| | | OFFLINE | | | Post: 1.493 Post: 1.465 | Registrato il: 10/09/2010
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12/08/2013 07:26 | |
Stella caduta,voto esaudito!
Il giorno dopo
la notte delle stelle
in giro adocchio
quelle da rimorchio
Una bionda chiama
“mi spalmi di crema?
Non aspetto
mi ci butto a fionda!
il_rimario
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| | | OFFLINE | | Post: 80 Post: 80 | Registrato il: 09/06/2013
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12/08/2013 12:51 | |
buona caccia! "quando non si è ancora spenta nella mente la luce che ha illuminato l'oggetto, si deve esprimerla in parole" (basho) |
| | | OFFLINE | | | Post: 1.493 Post: 1.465 | Registrato il: 10/09/2010
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13/08/2013 00:09 | |
xin70, 12/08/2013 12:51:
buona caccia!
Fra tanta tetraggine se riesco a far sorridere almeno una persona è già un successo!
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| | | OFFLINE | | Post: 87 Post: 87 | Registrato il: 09/06/2013
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13/08/2013 11:32 | |
"non ridiamo perché siamo felici, ma siamo felici perché ridiamo", ha detto qualcuno.
ridere fa bene alla salute e alla mente, quindi...
come posso non dirti grazie? "quando non si è ancora spenta nella mente la luce che ha illuminato l'oggetto, si deve esprimerla in parole" (basho) |
| | | OFFLINE | | | Post: 1.495 Post: 1.467 | Registrato il: 10/09/2010
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13/08/2013 14:58 | |
xin70, 13/08/2013 11:32:
"non ridiamo perché siamo felici, ma siamo felici perché ridiamo", ha detto qualcuno.
ridere fa bene alla salute e alla mente, quindi...
come posso non dirti grazie?
E' così, per analogia:
Chi è triste fa poesie tristi
o
chi fa poesie tristi è ( diventa) triste?
Pochi sanno quanto ci suggestionano le parole che usiamo
Ma in tutti i forum, per tendenza attuale, sono scomparsi humour e (auto) ironia, e chi li propone quasi mai viene capito. Ed è un peccato.
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| | | OFFLINE | | Post: 89 Post: 89 | Registrato il: 09/06/2013
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15/08/2013 22:31 | |
il_rimario, 13/08/2013 14:58:
xin70, 13/08/2013 11:32:
"non ridiamo perché siamo felici, ma siamo felici perché ridiamo", ha detto qualcuno.
ridere fa bene alla salute e alla mente, quindi...
come posso non dirti grazie?
E' così, per analogia:
Chi è triste fa poesie tristi
o
chi fa poesie tristi è ( diventa) triste?
Pochi sanno quanto ci suggestionano le parole che usiamo
Ma in tutti i forum, per tendenza attuale, sono scomparsi humour e (auto) ironia, e chi li propone quasi mai viene capito. Ed è un peccato.
che dirti.
a vent'anni scrivevo solo poesie lunghe e tristi.
poi per non correre rischi pian piano ho smesso.
prendersi troppo sul serio è una droga mooolto, mooolto pesante,
non credi? "quando non si è ancora spenta nella mente la luce che ha illuminato l'oggetto, si deve esprimerla in parole" (basho) |
| | | OFFLINE | | | Post: 1.496 Post: 1.468 | Registrato il: 10/09/2010
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16/08/2013 06:57 | |
xin70, 15/08/2013 22:31:
il_rimario, 13/08/2013 14:58:
E' così, per analogia:
Chi è triste fa poesie tristi
o
chi fa poesie tristi è ( diventa) triste?
Pochi sanno quanto ci suggestionano le parole che usiamo
Ma in tutti i forum, per tendenza attuale, sono scomparsi humour e (auto) ironia, e chi li propone quasi mai viene capito. Ed è un peccato.
che dirti.
a vent'anni scrivevo solo poesie lunghe e tristi.
poi per non correre rischi pian piano ho smesso.
prendersi troppo sul serio è una droga mooolto, mooolto pesante,
non credi?
La poesia può avere una funzione di auto-svelamento, emergere di conflitti, elaborazione di lutti e perdite, catarsi. Qualcosa di genuino che appartiene alla nostra personalità e storia.
Altro è un manierismo artificioso improntato al pessimismo, alle visioni cupe, “maledette”credendo di ottenere più consensi o perché non si è capaci di esplorare altri aspetti dell'esistenza fatta di ombre e luci. In tal caso può succedere che a certe finzioni si creda davvero.
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| | | OFFLINE | | Post: 91 Post: 91 | Registrato il: 09/06/2013
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16/08/2013 13:31 | |
La poesia può avere una funzione di auto-svelamento, emergere di conflitti, elaborazione di lutti e perdite, catarsi. Qualcosa di genuino che appartiene alla nostra personalità e storia.
i grandi haijin giapponesi la chiamano kado, ovvero la via della poesia verso la scoperta di se stessi.
tutto il resto per loro è puro e semplice...
Altro è un manierismo artificioso improntato al pessimismo, alle visioni cupe, “maledette”credendo di ottenere più consensi o perché non si è capaci di esplorare altri aspetti dell'esistenza fatta di ombre e luci. In tal caso può succedere che a certe finzioni si creda davvero.
...pavoneggiamento!
"quando non si è ancora spenta nella mente la luce che ha illuminato l'oggetto, si deve esprimerla in parole" (basho) |
| | | OFFLINE | | | Post: 1.497 Post: 1.469 | Registrato il: 10/09/2010
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16/08/2013 15:09 | |
xin70, 16/08/2013 13:31:
La poesia può avere una funzione di auto-svelamento, emergere di conflitti, elaborazione di lutti e perdite, catarsi. Qualcosa di genuino che appartiene alla nostra personalità e storia.
i grandi haijin giapponesi la chiamano kado, ovvero la via della poesia verso la scoperta di se stessi.
tutto il resto per loro è puro e semplice...
Altro è un manierismo artificioso improntato al pessimismo, alle visioni cupe, “maledette”credendo di ottenere più consensi o perché non si è capaci di esplorare altri aspetti dell'esistenza fatta di ombre e luci. In tal caso può succedere che a certe finzioni si creda davvero.
...pavoneggiamento!
Non sono un conoscitore di culture orientali, ma la loro poesia ( non so se c'è altro oltre i haiku) non è una ricerca e un consolidamento di un Io identitario come in Occidente, ma una nullificazione del Sé, un vuoto sospensivo in attesa dell'illuminazione del Tutto Universale, in conformità alle loro tradizioni filosofiche, religiose, culturali, transpersonali, che improntano tutta la loro vita. Come anche in India.
Il narcisismo, l'esibizionismo fino alla dipendenza, nei forum, non solo di poesia, sta in agguato nel virtuale. Io stesso ne fui preda, prima di rendermente conto e fare " un passo indietro", più cosciente.
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| | | OFFLINE | | Post: 94 Post: 94 | Registrato il: 09/06/2013
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17/08/2013 13:57 | |
Non sono un conoscitore di culture orientali, ma la loro poesia ( non so se c'è altro oltre i haiku) non è una ricerca e un consolidamento di un Io identitario come in Occidente, ma una nullificazione del Sé, un vuoto sospensivo in attesa dell'illuminazione del Tutto Universale, in conformità alle loro tradizioni filosofiche, religiose, culturali, transpersonali, che improntano tutta la loro vita. Come anche in India.
oltre l'haiku c'è tantissimo.
ma nulla in grado di farti capire meglio quando arriva il momento di star zitto!
Il narcisismo, l'esibizionismo fino alla dipendenza, nei forum, non solo di poesia, sta in agguato nel virtuale. Io stesso ne fui preda, prima di rendermente conto e fare " un passo indietro", più cosciente.
prima di farti un bella risata, insomma!
"quando non si è ancora spenta nella mente la luce che ha illuminato l'oggetto, si deve esprimerla in parole" (basho) |
| | | OFFLINE | | | Post: 1.499 Post: 1.471 | Registrato il: 10/09/2010
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18/08/2013 06:58 | |
xin70, 17/08/2013 13:57:
Non sono un conoscitore di culture orientali, ma la loro poesia ( non so se c'è altro oltre i haiku) non è una ricerca e un consolidamento di un Io identitario come in Occidente, ma una nullificazione del Sé, un vuoto sospensivo in attesa dell'illuminazione del Tutto Universale, in conformità alle loro tradizioni filosofiche, religiose, culturali, transpersonali, che improntano tutta la loro vita. Come anche in India.
oltre l'haiku c'è tantissimo.
ma nulla in grado di farti capire meglio quando arriva il momento di star zitto!
Il narcisismo, l'esibizionismo fino alla dipendenza, nei forum, non solo di poesia, sta in agguato nel virtuale. Io stesso ne fui preda, prima di rendermente conto e fare " un passo indietro", più cosciente.
prima di farti un bella risata, insomma!
Mi piacque un paragone tra l'ulisside occidentale
che si scaglia con forza inaudita e centrifuga nel mondo di fuori alla ricerca di virtù e conoscenza, di chi egli è veramente : il Conosci te stesso dei greci, a cui tanto deve la filosofia e cultura occidentale
e il monaco zen
che si affida a una forza opposta, centripeta, in meditazione interiore, in attesa di lumi dal Tutto cosmico, predisponendosi alla fusione, facendo il vuoto nella sua mente.
Me ne interessai marginalmente,in occasione della moda new age, età dell'Acquario, imitato dagli Stati Uniti, a loro volta ispirati alle filosofie orientali. Da cui risvolti vari e anche misticismi “fai da te”
Risata … occidentale da coscienza dei propri limiti da cui si può uscirne e salvarsi con l'auto-ironia. Anche se, come sempre, predicare è più facile che mettere in pratica.
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| | | OFFLINE | | Post: 97 Post: 97 | Registrato il: 09/06/2013
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18/08/2013 10:36 | |
Mi piacque un paragone tra l'ulisside occidentale
che si scaglia con forza inaudita e centrifuga nel mondo di fuori alla ricerca di virtù e conoscenza, di chi egli è veramente : il Conosci te stesso dei greci, a cui tanto deve la filosofia e cultura occidentale
e il monaco zen
che si affida a una forza opposta, centripeta, in meditazione interiore, in attesa di lumi dal Tutto cosmico, predisponendosi alla fusione, facendo il vuoto nella sua mente.
Me ne interessai marginalmente,in occasione della moda new age, età dell'Acquario, imitato dagli Stati Uniti, a loro volta ispirati alle filosofie orientali. Da cui risvolti vari e anche misticismi “fai da te”
Risata … occidentale da coscienza dei propri limiti da cui si può uscirne e salvarsi con l'auto-ironia. Anche se, come sempre, predicare è più facile che mettere in pratica.
magari ti sembrerà strano...
ma pur nutrendo una forte simpatia per le religioni e le filosofie orientali, dal punto di vista pratico me ne sono sempre volutamente tenuto piuttosto distante.
è un po' come se sentissi in quella roba qualcosa che per certi versi mi appartiene intimamente da sempre, e per altri invece mi è lontano anni e anni luce, e che forse in realtà con me c'entra proprio come i cavoli a merenda.
la sola immagine di me stesso seduto a loto su un cuscino con la schiena dritta... che fine mai farebbe la mia adorata gobba da contadino?
[Modificato da xin70 18/08/2013 10:36] "quando non si è ancora spenta nella mente la luce che ha illuminato l'oggetto, si deve esprimerla in parole" (basho) |
| | | OFFLINE | | | Post: 1.500 Post: 1.472 | Registrato il: 10/09/2010
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18/08/2013 12:05 | |
xin70, 18/08/2013 10:36:
Mi piacque un paragone tra l'ulisside occidentale
che si scaglia con forza inaudita e centrifuga nel mondo di fuori alla ricerca di virtù e conoscenza, di chi egli è veramente : il Conosci te stesso dei greci, a cui tanto deve la filosofia e cultura occidentale
e il monaco zen
che si affida a una forza opposta, centripeta, in meditazione interiore, in attesa di lumi dal Tutto cosmico, predisponendosi alla fusione, facendo il vuoto nella sua mente.
Me ne interessai marginalmente,in occasione della moda new age, età dell'Acquario, imitato dagli Stati Uniti, a loro volta ispirati alle filosofie orientali. Da cui risvolti vari e anche misticismi “fai da te”
Risata … occidentale da coscienza dei propri limiti da cui si può uscirne e salvarsi con l'auto-ironia. Anche se, come sempre, predicare è più facile che mettere in pratica.
magari ti sembrerà strano...
ma pur nutrendo una forte simpatia per le religioni e le filosofie orientali, dal punto di vista pratico me ne sono sempre volutamente tenuto piuttosto distante.
è un po' come se sentissi in quella roba qualcosa che per certi versi mi appartiene intimamente da sempre, e per altri invece mi è lontano anni e anni luce, e che forse in realtà con me c'entra proprio come i cavoli a merenda.
la sola immagine di me stesso seduto a loto su un cuscino con la schiena dritta... che fine mai farebbe la mia adorata gobba da contadino?
Eppure per comprendere appieno le tradizioni dell'Oriente, poesia inclusa, serve immergersi nella loro cultura.
La loro stessa concezione dell'amore, così diversa dalla nostra tragicità romantica, ma ora stanno assumeno i nostri schemi ( film, romanzi).
tra haiku, koan, tao, zazen ecc. c'è stretta relazione.
Tao
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18/08/2013 12:58 | |
Eppure per comprendere appieno le tradizioni dell'Oriente, poesia inclusa, serve immergersi nella loro cultura.
La loro stessa concezione dell'amore, così diversa dalla nostra tragicità romantica, ma ora stanno assumeno i nostri schemi ( film, romanzi).
tra haiku, koan, tao, zazen ecc. c'è stretta relazione.
immergersi sì, ma a mio parere solo fino a un certo punto.
altrimenti il rischio diventa il solito, prendere troppo sul serio il tutto e poi...
adoro gli haiku, certi koan mi divertono come e più delle barzellette, penso che il tao te ching e lo zhuangzi siano due dei libri più belli che io abbia mai letto, rispetto profondamente la pratica dello zazen, ma... ho sempre sentito di dovermi fermare lì. e chissà, forse semplicemente perché ne avevo già abbastanza!
si prende la zattera, ci si attraversa il fiume e poi la si abbandona, direbbe il buddha.
si prende la rete, ci si pescano le orate, e poi la si butta via, direbbe chuang tzu.
altrimenti... "quando non si è ancora spenta nella mente la luce che ha illuminato l'oggetto, si deve esprimerla in parole" (basho) |
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