già ferita, già triste perché tu sai che ogni aspettativa non si realizzerà mai. Eppure c' è quel "candido giglio"...
Infine il crescendo nella terza strofa: le nubi di fuoco che ti accendono, un fuoco, quello della passione, che ti divora accendendoti e consumandoti al tempo stesso . Significativa la vicinanza dei due termini "fuoco" e "neve" , una neve quasi incapace di resistere a quest' incendio, timorosa e forse, anche se coinvolta e bramosa, fin qui un po' oggetto e non soggetto fin qui. Dall' altra parte un fuoco che la brucia e la consuma. Ogni parola è ben dosata, ogni immagine felice, spesso condotta con un linguaggio traslato.

Crescendo, crescendo, crescendo...poi quello stop magistrale. La tua mano aperta che ferma questo fuoco ti rende ancora più vicina al lettore. E' una gestualità che non si esaurisce in sé stessa ma porta dietro di sé un carico di sofferenza, di aspettative disattese, di illusioni che ti rendono profondamente vicina a chi legge. Riveli tanta intelligenza e tanta consapevolezza che quell' amore non può continuare perché finirebbe col distruggerti. Non è facile fare quel gesto, cara Viola. E leggendo questi versi la mia commozione è arrivata al culmine:



Con la mano aperta
ti fermo
e non l'avrei mai detto

con la mano aperta
sul tuo petto
trattengo l'uragano.



La trovo superlativa, ancora una volta ti ho apprezzata come poetessa, anche se non avevo bisogno di conferme e come donna, dal cuore grande ma anche capace di far sentire la voce della ragione.
Piaciutissima.

[SM=x142887]

Laura.

p.s. mi consenti una pausa? [SM=x142833]


...

Laura______Raggio di Sole21.
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Email Scheda Utente
09/07/2015 21:44
 
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Tutte le pause che vuoi.
Mi dici cose talmente belle che anche per me è difficile fermarmi a comando e aspettare.
L'attesa ci brucia tutti.

Ma avrò pazienza, è fantastico leggerti, dimmi tu quando hai finito e posso intervenire io
[SM=x142861]
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Email Scheda Utente
10/07/2015 01:05
 
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mammamia, Laura e Viola:


ma siete da Oscar! Invoco per voi il Premio Nobel!


Bellissimo commento analitico quello di Raggio di Sole [SM=x142873]

Leggere versi e commenti così dà un senso di beatitudine [SM=x142919]


Bravissime [SM=x142874] [SM=x142874]
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Email Scheda Utente
10/07/2015 14:16
 
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Grazie Rosy e non fare la gnorri, sei bravissima anche tu ...
e anche te è un piacere leggerti

devo dire alcune cose sul commento di Laura ma preferisco aspettare lasciandole lo spazio di dire
e ringrazio anche te, i tuoi commenti sono sempre importanti, deliziosi da leggere e costruttivi
quindi grazie di ogni tanto abbassare gli occhi sulle cose mie :P
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Sesso: Maschile
10/07/2015 16:02
 
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Molto particolare e coinvolgente .
Versi intensi e la chiusura è fantastica
perché sorprende anche te
quando dici

...e non l'avrei mai fatto ...

Brava.


...

Simone Corrieri
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