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C’è una domanda sospesa sullo scatto anni cinquanta
di una foto in bianco e nero nel web:
una maestra col colletto bianco
che non sa di pixel e di scanner

il rouge in love delle labbra non supera la griglia
dell’immagine raster , sta dentro la memoria
delle bimbe in divisa per il saggio di ginnastica
raccolto in un profumo di violetta
e in un tocco di mani di panna
sulle spalle in crescita

Quante figlie ha una maestra che non ha mai partorito?
C’insegnò a camminare verso la conoscenza:
ancora la sento vicina quando m’inzuppo il naso
dell’odore di carta e d’inchiostro
non la ricordo in cattedra

il suo corpo si espandeva
dal primo all’ultimo banco
come l’ala di un angelo
la penna rossa e blu non perdonava
nessuno scarabocchio
ma le sue braccia
accoglievano tutti gli errori

e quando chiamava a raccolta i Valori…
avreste dovuto vedere come uscivano ordinati
dalle pagine dei libri
e si mettevano in riga senza fiatare
tutti i fanti

l’Onore, il Sacrificio,il Coraggio,l’Onesta, l’Amor di patria…

ancora me la sento accanto la signorina Marsiglia
la calzo come un guanto attraversando
questo tempo che a volte mi confonde
che cerco i vecchi fanti…

forse sono morti tutti quanti
al fronte dei mutamenti

02-06-15