00 30/09/2018 07:34
Oh notte,
com’è vasto il tuo buio
scintillante di occhi ciechi!

Per l’insonne
sei la cavea
dove ascoltare il brusio
del vento fra le siepi.
Egli invano interroga
gli spazi interminati,
gli echi frementi
che popolano il vuoto.

Per il viandante
sei ombra di stranite prospettive,
orizzonte incognito.

Se muta cingi
in un abbraccio indifferente
vie e crinali,
astri e destini,
è per cancellarli.

Se ti chini sugli infelici
è solo per rendere più cupo
il loro dolore.

Oh notte,
com’è vasto,
profondo e arcano il tuo silenzio!
Come quello
di Dio.



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