00 26/01/2016 18:10
Non un lamento, nemmeno un grido
solo uno sguardo ad abbracciare
della vita l’ ultimo istante.
Forse nei suoi occhi il mondo scorreva lento
con i ricordi a rincorrersi.
Forse era già morto dentro
prima ancora di essere finito.
Più torvo il volto degli aguzzini
fotografati uno ad uno con il cuore a franare.
Raccontami del silenzio
rotto dalle urla disperate,
del fumo acre che saliva alto,
della cenere che scendeva a pioggia.
Raccontami del cuore straziato,
dei pensieri orfani,
delle domande naufragate,
dei giorni infiniti a raccogliere la vita.
Raccontami delle preghiere soffocate
delle parole ingoiate
delle lacrime frante.
Raccontami perché è successo…
Ho bisogno del tuo ricordo
perché diventi monito.
Il cuore dilaniato non è più un’isola
se in ognuno pulsa ancora la sete di sapere,
solo così la memoria diventa respiro e vita.