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Prima che fosse scempio lo stupore

Ultimo Aggiornamento: 19/03/2015 22:21
15/03/2015 11:10
 
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E' un fatto però che la scienza non spiega tutto e che l'Illuminismo è stato superato avendo mostrato in ciò il suo limite.




Due concetti che non sono in antitesi e comincio dal secondo. Se posso permettermi.
L'illuminismo è stato superato ma non è l'unico movimento che ha sostenuto la scienza. In realtà l'illuminismo è morto perché troppo statico, statuario, e alla fine poco aderente all'animo umano che è tutto meno che statuario, è pieno di passioni e lacrime. Inoltre era un movimento di élite, pensieri di corte accompagnati dalla musica di Vivaldi, infine ancora minuetti, per sua natura e definizione un movimento di pensiero che andava a ripescare nel profondo passato, addirittura alla Grecia classica, e a quello stile uniformava tutto, dall'architettura alla musica alla pittura alla poesia. Morto nel sangue di due rivoluzioni.
Non doveva avere vita lunga, valutandolo dal mio punto di vista, assomigliava vagamente a una rimozione da superio. Ha avuto il merito di ripulire il medioevo e di portarci rinnovati e più alti modelli di arte e di pensiero. Rinnovati. Non nuovi.

Però qualcosa ha fatto, se si è accompagnato a due rivoluzioni e alla nascita dell'era industriale. E della sociologia scientifica.
Morto sul piano della poesia, dell'architettura, ma noi siamo ancora suoi figli. E d'altra parte l'illuminismo è figlio di pensatori profondissimi come Galileo e Keplero. E di Cartesio.

Dopo l'illuminismo neoclassico è venuto il romanticismo, che è durato un secolo e mezzo e ha avuto ben quattro fasi. Una diversa dall'altra.
Ha morbidamente accompagnato lo sviluppo industriale ed è altrettanto morto. È stato decadente, poi è decaduto, poi è inesorabilmente morto. Ha mostrato con ciò il suo limite? Indubbiamente.

In seguito abbiamo avuto il liberty, con l'impressionismo, il deco, il modernismo, il cubismo, l'astrattismo, in tutte le arti. Il pensiero umano non viaggia solo su un piano. Informa tutte le arti e le scienze, ogni movimento di pensiero si riflette su tutta la cultura, compresa la scienza. Che per parte sua fa parte del pensiero umano nel suo complesso, ed è destinata non solo a essere influenzata ma anche a influenzare, a propria volta, tutto il pensiero umano nella sua globalità.
Con il liberty e il deco è venuto Einstein.

Ma se si esaminano tutti i movimenti nel loro complesso, si vedrà che si muovono come serpenti sinuosi e sguscianti, non lasciando da parte nessuna delle sfere umane. E se lo Sturm und Drang (prima fase del romanticismo o preromanticismo) sia nato da stanchezza per le immobili forme dell'illuminismo, o dallo spirito eroico suscitato dalle rivoluzioni, o da una straordinaria e insopprimibile voglia dell'animo umano di cambiare e di non lasciare alcun alveo inesplorato, nessuna parte di sè negletta, o sospinto dall'avvento delle macchine a vapore, o dai teoremi di Format, o dalle straordinarie intuizioni fisiche di Galileo e Newton e poi Gauss, che avevano aperto la strada al pensiero scientifico, ma che non si sono frattanto mai fermate, procedendo di passo in passo fino alle conoscenze attuali, ecco, questo non è dato sapere.

E come mai il romanticismo sia morto anch'esso, nonostante mi pare che abbia ancora moltissimi epigoni, eppure è indubitabilmente e definitivamente morto, anche questo non è dato sapere, senonché ogni "viaggio della mente" segue, si accompagna e genera il passo successivo. Lanciando avanti le sue ife, fino al passaggio seguente, e lasciando strascichi di rimpianti. Nulla nasce dal nulla e muore nel nulla. In un giorno.
Sempre in movimento.


La scienza nel frattempo fa i suoi passi. Per venire al primo punto che avevamo un attimo lasciato da parte. La scienza procede a fianco di tutto il movimento del pensiero umano. A tutte le arti e a tutta la struttura sociale, la politica, la sociologia e da ultimo anche la psicanalisi, generalmente parlando.

Dal canto suo la scienza, anche, difende se stessa. Avendo passato secoli di disinteresse e secoli di persecuzioni. E a me sembra giusto.

La scienza non spiega tutto, siamo tutti d'accordo! Altrimenti sarebbe ferma, immobile come un sasso da qualche parte della storia.
Ma sono anche secoli che la scienza, cercando di rincorrere il sogno di un pensiero più profondo, ugualmente tenta di conciliare tutte le anime umane. Da Galileo a Hawking, tutti gli "scienziati" hanno tentato di conciliare anima e religione, spirito e intelletto, materia e trascendenza.
A cominciare da Galileo, che è finito imprigionato non perché negasse l'esistenza dell'anima ma semplicemente perché si ostinava a sostenere teorie scientifiche in contrasto con il dogma ufficiale, e questo non significa negare l'anima.
Per finire con Hawking, che da decenni sta cercando "il bosone di Dio", la particella che unifica il tutto, la teoria universale che unifica tutte le teorie. Essendosi inventato questa roba geniale del big bang, accolta dalla chiesa con immensa soddisfazione, dato che restituiva allo spirito la possibilità anche scientifica di una creazione e di un creatore.

E dunque? Siamo ancora qui ad esecrare la scienza? In nome di una bellezza romantica sotto spirito che ha avuto una ormai lunga storia (almeno un secolo) di movimenti e pensieri successivi, che hanno già da un secolo rivoluzionato tutto?
Ma siamo tutti d'accordo che oltre alla scienza c'è anche altro!
Ma continuo a meravigliarmi di come chi sostiene che "c'è anche altro" lo fa sempre in qualche modo negando la scienza, i suoi progressi e i suoi obbiettivi.


Questa magari sembra un'invettiva ma non lo è. È solo una manifestazione del mio pensiero personale, che a volte di fronte a modelli precostituiti e a (perdonami) "slogan" anche un po' sempre gli stessi, si sente un po' stretto.

Ed è anche magari vero che magari oggi il rap si sta magari fagocitando tutto. Magari.
Magari siamo in un'epoca di passaggio, magari chissà cosa ci aspetterà tra un anno o tra dieci.
Ma nel frattempo la scienza continua a marciare, nonostante i detrattori, e così fanno tutte le arti, a cominciare dal cinema, per fare un esempio. Ma in pittura, per fare un altro esempio, solo 50 anni fa un pittore come Sciltian (iperneoclassico) era adorato, perché stava bene nei salotti e aveva una mano perfetta, anzi più che perfetta.
Fa niente se non diceva niente, assolutamente niente, lo stesso vuoto esteticamente perfetto dell'illuminismo e di tutti i suoi riflessi sulle arti. Ma forse anche Sciltian potrebbe aver ispirato, a sua volta e del tutto involontariamente, i movimenti successivi degli iperrealisti. Oltre a Magritte naturalmente. Quien sabe.

È un fatto che la poesia non procede. Niente di nuovo sotto il sole. Magari molte cose belle, alcune bellissime, senza ombra di dubbio. Ma il pensiero innovatore è fermo, così come in altri campi dell'arte non facciamo che riprodurre e replicare modelli passati.
Beh, voglio sentire qualcosa di diverso. Nessuno dimentica MAI che non c'è solo la scienza. Ma vediamo un po' quanto è facile dimenticare che non c'è solo la poesia, ma che siamo integrati e connessi con tutto il pensiero umano, che presuppone, per prima, l'anima.
E chiedo scusa per il papiro. E grazie anche a te per avermi dato occasione di esplicare il mio.
[SM=x142815]
[SM=x142887]
[Modificato da Violadaprile 15/03/2015 11:56]
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