Pubblicazione di scrittori dilettanti È vietato copiare senza l'autorizzazione dell'autore. redazionedifiori@hotmail.com    

 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Pollo Pillo

Ultimo Aggiornamento: 16/03/2014 09:40
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1
Post: 1
Registrato il: 16/03/2014
Sesso: Maschile
16/03/2014 09:40
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Raccontino di Cobite


Attraverso la griglia della sua stia pollo Pillo osservava compiaciuto l’ambiente in cui viveva. Non c’era niente di meglio: cibo e acqua in quantità, luce artificiale a volontà e senso di sicurezza al riparo dai pericoli e dalle intemperie. Tanti altri galletti come lui, nello stesso ambiente gli tenevano compagnia. Crescevano velocemente con lui, e con lui dividevano il comodo destino in un ambiente sterilizzato, sereno e confortevole, ma, sia chiaro, ognuno nella sua gabbia.
Ogni tanto, specialmente all’inizio di primavera era di moda andare a fare un giro in campagna, in riva a qualche bel fiume, immersi in una natura genuina e selvaggia. Dicevano che faceva bene ai polmoni e alle piume e poi anche pollo Pillo faceva parte di una di quelle associazioni tanto in voga ultimamente.
Obbediente ai correnti dettami anche pollo Pillo decise di andare a fare il giro di rito. Tanto ci andavano tutti i suoi amici e poi avrebbero potuto parlare per un’intera annata di natura vissuta per diretta esperienza.
Di mattino tardi, dopo essersi assicurato che dalle vetrate entravano sicuri i raggi di un buon sole e non sarebbe arrivata la pioggia, cominciò i preparativi che gli portarono via un bel po’ di tempo. Poi, finalmente, si mise gli occhiali da sole e si avventurò all’esterno con la sua bella gabbietta in spalla e la mangiatoia sotto l’ala sinistra. Il viaggio non fu lungo, ma estenuante! Sembrava che in quel giorno non solo tutti i polli del suo pollaio ma addirittura tutti i polli di tutti i pollai del paese avessero presa la sua stessa decisione. Comunque, alla fine giunse senza incidenti presso un’ampia ed erbosa riva di un limpido fiumiciatolo che scorreva allegro verso valle. Rapidamente, per non farsi fregare il posto, si piazzò nei sui trenta centimetri d’erba. Scaricò dalle spalle la sua stia e preparò la mangiatoia riempiendola di un ottimo mangime preconfezionato, gli versò sopra dell’acqua dalla bottiglia in plastica riciclabile e diligentemente l’agganciò alla gabbia. Stese poi un panno sopra la stessa in modo da non ricevere direttamente i raggi del sole (mutageni, dicevano gli esperti, ed in quel giorno sicuramente alcuni polli imprudenti si sarebbero spennati il collo). Accese la radio a tutto volume per non perdere neppure una battuta della trasmissione sportiva del cuore e finalmente rientrò gioioso nella sua amata gabbia. Tutt’intorno si sentiva il volume delle altre radioline sintonizzate (chissà perché?) sulla stessa stazione e come sottofondo si udiva il chiacchierare della moltitudine di polli che si erano strettamente piazzati uno vicino all'altro esattamente come pollo Pillo.
Questo sì che era stare immerso nella natura!
Il sole era ormai alto ed a Pillo era venuta una gran fame per cui si mise subito a beccare nella mangiatoia. Sarà stata l’aria di campagna, sarà stata la troppa luce riflessa o l’abbondante libagione, sta di fatto che al nostro pollo venne presto un gran sonno. Si appoggiò sulle zampe e si mise a dormicchiare. Fu svegliato da gaie risate. Vide distintamente vicino al boschetto alcuni galli sprovvisti di gabbietta che, in compagnia di alcune galline, gaiamente beccavano il terreno dopo averlo raspato con le unghie delle zampe. Avevano l’espressione di chi aveva mangiato qualcosa di squisito (che schifo!). Ad un certo momento gli era sembrato addirittura di sentire una voce che indicava una "gallinella d’acqua", al che, spinto da un residuo di sessualità ancora non completamente sopito, aprì un occhio, ma non riuscì a vedere niente.
Venne disturbato anche dallo squittire di un topo caduto tra le unghie di un gatto. Quest’ultimo, nero come il carbone, saltellando nell’erba alta, giocava con la piccola vittima come se fosse una pallina di gommapiuma. Alla fine il feroce animale, stanco di un gioco diventato noioso a causa dell’esaurita vitalità del topo, si accovacciò e se lo mangiò di gusto. La cosa fece rabbrividire di spavento pollo Pillo che si assicurò immediatamente che la gabbia fosse ben chiusa.
Ad un certo momento si accorse che il sole non riscaldava più come prima. Nonostante le previsioni era in arrivo un temporale. Si scosse battendo le ali e velocemente si ricaricò la gabbietta sulle spalle e praticamente fuggì verso il suo pollaio. Manco a dirlo, nello stesso istante anche tutti gli altri polli fuggirono via. Risultato: nella fretta varie cose furono lasciate in campagna (confezioni di mangime, bottiglie di plastica riciclabile, panni e plastiche di vario genere). Pollo Pillo nella ressa del rientro perse pure gli occhiali. Quando finalmente entrò nel suo caro pollaio, il cuore gli si riempì di gioia ed il senso di sicurezza che l’aveva abbandonato tornò imperante in lui. Prontamente scaricò, rimise al suo posto la stia e vi entrò al sicuro. Accese la tv a tutto volume e si mise a beccare il mangime, seguendo contemporaneamente la sua trasmissione preferita, cercando di capire che cos’era successo mentre si era addormentato in mezzo la natura. Più tardi, rilassato ed un po' annoiato, mentalmente tirò le somme di quasi un’intera giornata trascorsa all’aperto in mezzo alla natura.
Già, la natura!
Troppo abbandonata a se stessa, e poi che schifo vedere quelli che beccavano il terreno ingoiando vermicelli e sementi varie, bisognava assolutamente escogitare qualche sistema per impedire tale orribile vista. Ora però, che ne sapeva molto di più, si sarebbe iscritto a quella famosa associazione naturalistica e preparato com’era sicuramente avrebbe trovato buona compagnia e vi avrebbe fatto una brillante e fulminea carriera. Le idee ce le aveva chiare. Decise che per prima cosa, in nome della conservazione naturale, si sarebbe fatto assegnare un bel pezzo di terreno. Immediatamente dopo avrebbe vietato a quei scalmanati galli di andare per la campagna a mangiare antigienici vermiciatoli (che era proprio il caso di eliminare dalla faccia della terra) ed altre schifezze simili. Avrebbe pure castrato tutti i gatti in modo da renderli buoni buoni. Infine avrebbe fatto una bella azienda agroturistica dove far arrivare dei bei polli di stia, come lui, con le loro gabbiette al seguito e desiderosi di visitare un angolo di natura ripulita e sterilizzata, con l’erbetta tagliata all’altezza giusta, senza animali pericolosi in giro, ma solo quelli ben addomesticati (anche se castrati o conI muscoli delle ali tagliate), uccellini cinguettanti, raganelle gracidanti (registrati) ed infine qualche anatra ammaestrata e qualche pollastra disponibile. Magari l’avrebbe fatta in una bella valle della laguna veneta.
E i pesci della valle? Ma chi se ne frega dei pesci? Non si vedono, non si sentono e non attirano turisti, quindi non contano. Anzi meglio ammazzarli tutti così se ne stanno lontano anche i martin pescatore che proprio sono antipatici!
A questo punto pollo Pillo scivolò in un profondo sonno ristoratore e cominciò a sognare il suo paradiso terrestre.


...

Fiori di Pensiero
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:17. Versione: Stampabile | Mobile | Regolamento | Privacy
FreeForumZone [v.6.1] - Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com