Starai, a quest'ora, errando

NicolaPagano
00sabato 14 marzo 2015 19:59
Starai, a quest'ora, errando
per le vergini terre,
biancastra Anima mia.

Di luce e d'energia,
medianico ectoplasma,
sei medium tra 'sto corpo,
bloccato in luoghi infausti,
e mente (e sue proiezioni)
in spazi e dimensioni
che mai i bramosi sensi,
senza ansie, esploreranno.

Contentati per sempre
del sol vagare inquieto;
e libera sarai, e tranquilla,
e sola... come adori.

Tu gira il mondo intero,
senza badare a me;
Io gli occhi, stanchi, chiudo
e con pazienza, aspetto
l'atteso tuo rientro.

Ma, quando fai ritorno,
raccontami di quello
che, lieve, almeno tu,
dal corpo ospitante lontana,
leggiadra, assai, potesti
capire, imparare, incontrare
e poi, e poi ancora, esperire.
E le mille peripezie.
simonecorrieri
00sabato 14 marzo 2015 21:57
molto interessante , ed originale il testo di questo interrogarsi e parlare a se stesso .
Apprezzata , complimenti . [SM=g27811]
Nakurisch
00sabato 14 marzo 2015 22:01
Si sente una mano matura sia per concetti che per resa. Ho trovato molto gradevoli le varie assonanze che incentivano un ritmo davvero particolare. La seconda strofa è quasi onirica...molto bella davvero [SM=g27817]
NicolaPagano
00domenica 15 marzo 2015 21:08
Grazie simone. :-)
Grazie nakurisch. "Maturo", "onirico" e "ritmo particolare" sono davvero aggettivi belli.
Jos de Vie
00lunedì 16 marzo 2015 12:25
E' piaciuta molto anche a me! [SM=x142874]

Se posso fare due piccoli appunti:

"'sto corpo" non riesco a farmelo piacere, neanche a tollerarlo [SM=x142856] .

La chiusa è meno musicale del resto della poesia, c'è qualche piccolo "inciampo".
camilloextrema
00lunedì 16 marzo 2015 20:07
Re:
Jos de Vie, 16/03/2015 12:25:

E' piaciuta molto anche a me! [SM=x142874]

Se posso fare due piccoli appunti:

"'sto corpo" non riesco a farmelo piacere, neanche a tollerarlo [SM=x142856] .

La chiusa è meno musicale del resto della poesia, c'è qualche piccolo "inciampo".



Concordo con questo commento.
L'argomento e il concetto che vuoi esprimere cono molto affascinanti, però in alcuni momenti la lettura è poco fluida e si fa fatica a farla scorrere.
A parte questo si nota un'ottima vena.
Complimenti.

Claudio
Violadaprile
00lunedì 16 marzo 2015 21:17
Animula vagula blandula, Hadrianus docet

La connotazione dell'anima come trasparente e impalpabile è sempre affascinante. Quindi bella poesia e delicata.

Anch'io però non trovo molto gradevole quel " 'sto corpo "
ma se fossi in te cambierei anche il "rientro" mettendo magari "ritorno"
"rientro" è una parola da bollettino delle autostrade dopo un weekend

userei anche "ospite" invece di "ospitante"
ospite in italiano è una vox media, significa sia chi ospita sia chi è ospitato

si usa "ospitante" solo quando si vuole rendere immediatamente la differenza di senso (soprattutto magari in medicina o in biologia) ma secondo me in italiano è un uso errato
anche qui, è una parola comune nei siti di ostelleria, oppure una traduzione sgraziata dall'inglese o da altre lingue

[SM=x142816]
[SM=g27823]
NicolaPagano
00martedì 17 marzo 2015 18:37
Dico anche io la mia sulle questioni sollevate dai compañeros:

1) 'sto corpo è davvero una "burinata", a parer mio. Prescindendo da tutto, posso accettarla solo se intesa nella stessa accezione di espressioni come "ma che è 'sta roba?" o "piantala con 'sta storia" per voler sottolineare l'atteggiamento sprezzante che talvolta anima e mente, in certi frangenti, con eccessiva superbia ed alterigia, hanno nei confronti del corpo che, seppure loro unico e formidabile mezzo "di vita", può sotto certi aspetti rappresentare un limite. Penso a quei desideri di librarsi nell'aria o andare avanti e indietro per lo spazio-tempo, cose che si possono solo immaginare grazie all'immensità propria di mente ed anima, ma che la materia organica non permette.
Però boh... dubito che tu, nelle condizioni in cui sei, facessi riferimento proprio a questo concetto profondo e filosofico.

2) Trovami anche solo un valido motivo per usare corpo ospitante e non "corpo ospite", vista proprio l'esistenza di tale definizione nella lingua italiana. E' perché non volevi che trasparisse il messaggio "anima=parassita del corpo" lasciando, invece, intendere quanto il corpo sia, in realtà, felice di farla albergare dentro di sé (quindi ospitante come participio, cioè 'colui che ospita'), in quanto condizione necessaria per l'esistenza di entrambi?
Mah, se è così potrebbe anche starci... Ma nutro gli stessi dubbi manifestati nel punto precedente.

3) L'uso delle parentesi in un componimento poetico (quasi/forse nella fattispecie) è davvero fastidioso. Usa i trattini per Giove!


Vabbè, in ogni caso, #volemosebene #stimacomunque. Alla prossima, lontana nel tempo se possibile.

NicolaPagano
00martedì 17 marzo 2015 18:46
Grazie jos, camillo e viola. Raccogliere anche i vostri importanti consensi mi rende ulteriormente orgoglioso e convinto che questa mia, non sia poi così male. [SM=x142885]

L'ultimo commento manco lo prendo in considerazione. Agli arroganti non ho mai dato importanza.

[SM=x142851]
Jos de Vie
00martedì 17 marzo 2015 19:00
Re:
NicolaPagano, 17/03/2015 18:46:


L'ultimo commento manco lo prendo in considerazione. Agli arroganti non ho mai dato importanza.

[SM=x142851]



Quoto!



sp3ranza
00mercoledì 18 marzo 2015 19:35
Re: Re:

A me ricorda i viaggi astrali,
conosciuti, stimolati ed utilizzati
dai nostri avi con vari metodi.
L'anima quando vola libera dal
corpo che la ospita,
e' in grado di fare voli
iperdimensionali e forgiare
altri spazi/tempi/dimensioni
e tornare con informazioni
ottenute dal SE' superiore
dal quale siamo ormai
disconnessi da millenni e
che per gioco ho usato nelle
mie sperimentazioni paranormali,
ottenendo rivelazioni superiori
che sono state confermate da
veri/seri ricercatori e
queste rivelazioni che mai
mi sarei sognata, mi avevano
lasciata sconvolta e confusa
perche' le nostre culture non
ci insegnano a conoscerci dentro
ed a comprendere i potenziali
della nostra anima sopita in
questo mondo materiale illusorio
ed artificiale ormai in quasi tutto.

Io non ho dato peso ne' alla
musicalita', ne' alle strofe,
ne' allo stile usato, ma alle
essenze SUPERIORI espresse tramite
la scrittura che penso siano i
messaggi piu' importanti in
assoluto tra anime che cercano
di ricordare chi erano un tempo
e cosa sono diventate oggi...



LA SCRITTURA NON E' SOLO SFOGGIO DI
CULTURA/BRAVURA ESTERIORE, MA E' UNO
STRUMENTO DI COMUNICAZIONE/ESPRESSIONE
PER SONDARE I VARI MONDI/SPAZI/TEMPI
IN QUESTO BREVE TEMPO CHE CI VIENE
CONCESSO CHE CHIAMIAMO V-I-T-A...

PS: a me non piace fare commenti vaghi, e se li faccio cerco di scendere nelle profondita' che mi sono concesse per poter conoscere/ricordare attraverso le altre anime, i grandi meandri invisibili di questo immenso mondo iperdimensionale che oggi non ci e' piu' accessibile ma dimora nei nostri ricordi e nel nostro incoscio che riemerge in particolari momenti ricordandoci che c'e' molto pi' di quello che gli occhi possono vedere e che i nostri sensi esteriori possono percepire....
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