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Ho fatto voto di vacuità

Ultimo Aggiornamento: 25/04/2015 18:26
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21/04/2015 22:15
 
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A me sei tanto caro,
o sommo Vuoto,
poiché capii col tempo
ch'è meglio averti amico
che dichiarati guerra.
La colpa non è tua
se l'humain espirt
si estende all'infini
e tu sei il "contenuto"
in forma potenziale:
quando si va riempiendo
lo spirito di un po', parziale
tu diventi; ma in fondo,
una parte d'immenso
è ancora infinita, a sua volta.
Ma poi torni ad esser totale.

Tu Vuoto sei un vulcano
dentro ogni essere umano
colmarti è pretesa ridicola:
è come se un bimbo urinasse
dentro la tua enorme bocca
provando di te\è a fare brocca.
Questo o quello lanci l'uomo
e spinga nel tuo lungo cono
- donne amate, acquisti vari,
droghe, alcoolici, amicizie -
finirà il suo moto grave
ardendo pian pian nelle lave.
Per te, son più stupido io
a non m'affanar come un Sisifo
o quei bambinoni spauriti,
che invano da te tentan fuga?

Sei in me, Vuoto mio
ed io son tuo che:
nuoto entro il vacuo magma
mai colto da vane eruzioni;
schivo i funesti lapilli
di brevi e illusorie passioni;
da fumarole respiro perpetue
inebriato da un nihil infernales;
mi rotolo in strati di cenere
- residui di quello che fui
al rogo prima che ardessi -.

Quiescenti noi due:
tu il sommo Vesuvio,
io l'uom di Vitruvio.
[Modificato da NicolaPagano 21/04/2015 22:35]
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Re:
NicolaPagano, 21/04/2015 22:15:

A me sei tanto caro,
o sommo Vuoto,
poiché capii col tempo
ch'è meglio averti amico
che dichiarati guerra.
La colpa non è tua
se l'humain espirt
si estende all'infini
e tu sei il "contenuto"
in forma potenziale:
quando si va riempiendo
lo spirito di un po', parziale
tu diventi; ma in fondo,
una parte d'immenso
è ancora infinita, a sua volta.
Ma poi torni ad esser totale.

Tu Vuoto sei un vulcano
dentro ogni essere umano
colmarti è pretesa ridicola:
è come se un bimbo urinasse
dentro la tua enorme bocca
provando di te\è a fare brocca.
Questo o quello lanci l'uomo
e spinga nel tuo lungo cono
- donne amate, acquisti vari,
droghe, alcoolici, amicizie -
finirà il suo moto grave
ardendo pian pian nelle lave.
Per te, son più stupido io
a non m'affanar come un Sisifo
o quei bambinoni spauriti,
che invano da te tentan fuga?

Sei in me, Vuoto mio
ed io son tuo che:
nuoto entro il vacuo magma
mai colto da vane eruzioni;
schivo i funesti lapilli
di brevi e illusorie passioni;
da fumarole respiro perpetue
inebriato da un nihil infernales;
mi rotolo in strati di cenere
- residui di quello che fui
al rogo prima che ardessi -.

Quiescenti noi due:
tu il sommo Vesuvio,
io l'uom di Vitruvio.




m'è piaciuta questa tua. la trovo davvero originale. in fondo il vuoto rappresenta il contenuto in forma potenziale, un universo speculare e parallelo che ci vive dentro e che non si può ignorare .
bella intuizione quel vacuo magma mai colto da vane eruzioni così come il nihil infernales.
i miei complimenti
ciao franco


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24/04/2015 15:59
 
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Bella poesia, bella e come al solito fuori dagli schemi.
Indovino, come retroscena, una donna e una grande passione.
La donna è il Vuoto, una metafora sin troppo esplicita.

A me sei tanto caro,
o sommo Vuoto,
poiché capii col tempo
ch'è meglio averti amico
che dichiarati guerra.


E qui si risolve il conflitto col femminino, superato dalla passione, diciamo dagli evidenti vantaggi della passione. Un necessario passaggio di crescita quasi iniziatico.

Poi, ogni verso è un delizioso doppiosenso, l'eros aleggia dovunque. Stai parlando di una donna piena di passione (almeno ai tuoi occhi) e del tuo deliziarti della sua passione “lavica” e di tutte le sensazioni che lei riesce a donarti. Lei è la coppa, il calice, il vuoto che attende di essere riempito. E tu l'uomo che le dona (gettandolo nel cratere “conico”) tutto il proprio passato, che assume l'unico significato di momento di preparazione a questo incontro.

Bello anche il gioco/doppio senso del titolo:
"Ho fatto voto di vacuità/ho fatto vuoto di castità"

Il gioco tra "voto" e "vuoto" è evidente, considerando che sono la stessa parola.
E anche vacuità (vacuum) e castità si assomigliano, vuoto e castità sono comunque una rinuncia, ove lei, vuoto da riempire, evidentemente può riempire tutto.

Stupenda la chiusa, ed emblematica:
Quiescenti noi due:
tu il sommo Vesuvio,
io l'uom di Vitruvio.


Altra metafora per la “quiete dopo la tempesta”, lei la cima della passione, tu nel momento del riposo cosmico, uomo nudo e aperto, a indicare tutti i poli dell'universo orizzontale (orizzonte), completamente abbandonato a lei e alla passione. Splendidi sono gli uomini (e le donne) che si sanno abbandonare. Che sanno fidarsi così completamente da restare nudi nelle mani dell'altro, da mostrarsi sino all'essenza, da sapere per certo che anche se stenderanno la loro anima come un grande lenzuolo al sole, lei (o lui) mai cercherà di ferire. Passione sì ma anche lealtà, coraggio, fiducia. E amore. Vero. Come dovrebbe essere.

Se posso aggiungere un commento personale, fortunati voi, la passione a cosi alti livelli è riservata a pochi. E corrisponde a un delirio che non ha uguali.
Fortunati voi, prendetevi ogni attimo, bevete da questo calice e, sapendo che niente nel mondo è eterno, non smettete di pensare che ogni vostro attuale attimo è invece eterno. Tutto quello che godete oggi resterà impresso “a fuoco” in voi per sempre. In ogni momento, qualunque cosa succeda, potrete chiudere gli occhi e rivivere ogni istante. Ma, chi può dirlo, magari ancora, in un futuro, a sognare e ricordare insieme, mano nella mano.

E se poi questo è solo un sogno, ma che fa, davvero un bellissimo sogno!
[SM=g27823]
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25/04/2015 18:26
 
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Grazie Franco, mi sembra di capire che tu condivida sia forma che contenuto e di questo ne sono contento. Specie quando definisci intuitivi alcuni concetti ed originale la poesia: io non cerco altro che originalità e spunti di riflessione personali da condividere con voi... magari riuscendo, ogni tanto, ad offrirli anche a qualche lettore.
Tu li hai colti, a te li ho trasmessi e ne sono orgoglioso. [SM=x142888]


P.S. Direi che, più che parallelo, il vuoto è un "mondo perpendicolare" da cui siamo attraversati, interesecati ininterrottamente. :)

...

Grazie Viola, moltissimo. Il tuo commento è profondo almeno quanto la fossa delle marianne ed è quasi assurdo il significato doppio e così recondito che sei riuscita a cogliere. Potrei quasi dire che mi hai mostrato cose di questa poesia che non sapevo completamente.
Stupendi e sottilissimi questi passaggi: "anche vacuità (vacuum) e castità si assomigliano, vuoto e castità sono comunque una rinuncia"; "tu nel momento del riposo cosmico, uomo nudo e aperto, a indicare tutti i poli dell'universo orizzontale (orizzonte), completamente abbandonato a lei e alla passione."

Che dire... una disamina, un'esegesi degna di un affermatissimo critico letterario! Magari ti pago per essere il mio personale ihihi [SM=x142857]

Onorato da tale reply, anima senza dubbio più che speciale.

[SM=x142892]
[Modificato da NicolaPagano 25/04/2015 18:33]
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