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La gloriosa storia di un giravite italo-tedesco.

Ultimo Aggiornamento: 09/03/2014 10:00
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Questa è la gloriosa storia della vita di un esemplare di cacciavite italo-tedesco.
Il cacciavite "spaccato", a punta piatta o a taglio, che di italiano ha ben poco....ma ha volte siamo un po megalomani e dobbiamo riconoscerlo.
Ma che combinazione incredibile, il nome di battesimo del nostro "Bel Paese", che ha dato i natali a Leonardo Da Vinci....ed il roccioso "Made in Germany", inciso fieramente sul petto, il manico giallo e nero che tutti conosciamo.
L' arte poetica confusa con la durezza del metallo e della plastica infinita, delle fabbriche germaniche.


Un giravite "italiano" viene usato per svitare viti e ci accompagna per anni in questo suo mestiere. C'è chi ci svita solo quella adatta e chi....basta che è italiano ci svito di tutto!
Anni di lavoro....per hobby o per soldi, per sfamare i figli....
Sempre fedele col suo manico giallo che si scorge anche sotto chili di sporco metallo, nella cassetta degli attrezzi. Ma prima o poi...la punta invecchia, la vite spana, la mano trema.....ed il giravite è pronto per la cantina...

Ma il prode cavaliere non si arrende, "sono stato fedele, mettimi alla prova....voglio lavorare ancora!"
Così si trasforma, si reinventa, diventando un utensile per fare le leve, smontare plastiche dure, piegare metalli leggeri o minacciare i fannulloni.
La nuova vita procede....ed al' occorrenza in giravite diventa utensile quasi da carpentiere....ottimo come piccolo scalpello, da muro o da legno.....
Che fine infame penserete voi, con il manico sbucciato ed il giallo sbiadito....

Ma non è finita quì, ad un certo punto il nostro amico, cambierà stato e destinazione, finendo senza opporre opposizione nella cassetta delle pitture e delle vernici; a stretto contatto con diluenti vecchi e puzzosi...
Ottimo lavoro prima della pensione è quello di aprire i barattoli e dopo mescolare i contenuti; puzzolenti, infami, scostumati e molto disordinati, gli lasceranno segni.....di tutti i colori.

Dopo decenni di servizio, essendo passato per più di una volta di padre in filgio, con il suo fiero colore giallo quasi svanito....ormai degradato dal suo marchio inciso sul petto....potrebbe essere l' ultima cineseria...che vale poco.
Un giorno fresco di primavera, una domenica mattina....frugando fra gli attrezzi, quelli brutti e vecchi.....lo vedo.
Quasi non lo riconosco, lui compagno di decine di lavori, pesanti o scervellosi...compagno di mio padre e prima di mio nonno....col suo manico giallo.

Lui ci riconosce, è pensa "amico mio, non preoccuparti se sono decrepito, di sette colori diversi, incrostato dai vari strati, col manico scalfito e l' italiano macinato....Io ti perdono!"
Sognandosi già nella cassetta buona o addirittura alla cintura, insieme agli attrezzi più personali....quelli veramente esistenziali...
Ricordandosi gli anni in cui è stato fedele, quando è sbucato addirittura su qualche foto di Natale, perchè uno zio mezzo ubriaco ci voleva aprire una bottiglia per brindare...
Ma la fine è sempre peggiore di quanto si possa immaginare....

Quella mattina vedendolo, lo raccolgo, lo guardo attentamente è penso.....dopodichè pronuncio: "minchia! Il giravite nuovo questa fine ha fatto....?"
E con un colpo deciso nella terra del' aiuola lo conficco.
Dove vivrà il suo purgatorio, fra milioni di insetti insetti che ci passeranno sopra, sotto la pioggia ed il sole cocente; dove ci crescon le piante e ci pisciano i gatti...
Starà là da solo, abbandonato e mai più glorificato...nei decenni avvenire...

Ed anche se qualcuno lo dovesse scorgere al passare, si stranizerrà, ma non lo coglierà.....
Perchè se c'è un giravite conficcato nella terra di un aiuola...un motivo ci sarà....
[Modificato da frank.19 03/03/2014 01:55]
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04/03/2014 13:47
 
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Questo breve racconto mi e' piaciuto tantissimo per come e' scritto, per l'idea e le metafore. Bravissimo!


...

Giovanna
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04/03/2014 23:17
 
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Grazie mille per il bravissimo, mi fa piacere che tu abbia apprezzato.

Comunque sono "fatti reali", cioè.... l' altra notte pensavo veramente ad un giravite ed a tutti gli utilizzi che ciò fatto in vari momenti e per vari lavoretti...
per puro caso poi mi è venuta in testa anche l' immagine del giravite conficcato sul' aiuola che in casa mia, non so per quale strano motivo, è avvenuta veramente.

Poi rielaborandola mentalmente, deciso a farne una barzelletta da raccontare agli amici davanti ad una birretta... ho avuto l' idea di romanzarla, quindi ne è venuta fuori questa storiella, che per un oggetto semplice ed esclusivamente pratico come un giravite penso sia una cosa particolare.

[Modificato da frank.19 04/03/2014 23:18]
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08/03/2014 11:51
 
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Di solito non leggo molto questa sezione del forum, ma devo iniziare a farlo perché rischio di perdermi qualcosa di veramente bello a volte. Ti faccio tutti i miei complimenti, soprattutto per l'originalità di questo racconto breve, divertente e davvero ben fatto!
Attendo altri tuoi scritti, ma nel frattempo ti faccio un unico appunto: io curerei di più la punteggiatura. Un uso smodato dei puntini sospensivi per sostituire le normali virgolette (come spesso si fa nei messaggi o nelle chat) dà un'idea di poca letterarietà e di disordine strutturale, secondo me. Magari il tuo proposito non era quello di scrivere qualcosa di serio, ma ti do questo consiglio solo perché trovo veramente valida e originale la tua idea e mi piacerebbe spingerti a migliorarla e magari a produrre altro.


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"Pandite nunc Helicona, deae, cantusque movete..."
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08/03/2014 15:59
 
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Ti ringrazio molto!

Io in realtà ho veramente "poca letterarietà e disordine strutturale", non per fare il modesto ma è proprio così......leggo poco e ho studiato pochissimo, comunque non scrivo nemmeno SMS; ho questa cosa che a volte mi viene qualche idea, qualche "ispirazione" e la metto per iscritto.

Dovrei sicuramente migliorare nella forma e nella punteggiatura, io immagino i puntini di sospensione come "una pausa", come se stessi parlando e li metto lì.....tipo "pausa monologo cinematografico", non so se mi spiego; magari li uso in modo inappropriato.

Se hai consigli da darmi, sono qua! Ciao!!!!!
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Ti spieghi bene ed è esattamente il modo in cui vengono usati correntemente i puntini sospensivi nella messaggistica istantanea, ma in realtà per indicare una generica pausa basta una semplice virgola e per una pausa più forte un punto e virgola, oltre al punto a fine frase, ma quelli già li usi. Gli unici puntini sospensivi che mi piace dove sono stati messi sono quelli alla fine: "Un motivo ci sarà...".
Passando ad altro che hai detto, studiare è fondamentale, ma capisco che ognuno ha le proprie storie quindi non voglio giudicarti o altro, però non è mai troppo tardi per apprendere qualcosa di nuovo e migliorarti. Quindi ti do due consigli per cercare di fare qualche passo avanti, perché la tua storia mi ha sinceramente colpito e divertito e mi piacerebbe davvero se continuassi a scrivere cose simili.
1) Imparare la punteggiatura bene è davvero molto complicato, ma apprenderne i rudimenti è alla portata di tutti: basta una grammatica qualsiasi o qualche sito internet che spieghi le cose con chiarezza. Ho spulciato qualche sito e trovato questo:

grammatica-italiana.dossier.net/punteggiatura.htm

Mi sembra abbastanza completo e utile al tuo scopo, in più ha anche dei test di auto verifica sul corretto uso della punteggiatura. Sicuramente ti aiuterebbe a fare qualche passo avanti.
2) Leggi qualcosa, anche un libro ogni stagione per arrivare a quattro all'anno. Le idee, da quello che dici, le hai, quindi ti serve solo qualche esempio da seguire per cogliere il modo giusto per fissarle sulla pagina. Io ti consiglierei qualche libro di Calvino (soprattutto "Il castello dei destini incrociati" e "Se una notte d'inverno un viaggiatore") o Pirandello ("Uno, nessuno, centomila"), facili da trovare in ogni biblioteca comunale. Il tuo stile, alla lontana, mi fa pensare a loro, magari ti piaceranno e ti daranno nuove idee!

P.S: Potrei non controllare spesso questa sezione del forum o assentarmi per qualche periodo, come a volte mi succede, quindi, se magari scriverai altro, ti invito a mandarmi un messaggio privato qui su Fioridipensiero con il link alla nuova discusione, così non dimenticherò di passare a leggerla. A presto!


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"Pandite nunc Helicona, deae, cantusque movete..."
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