È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
  Pubblicazione di scrittori dilettanti È vietato copiare senza l'autorizzazione dell'autore. redazionedifiori@hotmail.com    

 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Wherever you will go

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2014 15:30
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 72
Post: 26
Registrato il: 02/08/2014
Sesso: Femminile
25/11/2014 15:30
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ti sono vicino.
Ti guardo, e tu sei bellissima come sempre.
No, ti prego, non piangere.
Non riesco a sopportarlo.
Cosa posso fare per consolarti?
Faccio partire la nostra canzone.
Tu sobbalzi.
Sorridi.
Poi la canti.
E io mi unisco a te.


1 settimana prima
< Ti amo >, disse Gwen.
< Lo so >, rispose Sid, sorridendo in quel suo modo adorabile.
Erano in macchina.
Si stavano recando al mare, verso quelle vacanze che da così tanto tempo avevano entrambi atteso e che adesso erano finalmente giunte.
La gioia dei due fidanzati era palpabile nell'aria, così come il forte sentimento che li univa.
L'amore era sbocciato tra loro come un fiore in primavera, e da allora non aveva mai accennato ad appassire.
E non mancavano quei momenti teneri in cui si rivelavano che cosa provassero l'uno per l'altra, nonostante tutti e due lo sapessero benissimo.
La radio era accesa.
Passava una canzone dei Doors, la preferita di Gwen.
< Tra dieci minuti saremo arrivati >, annunciò d'improvviso Sid, cercando a stento di frenare l'entusiasmo.
Era davvero troppo tempo che non si prendevano un po' di tempo per stare da soli e rilassarsi.
Si fermarono ad un semaforo.
La notte era scesa tutto attorno, e la loro auto era l'unica sulla grande strada.
Mancava poco alla meta, e si poteva già percepire nell'aria l'odore salmastro dell'acqua marina.
Gwen non riusciva a smettere di sorridere, felice come non lo era da molto.
< Non vedo l'ora che... >
L'impatto bloccò a metà la sua frase.
Il camion che non aveva rispettato lo stop era venuto loro addosso con un forza devastante, distruggendo i finestrini.
I frammenti di vetro penetrarono nella tenera carne di lei, facendola urlare di dolore.
Si sentiva debole, intontita.
Aveva battuto la testa, che ora le doleva terribilmente.
Riuscì a malapena a girarsi verso il posto del guidatore, dove c'era stato lo scontro con il camion.
Ciò che vide le distrusse il cuore.
Cercò di chiamare il suo nome, ma tanto Sid non rispondeva.
O forse era lei che non riusciva ad urlare abbastanza forte.
Non ce la faceva.
Era troppo stanca, e aveva freddo.
Chiuse gli occhi.
La radio, ancora incredibilmente accesa, trasmetteva "Wherever you will go" dei The Calling.
"La nostra canzone. E' la nostra canzone", fu l'ultima cosa che Gwen pensò prima di sprofondare nell'ombra.

Oggi

Gwen era seduta sul letto, in camera.
E piangeva.
Aveva creduto di aver speso tutte le sue lacrime, prima, e di non averne più, ora, ma aveva ben presto compreso che non era affatto così.
Il braccio destro era ancora dolorante per i frammenti di vetro che l'avevano ferita, una settimana prima, durante quell'incidente.
Già, quell'incidente che le aveva portato via l'amore della sua vita.
Perchè Sid era morto.
Lei, inizialmente, non lo aveva accettato.
Non lo credeva possibile.
Le aveva promesso che non l'avrebbe mai lasciata, qualunque cosa fosse accaduta.
Ma il tempo passava, e lui non tornava.
La realizzazione del fatto che non lo avrebbe più rivisto l'aveva colpita come un pugno nello stomaco, ed era così anche adesso, ogni volta che ci pensava.
E ciò accadeva ogni singolo istante.
Lei era uscita quasi indenne dall'incidente.
Solo qualche taglio ed un bernoccolo sulla fronte.
E un profondo squarcio nel cuore, che probabilmente non si sarebbe mai rimarginato.
Ma per quel tipo di ferite non c'era nessuna cura che gli ospedali potessero offrire, e per tale motivo era stata dimessa e rimandata a casa, con la raccomandazione da parte dei medici di stare a riposo.
L'unica consolazione che le aveva dato la polizia era che il guidatore del camion era stato arrestato per guida in stato di ebbrezza.
Ciò all'inizio l'aveva fatta sentire meglio, almeno un po', almeno per un momento.
Ma quella felicità, solo apparente, era svanita in fretta.
Ed ora era lì, in camera da letto, nella casa che aveva costruito ed arredato con tanta fatica insieme a Sidney e che ora era troppo vuota, senza di lui.
Piangeva, e non riusciva a smettere.
D'improvviso un suono destò la sua attenzione.
Guardò a sinistra, e rimase a bocca aperta.
Il suo pc, sul tavolino, si era acceso di colpo.
Da solo.
Una dolce melodia si diffuse nell'aria.
Una canzone.
La loro.
"Wherever you will go". Ovunque andrai.
Gwen, per la prima volta dopo tutti quei giorni, sorrise.
Perchè sentiva che lui, Sid, era lì, con lei, in quell'esatto momento.
E che non l'avrebbe mai lasciata, proprio come le aveva promesso un anno prima, il giorno in cui si erano fidanzati.
Lo percepiva nel cuore.
Lo udiva nelle note di quella dolce canzone che li aveva uniti per così tanto tempo, divenendo il simbolo del loro indissolubile amore.
Con la voce ancora rotta dal pianto, iniziò a cantare.
E le sembrò, anzi fu sicura, di sentire la voce di Sid unirsi alla sua.
In un insieme di parole che era più di un semplice testo.
Era una promessa.
Un giuramento.
Da mantenere.
Per sempre.

"Way up high or down low, I'll go wherever you will go"
Dal punto più in alto a quello più basso, io andrò ovunque tu andrai.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:52. Versione: Stampabile | Mobile | Regolamento | Privacy
FreeForumZone [v.6.1] - Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com