00 28/09/2009 20:10
ALTRE MORTI

Nuvole basse scendono dai monti,
dita fumose addensano la stretta
sulle nostre amicizie
indissolubili,
sui nostri amori
infiniti,
sulle nostre catene
di consanguineità.

Quello che spaventa,
molto più del bianco e del nero del passato,
è il grigio cenere che avvolge
gli sparuti ricordi che abbiamo destinato alla nebbia:
sembrano tempi lontani -ma è solo ieri –
che a Voi mi confidavo
e Voi rispondevate senza saperlo
ai miei quesiti sull’Amore e sull’Amicizia
e l’aria echeggiava di "come stai?"
sinceri, affatto interessati…

E stupisce il pensare
come quei fermenti di uragani,
quelle falde vulcaniche silenti
(ma fatte di braci attive, fumanti)
siano oggi ridotti a molli specchi di sale
in cui non è lecito neanche specchiarsi,

atolli incontaminati a metà dell’oceano
protetti per sempre dalle barriere del corallo,
eppure eternamente disabitati.