Urla il mio fiume*
dimentico dell’acqua verde
con cui nutriva il mare.
Richiama anguille e cheppie
che più non lo risalgono.
Le ultime alghe sono morte
uccise dai finti depuratori
e dagli scarichi agro-industriali
Lui colpito a morte
dagli scarti umani,
concime e veleno,
sta ora steso su fondali spogli
come teschi ed ossa al sole.
Urla di dolore il mio fiume
quando l’ultima invasione
favorita dall’uomo
distrugge senza appello
l’ultimo pesce autoctono.
Regna indisturbato
l’alloctono mostro.**
Fiori di Pensiero