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La cascata
Discendo a passi incerti
nella valle dell’inferno,
l’eterna nota liquida
dell’acqua scivola
sulla roccia e riverbera
tra le mie ossa.
Sostenuta, andante, ostinata,
come un meticoloso pianista
esegue la sua opera impetuosa.
Ne leggo dall’alto il maestoso spartito,
dal principio, in chiave di furia
fischia il corpo di fiati antichi,
l’organo tuona
il gran finale
dissolto in una nube.
E nella verde valle
s’inchina il suonatore,
e nelle rosse membra
annega, spettatore,
Il cuore mio.
[Modificato da Latah 20/05/2019 17:35]