Dico anche io la mia sulle questioni sollevate dai compañeros:
1)
'sto corpo è davvero una "burinata", a parer mio. Prescindendo da tutto, posso accettarla solo se intesa nella stessa accezione di espressioni come "ma che è 'sta roba?" o "piantala con 'sta storia" per voler sottolineare l'atteggiamento sprezzante che talvolta anima e mente, in certi frangenti, con eccessiva superbia ed alterigia, hanno nei confronti del corpo che, seppure loro unico e formidabile mezzo "di vita", può sotto certi aspetti rappresentare un limite. Penso a quei desideri di librarsi nell'aria o andare avanti e indietro per lo spazio-tempo, cose che si possono solo immaginare grazie all'immensità propria di mente ed anima, ma che la materia organica non permette.
Però boh... dubito che tu, nelle condizioni in cui sei, facessi riferimento proprio a questo concetto profondo e filosofico.
2) Trovami anche solo un valido motivo per usare
corpo ospitante e non "corpo ospite", vista proprio l'esistenza di tale definizione nella lingua italiana. E' perché non volevi che trasparisse il messaggio "anima=parassita del corpo" lasciando, invece, intendere quanto il corpo sia, in realtà, felice di farla albergare dentro di sé (quindi ospitante come participio, cioè 'colui che ospita'), in quanto condizione necessaria per l'esistenza di entrambi?
Mah, se è così potrebbe anche starci... Ma nutro gli stessi dubbi manifestati nel punto precedente.
3) L'uso delle parentesi in un componimento poetico (quasi/forse nella fattispecie) è davvero fastidioso. Usa i trattini per Giove!
Vabbè, in ogni caso, #volemosebene #stimacomunque. Alla prossima, lontana nel tempo se possibile.
[Modificato da Nakurisch 19/03/2015 07:58]