00 03/09/2020 18:02



Sotto un cielo inesatto, ormai
misere, non volano più foglie
povere, spogliate ali morenti
di dissanguate voci.
Un esercito chino sui ricordi
bagnati gli occhi, sforbiciate le bocche
sfioriti i fossi,
la mestizia attanaglia le gambe
e tutta la terra stretta intorno.
Cade un profumo che sa di nulla
un senso di gioia profanata
diluvia nebbioso.
Dimessa una donna, avvolta nera
strascicando le sue ciabatte passa
scabra di parole e di dolore,
sulla sua malinconia.
Con un profilo d’occhi vuoti
il suo uomo inginocchiato l’aspetta
ma non la riconosce più.
Ammassate sulla soglia
giace l’ultimo saluto delle foglie
mentre le mani,
perso ormai il bisogno d'ogni volo
cadono.





...

pennabianca